Abraham dopo Roma-Leicester: "La partita l'hanno vinta i tifosi prima ancora dell'inizio"

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L'attaccante è arrivato a quota 25 gol con la Roma con il colpo di testa dell'1-0 al Leicester, decisivo per conquistare la finale di Conference League: "I tifosi hanno vinto la partita al posto nostro ancora prima del fischio d'inizio. Alla fine mi mancava il fiato ma per questa squadra do tutto quello che ho. Ora voglio vincere, per me tutti i trofei sono importanti"

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"I tifosi hanno vinto la partita al posto nostro ancora prima del fischio d'inizio". Il suo gol ha spinto la Roma in finale ma Tammy Abraham ha le idee chiare sulla dedica per l'1-0 al Leicester. "La finale è un sogno che si realizza per me e per i miei compagni - spiega ai microfoni di Sky Sport - è il motivo per cui sono venuto qui e lo stiamo realizzando. Ora abbiamo tre partite di campionato poi sotto con la finale". 

"Conference? Per me sono tutti trofei, voglio vincere"

Le reti stagionali in giallorosso sono 25. Numeri di un attaccante generoso, che contro il Leicester ha stretto i denti nel finale, fino alla sostituzione con Shomurodov: "Alla fine mi mancava il fiato ma per questa squadra do tutto quello che ho, come i miei compagni di squadra. Ho detto a Mourinho che avevo finito le energie, lui mi ha detto di continuare e l'ho fatto per la squadra". I meriti sono condivisi con lo Special One: "Tutti vedono quello che stiamo facendo: ho detto sin dall'inizio che sarebbe servito un pochino di tempo ma ora che ci siamo allenati bene e duramente per tanto tempo raccogliamo i frutti". L'anno scorso Abraham ha vinto la Champions League con il Chelsea, ora rincorre la Conference League con la Roma: "Per me sono trofei - sorride - sono tutte competizioni europee. La Conference è un format nuovo, con tante buone squadre, basti vedere le semifinali. Per me non fa alcuna differenza, è un altro trofeo e un'altra occasione per vincere".

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Pellegrini: "Serata meravigliosa, godiamoci la finale"

A 31 anni di distanza dall'ultima volta, la Roma conquista una finale europea. "Si può giocare in tanti modi - è la gioia del capitano giallorosso, Lorenzo Pellegrini - ma questa partita era da giocare in maniera forte. Non c'erano alternative. Per me è una serata meravigliosa, sarà la prima finale della mia carriera". Sono 13 le sue reti in stagione: "Il lavoro dell'allenatore è sotto gli occhi di tutti - ammette - collettivamente si percepisce che siamo forti e siamo squadra. Siamo cresciuti durante l'anno, abbiamo fatto bene all'inizio e dal campo io ho l'idea che siamo una squadra vera. Tanto che abbiamo segnato dopo 11 minuti ed è finita 1-0, magari in altre stagioni sarebbe andata diversamente". I giallorossi rendono più di tutti sulle palle inattive in Italia: "Diciamo che è una cosa che proviamo tanto in allenamento - spiega Pellegrini - e poi c'è tanta qualità: è importante mettere bene la squadra e c'è chi sa farlo benissimo. Penso a Veretout, Sergio Oliveira e Zaniolo". E c'è una carezza per Zalewski: "A Nicola dico sempre di non limitare mai le sue caratteristiche, gli dico sempre di cercare l'uno contro uno e provare ogni cosa gli passi per la mente. Ha avuto una crescita impressionante".

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