Honda lascia il Vitesse dopo quattro partite: "Mi sento responsabile"

Eredivisie

L'ex giocatore rossonero lascia la squadra olandese dopo appena quattro presenze: "Mi sento responsabile per l'esonero dell'allenatore, per questo motivo lascio. Grazie ai compagni e ai tifosi per il supporto".

Keisuke Honda lascia il Vitesse. Il giocatore giapponese dice addio alla squadra olandese dopo appena quattro partite giocate. Honda era arrivato al Vitesse tramite un appello social dopo la sua ultima esperienza in Australia. Il calciatore ex Milan si era proposto anche ai rossoneri senza però ricevere una risposta affermativa: "Ho sempre voluto darti una mano, chiamami se hai bisogno di me!", aveva scritto su Twitter a fine settembre, quando compariva ancora nella lista degli svincolati "di lusso". La squadra olandese invece aveva accettato la proposta e dopo un provino, aveva deciso di ingaggiarlo. Un'esperienza durata però solamente due mesi. Tramite i profili social Honda ha spiegato la scelta: "Quando mi sono trasferito al Vitesse la mia ambizione era quella di cambiare le cose. Non ci sono riuscito e l'allenatore Leonid Slutsky ha lasciato il club, mi sento responsabile e per questo penso di non poter più giocare qui. Apprezzo il modo in cui i compagni di squadra e i tifosi mi hanno accolto", ha detto il giocatore giapponese. Quattro sconfitte consecutive nel mese di novembre sono infatti state decisive per il cambio sulla panchina del Vitesse. Un mese di dicembre invece nel quale la squadra olandese ha invertito la rotta con un pareggio e due vittorie che hanno fatto risalire la formazione al sesto posto in classifica dell'Eredivisie.

Dopo l'esperienza al Milan

Dopo aver lasciato il Milan nella stagione 2016/2017, l’ex rossonero si era trasferito prima in Messico al Pachuca, nel quale ha giocato 36 partite segnando 13 gol e poi in Australia nel Melburne Victory collezionando 24 presenze e realizzando un solo gol. Proprio durante la sua esperienza australiana, Honda era stato anche selezionato come General Manager della nazionale della Cambogia. Ora il trentatreenne giapponese, aspetterà la chiamata di qualche altra squadra scontenta della prima parte di stagione.