Milan-Olympiacos 3-1, Cutrone: "Provo a rubare più possibile da Higuain. L'esultanza? Non ve lo dico"

Europa League

Il giovane attaccante italiano decisivo con la sua doppietta nella vittoria del Milan per 3-1 sull'Olympiacos, seconda vittoria consecutiva per i rossoneri in Europa League: "Troppo importante, oggi eravamo in casa e dovevamo vincere, per fortuna ho trovato la cattiveria necessaria. Io titolare? Decide Gattuso, io devo solo crescere e rubare il più possibile da Gattuso"

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Due gol in dieci minuti per salvare il Diavolo. Un'altra serata tutta da ricordare per Patrick Cutrone che dopo essersi ristabilito completamente dall'infortunio che l'aveva tenuto fuori dai campi per una decina di giorni si è ripreso con gli interessi la sua quota di gol smarriti aggiornando ancora una volta il suo palmares in rapida ascesa. Con quelli all'Olympiacos, decisivi per ribaltare il vantaggio dei greci firmato da Guerrero e regalare una serenità europea a Gattuso, il giovane attaccante rossonero è già arrivato a quota 20 marcature in 52 presenze. Una media da grande bomber, che dimostra nuovamente la grande fame di gol che Cutrone ha sempre fatto vedere in campo: "Ho sempre avuto questa fame", ha esordito l'attaccante ai microfoni di Sky al termine della partita, "e continuerò ad averla perché oggi dovevamo vincere, eravamo in casa e dovevamo ottenere i tre punti. Per fortuna siamo riusciti a ribaltare questa partita".

Una gara, quella di San Siro contro i greci, che Cutrone ha cominciato dalla panchina come spesso gli è accaduto nelle 52 presenze che ha collezionato sinora in rossonero. Nonostante questo però, Cutrone mantiene la sua umiltà e non si sbilancia troppo quando gli viene chiesto se sente di meritare un posto da titolare: "Questo non lo so, questo sarà il mister a deciderlo. Io posso solo continuare a imparare da Higuain e sicuramente proverò a rubargli il più possibile in allenamento (sorride, ndr). Però io mi faccio trovare sempre pronto".

Infine un dettaglio, pur sempre importante: l'esultanza, mai casuale quando a segnare è un attaccante abituato a farlo. Movimento della mano sul volto come a mimare una sorta di C, in realtà poco decifrabile e probabilmente indirizzato a un destinatario particolare. Ma Cutrone non vuole rivelare il mistero: "L'esultanza? E' una cosa che faccio per me e vorrei tenere riservata"