Milan-Slavia Praga, l'avversaria agli ottavi di Europa League
Il Milan pesca bene dopo essere rimasto (a fine sorteggio) col 50% di possibilità di sfidare la corazzata Leverkusen. Sarà una partita inedita contro un club fondato da studenti di medicina in una città dove è passata la storia del calcio e della letteratura (Kafka e Kundera). La leggenda anni Quaranta Vycpalek e suo nipote Zdenek Zeman legano lo Slavia all'Italia del pallone. Allenatore, sistema e tre infortunati: tutto quello che c'è da sapere
- L'andata si giocherà giovedì 7 marzo, a San Siro
- Ritorno il giovedì successivo, il 14 marzo in trasferta all'Eden Arena
- Come si inserisce nel calendario: prima dell'andata il Milan sfiderà la Lazio in campionato, in mezzo alle due sfide c'è l'Empoli, dunque il Verona post ritorno
- Fortuna Liga che è il nome del campionato ceco dove gioca lo Slavia, ma anche quello che molti tifosi (milanisti e non) hanno pensato. Fortuna. Uno di quei bivi della stagione, non sul campo ma nell'urna dell'Uefa: verso fine sorteggio al Milan erano rimasti solo due bussolotti come possibili avversari, Slavia o Bayer Leverkusen, unica ancora imbattuta nei top campionati e, con ogni probabilità, squadra più in forma d'Europa. Pioli stesso l'aveva indicata come favorita alla vittoria finale insieme a Liverpool e Atalanta.
- Le sue parole a Sky: "Avevamo il 50% col Leverkusen, ma in campo internazionale si deve avere rispetto di tutti. Loro sono solidi, fisici, escono da un girone ben fatto. Rennes? Dispiace perdere anche se è stata indolore, dobbiamo concedere meno. Come? Quando si subisce spesso gol tutti devono fare di più, avere più intensità, più compattezza. Dobbiamo essere sempre ambiziosi, faremo il massimo, se stiamo bene possiamo giocarcela con tutti". Su Leao: "Dobbiamo crescere tutti, in generale".
- Le origini dello Slavia risalgono a fine Ottocento e si devono a un gruppo di studenti di medicina. Da allora il club è stato simbolo della classe sociale borghese. Un po' l'esatto opposto delle radici del Milan - pur in una città lontana - quando i primi rossoneri erano i casciavit, i cacciaviti, cioè la working-class meneghina, opposta ai bauscia, la Milano benestante nerazzurra. A Praga la squadra "del popolo" è lo Sparta.
- Nella città che ha dato origine a Franz Kafka, l'uomo de La metamorfosi, le squadre e le gerarchie si sono speso trasformate. Il Dukla Praga è la nobile decaduta, squadra leggendaria e del leggendario Josef Masopust (Pallone d'Oro 1962), semifinalista di Coppa Campioni nel 1967 ma scioltasi nel 1996. Oltre a Slavia e Sparta nel massimo campionato ceco ci sono anche i Boehmians, club dall'atmosfera molto british dove giocò Panenka, cioè l'inventore del cucchiaio su calcio di rigore (nella finale dell'Europeo del 1976).
- Che non è una metafora biblica ma il nome dello stadio dello Slavia, l'Eden Arena, casa della finale della scorsa Conference League persa dalla Fiorentina. Venne inaugurato nel 2008 da un incontro tra le vecchie glorie dello Slavia e una rappresentativa di studenti di Oxford. Dentro ci sono bar, un McDonald's, un hotel e una banca. Posti a sedere: ventimila.
- Sì perché lo Slavia di Praga - la città dove è ambientato il romanzo di Milan (guarda un po') Kundera - avrà sicuramente dalla sua la leggerezza di non essere favoriti. Nonostante un cammino europeo eccellente: lo Slavia ha vinto cinque partite su sei del girone, ha perso 2-0 all'Olimpico contro la Roma ma poi l'ha battuta 2-0 in casa. In campionato è al secondo posto della classifica, a -4 dai rivali dello Sparta. L'ultimo scudetto risale al 2020-21.
- Erano i quarti Coppa Uefa 1995-96. Contro lo Slavia la Roma si gioca la semifinale: all'andata è 2-0 per i padroni di casa in Repubblica Ceca, ma all'Olimpico è grande rimonta con i giallorossi trasportati da un pubblico in fiamme. Moriero e Giannini segnano due gol mandando il match ai supplementari. Ancora Moriero segna al 99' facendo esplodere l'Olimpico, ma al minuto 112' Jiri Vavra pietrificherà lo stadio col gol partita.
- Un altro filo che lega lo Slavia all'Italia. Uno (Cestmír Vycpálek) zio dell'altro, cioè Zdenek Zeman, che per lo Slavia tifava e ha giocato da calciatore. Vycpalek fu un leggendario centrocampista dello Slavia anni Quaranta, deportato a Dachau durante la guerra e salvato dal calcio. Diventerà un idolo a Palermo, ma fu la Juventus la squadra che lo portò in Italia: esordì e segnò il suo primo gol nel nostro calcio contro il Milan.
- Freschissimi, entrambi passati dall'Italia allo Slavia nel mercato invernale del 2024: il centrocampista Lukas Vorlicky ex Atalanta (3 presenze) e il difensore centrale David Zima ex Torino (37 presenze). Riacquistato a 4 milioni dopo la cessione ai granata del 2021, è diventato l'acquisto più costoso nella storia del club. Sono ex dello Slavia anche Barak e Jankto.
- Jindrich Trpisovsky è l'allenatore, una sorta di leggenda del club. In carica dal 2018, ha fatto tanta gavetta e non è un ex calciatore, a 20 anni faceva il cameriere. In 7 stagioni ha vinto 3 campionati, 4 coppe nazionali e una panchina d'oro, senza mai scendere sotto il secondo posto. Alterna il 3412 al 343. I due bomber della squadra sono Jurecka (13, tra cui uno contro la Roma) e Chytil (12). Tra i leader tecnici ci sono i difensori Ogbu e Holes e il centrocampista Dorley.
- Stanek, il portiere titolare e nazionale, ha accusato uno stiramento al polpaccio a inizio febbraio ed è a rischio per entrambe le partite. Zafeiris è il centrocampista "stella" della squadra; greco di nascita ma capitano dell'under 21 norvegese: anche lui è infortunato e in forse. Jurasek è invece un esterno destro, altra stellina della squadra e punto di riferimento dell'under 21 ceca: si è infortunato gravemente alla caviglia da inizio novembre ed è ugualmente in dubbio.
- Cioè Krisztian Tamás, per di più un passaggio diretto da un club all'altro. Terzino sinistro ungherese: di rossonero ha indossato solo la maglia delle giovanili nel 2014 sotto la guida di Pippo Inzaghi, prima di un prestito di sei mesi allo Slavia. A proposito di ex famosi: nel club hanno giocato anche l'ex Schalke Halil Altintop, l'ex Liverpool Smicer e Poborsky, l'ex Lazio che fece malissimo all'Inter il 5 maggio del 2002.
- La partita sarà un inedito, non però tra Milan e squadre dalla Repubblica Ceca. Tante le partite contro lo Sparta Praga, le ultime due nei gironi dell'Europa League 2019-20, entrambe vinte dal Milan. Pioli era già stato a Praga anche quando allenava la Lazio: 1-1 contro lo Sparta e 0-3 all'Olimpico con eliminazione dagli ottavi dell'Europa League 2015-16.