Roma-Bayer Leverkusen, De Rossi: "Penso di recuperare Lukaku e Smalling"

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L'allenatore giallorosso ha presentato la sfida contro i tedeschi: "Penso di recuperare Lukaku e Smalling - ha detto -. Llorente a destra può essere un'idea. Xabi Alonso è uno dei migliori allenatori in circolazione, la nostra squadra ha fatto bene anche in campionato e non solo in Europa". Roma-Bayer Leverkusen sarà trasmessa in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW giovedì alle 21. Disponibile su Sky Go, anche in HD

ROMA-BAYER LEVERKUSEN LIVE

Le parole di De Rossi a Sky Sport

Riascolta le dichiarazioni dell'allenatore della Roma ai nostri microfoni, alla vigilia della semifinale di andata contro il Bayer Leverkusen.

Termina l'intervista di Paredes.

Come vedi Dybala in vista di questo rush finale della competizione? Si può alzare la coppa?

"È quello che vogliamo. Sappiamo dell'importanza di questa partita e di questa competizione, vincere a Roma sarà qualcosa di particolare. Vogliamo provarci, capire cosa significa. Poi essendo una competizione europea ancora di più"

Che idea ti sei fatto del Bayer?

"Siamo consapevoli di avere una squadra molto molto forte, lo sta dimostrando da tutto l'anno. Non hanno ancora perso, ma pensiamo solo a noi, a fare la nostra partita e prepararla nel migliore dei modi"

Da allenatore cosa ti ha dato in più?

"Quando è arrivato ha portato molto entusiasmo, molta voglia di uscire da quel momento in cui eravamo messi. E anche il suo stile di gioco, perché ci ha fatto crescere, giocare meglio e portare risultati. Speriamo di continuare così"

Tu sei stato influenzato da De Rossi. Come è nato questo legame?

"La mia ammirazione è nata dal primo giorno, vedere cos'era lui per questa squadra, la sua personalità, il suo gioco...era un modello da seguire. Averlo ora da allenatore è un grande onore"

Termina l'intervista di De Rossi. Ora inizia quella di Leandro Paredes, sempre in diretta su Sky Sport 24

I migliori allenatori sono gli ex centrocampisti, è una boutade o è vero?

"A me fa comodo che voi diciate così. Un po' è vero, il centrocampista sta sempre dentro al gioco, deve saper difendere e attaccare. Forse sarà quello, non lo so"

Per quanto riguarda il rapporto con la Lega, da ex calciatore e allenatore emergente, ci sono soluzioni?

"Io ho fatto calcio vero, ma non politica calcistica, quindi mi trovo un po' spaesato. Ho alle spalle persone che si occupano di questa squadra 24 ore su 24, la sera trovo i dirigenti al telefono avvelenati per questa storia degli spostamenti, dei ritardi, ecc. A volte per la Lega è difficile accontentare tutti, è un po' particolare che non veniamo accontentati noi come orgoglio italiano in Europa, ma non voglio più parlarne, non voglio fare dietrologia. L'unica cosa che ho detto è che mi sembrava tanto strano non trovare date quando per un'altra partita è stata trovata una data a fine campionato e a giochi fatti. A mia memoria non è mai successo, non penso che aiuti la regolarità del ca,pinato visto che le ultime partite ce le fanno giocare tutti insieme solitamente. Concentriamoci sul campo"

L'anima europea di questa squadra può indicare un percorso? Può essere che questo gruppo è adatto a certe tipo di competizioni?

"Sarebbe gravissimo se fosse così. I dati dicono che da quando sono arrivato siamo a 2 punti di media in campionato, in 38 giornate sarebbero 76. Se avessimo una 70ina di punti saremmo sicuri magari di essere in Champions e ci fossilizzeremo di più sul lato europeo. Non siamo in quelle condizioni, ma non posso dire che la squadra è abituata a vincere in Europa. Il mio percorso è positivissimo anche in campionato"

Un tema interessante è lo scontro tra due giovani allenatori. Lei e Xabi Alonso appartenete a una generazione che sta dando idee nuove?

"Io penso che la nuova generazione stia assimilando delle idee del passato. Torniamo sempre lì, da Guardiola e lui le ha prese dal calcio anni '70. Il calcio cambia, si evolve, però alla fine bene o male, dimensioni, numero e obiettivo è sempre quello. Cambiano le interpretazioni, noi italiano prima eravamo considerati abbastanza conservativi, la nuova ondata di allenatori ha un atteggiamento offensivo. Il calcio cambia ma rimane lo stesso, è un controsenso ma il calcio è sempre quello. Alcuni spunti ci possono far venire idee diverse, ma arrivano da un calcio vecchio"

De Rossi in diretta ora su Sky Sport 24

Termina la conferenza stampa.

Siete abituati a fare gare importanti e arrivare in fondo, quanto cambia l'approccio quando si affrontano queste partite?

Paredes: "Tanto. Arrivare in semifinale e affrontare una squadra come il Leverkusen sarà molto bello e speriamo di fare bene e dare il 100% per vincere perché loro sono una squadra forte"

La Roma ha battuto il Bayer l'anno scorso, ma quest'anno sono due squadre diverse. Adesso giocate di più col pallone, stai pensando di cambiare strategia per vincere?

De Rossi: "Abbiamo una conoscenza del loro stile di gioco. Sono forti offensivamente, dovremo stare attenti, ma abbiamo bisogno anche di vincere. Ora siamo concentrati sulla prima partita e poi penseremo al ritorno. Non pensiamo alle partite dell'anno scorso, perché è cambiato tanto. Sono gli stessi club, ma sono squadre diverse. Loro hanno una maggiore consapevolezza perché loro ora sono campioni di Germania. Sono imbattuti ma possiamo farcela"

A livello tattico cosa è cambiato con l'arrivo del mister? Giochi più palloni?

Paredes: "Il suo stile di gioco è simile a quello che piace a me, sto trovando la mia condizione, mi sento meglio e spero di continuare così perché ho ancora tanto da migliorare"

Le due squadre in alcuni aspetti si assomigliano molto, dal punto di vista tattico dove si può decidere la partita? Usare un 4-3-3, con le sovrapposizioni, può essere uno strumento?

De Rossi: "Si può vincere in una maniera o nell'altra, non c'è schieramento iniziale che può essere decisivo. Noi giovani allenatori studiamo allenatori più bravi che ci fanno capire che, una volta che fischia l'arbitro, cominciano a muoversi tutti. Trovi squadre che costruiscono con due centrali alti, il terzino quando giocavo ieri era un uomo di fascia, adesso lo troviamo più dentro al campo. A volte ci leghiamo ai moduli per come difendiamo, ma anche lì dipende dal tuo avversario. È una partita a scacchi ed è divertente, possiamo sfruttare le sovrapposizione sia a 3 che a 4"

Il Bayer è una squadra che spesso difende anche a 3, è una possibilità anche per la Roma domani?

De Rossi: "È una possibilità, è una cosa che mi intriga, metterebbe i giocatori nell'uno contro uno. È una cosa che mi piace fare, a volte si dice che questa squadra non lo possa fare perché in alcuni spezzoni di partita non è andata bene. Non vuol dire che giocheremo a 3, è una cosa che sto pensando, può essere una contromossa importante"

Qual è la cosa che ti era piaciuta di più di De Rossi e un difetto su cui può crescere?

Paredes: "Sicuramente la personalità, ma anche la qualità che aveva. Era un centrocampista completo, erano in pochi come lui. Un difetto? Mangia troppo secondo me (ride ndr)"

Qual è l'aspetto tattico della loro squadra che ti intriga di più e ammiri di più?

De Rossi: "Ci sono diverse cose, giocatori molto forti messe nelle condizioni ideali per far male. È una squadra fisica, solida, con alcune individualità incredibili, pensiamo a Wirtz, Frimpong, Grimaldo e tanti altri. Lo stesso Schick è un altro giocatore, è sempre stato forte ma è diventato uomo. In difesa sono solidi, non c'è una qualità in particolare, vedere anche i loro ricambi. Hanno giocatori di qualità e con grande gamba, sa giocare ma anche essere diretta. Credo abbiano costruito una squadra veramente forte grazie all'allenatore e a giocatori importanti"

Come è stato ritrovartelo come allenatore?

Paredes: "Bene, per me era già un allenatore quando giocava affianco a me. Sono stato sempre molto legato a lui, dal primo giorno mi sono trovato molto bene. Averlo adesso come allenatore è un piacere e spero di continuare a lavorare e dare un contribuito a lui e alla squadra"

11 maggio 2023 era la gara d'andata dello scorso anno. Questa data può essere uno stimolo perché è stata l'ultima sconfitta in Europa del Leverkusen?

De Rossi: "È un discorso un po' di cabala, a chi ci crede può avere un appiglio. Io penso a preparare la partita su quello che i ragazzi incontreranno in campo, incontreranno una squadra totalmente diverso da quel Bayer che era già forte, ma meno pericoloso negli ultimi metri e soprattutto aveva meno consapevolezza di se stesso. Adesso sanno di essere campioni, hanno la mente sgombra e cercheranno di diventare campioni anche in Europa. Potrebbe essere un bel ricordo, spero che a loro dia fastidio, ma la squadra è nettamente più forte"

Perché sei cresciuto così tanto con De Rossi?

Paredes: "Non è solo mia, ma di tutta la squadra. Per l'entusiasmo che ci ha portato il mister, per lo stile di gioco che era meglio per me e per tutti gli altri. Per questo siamo cresciuti"

Che tatuaggio ti faresti per rappresentare la tua personalità da allenatore?

De Rossi: "Non ci ho mai pensato. Ne ho molti, sono stanco di sentire il dolore dei tatuaggio quindi mi sono fermato due anni fa. Prima vinciamo qualcosa di importante, poi ci penserò. Un tatuaggio più calmo? Da allenatore devi essere più calmo, non puoi fare le scivolate, colpire qualcuno. A volte mi manca quella sensazione. Ma ho i miei calciatori e credo in loro al 100%. Sono calmo perché credo in loro e mi hanno dimostrato che sono in grado di fare tutto. Ora sembro più calmo, ma ho ancora il fuoco dentro"

Il fatto che loro siano imbattuti può essere un peso per loro?

De Rossi: "Non penso sia un peso, ma qualcosa a cui aggrapparsi. Sono imbattuti perché evidentemente sono stati sempre meglio delle squadre che hanno affrontato, ci sono squadre che hanno disputato partite decenti e ottime ma non hanno vinto. La fortuna la lascio a quelli che vanno giocare al casinò. C'è qualcosa di grande in questa squadra e hanno raggiunto quello che hanno raggiunto perché giocano bene a calcio, hanno uno dei migliori allenatori in circolazione al mondo e hanno qualcosa dentro di loro. Piacerebbe anche a me essere imbattuto e usarlo con i giocatori"

Hai detto che la cosa più temibile del Bayer è la tenuta mentale. Come stai allenando la Roma, considerando che anche le forze fisiche vengono un po' meno?

De Rossi: "Non ritengo che sia la cosa più temibile, penso che da temere c'è tutto: come giocano, giocano benissimo, hanno fatto tantissimi risultati consecutivi, hanno giocatori interessanti, stimo molto il loro allenatore per il lavoro che ha fatto. Possono vantare più tempo di lavoro alle spalle con questo allenatore, una cosa da rispettare molto è che sono imbattuti nonostante siano andati sotto varie volte. Oltre a una squadra forte, è una squadra che ha raggiunto una consapevolezza e una tenacia nel tentare di raggiungere il risultato, anche quando sembra irrecuperabile. Noi a volte negli ultimi minuti sì è stanchezza, ma anche tenuta mentale. Anche la nostra, al netto delle prestazioni migliori e peggiori, ha gente che è dentro fino all'ultimo. Altrimenti non riesci a fare punti a Udine, a recuperare lo svantaggio a Napoli, a salvare il tiro al 95' non trattenuto da Svilar. È una squadra che ci tiene, ha cuore, poi quando hai un obiettivo così importante entrambe lotteranno fino all'ultimo secondo"

Lukaku è pronto dal 1'? Llorente potrebbe giocare a destra visto il ritorno di Smalling?

De Rossi: "Lukaku ha pochissimo sulle gambe di allenamento, ma è stato poco fuori e ci prendiamo un altro giorno per valutarlo. Ieri sembrava stesse abbastanza bene, vediamo oggi, magari spingiamo un po' di più e vediamo come risponderà. Un piccolo dubbio ce l'ho ancora. Chris ha fatto tutto quanto in allenamento, spero e penso di recuperarli entrambi. Llorente a destra è un discorso che può starci, lo valutiamo anche a come li vedo tutti i giorni. Cerchiamo di ragionare un po' su tutto"

Inizia la conferenza stampa

Ancora pochi minuti e inizierà la conferenza stampa di De Rossi. Al suo fianco, per risponderà alle domande dei cronisti, ci sarà anche Paredes.

Roma-Bayer, arbitra Letexier

Sarà il fischietto francese a dirigere il match d'andata all'Olimpico: sarà il secondo incrocio con i giallorossi in questa Europa League.

IL PRECEDENTE

Roma reduce da un pari in campionato

Nell'ultima giornata di Serie A i giallorossi hanno raccolto un 2-2 in casa del Napoli.

I precedenti tra i due

Da giocatori, De Rossi e Xabi Alonso si sono già affrontati 6 volte: due di queste rappresentano tra le più grandi delusioni del mister giallorosso, ora a caccia della sua rivalsa.

TUTTI GLI INCROCI IN CARRIERA

De Rossi ritrova Xabi: sfida scritta nel destino

Ci sarà ancora Xabi Alonso nel destino di Daniele De Rossi. Un confronto che, in questo caso, avverrà in panchina con entrambi che ancora una volta hanno saputo dimostrare la loro forza e sono pronti a giocarsi la finale di Europa League.

LEGGI L'ARTICOLO DI VERONICA BALDACCINI

Due recuperi per giovedì

L'allenamento del martedì ha dato sensazioni positive in merito al rientro dal 1' di Smalling in difesa e Lukaku in attacco.

LE ULTIME NEWS

Chi gioca al posto di Celik

Un dubbio su come sostituire il turco per De Rossi nell'11 titolare che giocherà giovedì all'Olimpico.

LE PROBABILI FORMAZIONI

È giorno di vigilia: domani la Roma affronterà il Bayer Leverkusen nell'andata delle semifinali di Europa League. Daniele De Rossi presenterà a partire dalle 13 la sfida in conferenza stampa e poi in diretta su Sky Sport.

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