Italia, Cristiana Girelli al Quirinale: "Meritiamo rispetto e visibilità"
quirinaleMattarella ha ricevuto l'Italia femminile al Quirinale dopo Euro 2025. Cristiana Girelli: "Eravamo a un minuto dalla finale, ma non è quel minuto a definirci. Ci definiscono il cammino, la fatica, la voglia di dimostare che meritiamo rispetto, visibilità e futuro. Il calcio femminile in Italia ha tantissima fame, ogni bambina ha il diritto di sognare come noi". Il Ct Soncin: "La delusione per il risultato sta lasciando spazio all'orgoglio per il percorso fatto"
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato al Quirinale l'Italia femminile dopo gli Europei 2025, con le Azzurre che sono state eliminate in semifinale dall'Inghilterra dopo aver disputato un gran torneo. Nell'incontro ha preso la parola Cristiana Girelli, capitana della Nazionale: "Tornare al Quirinale per noi è un onore immenso. Sei anni fa, nel 2019, dopo un quarto di finale di un Mondiale siamo arrivate qui con la sorpresa negli occhi e l'entusiasmo nel cuore. Oggi portiamo con noi qualcosa in più: la consapevolezza. La consapevolezza di valere e di poter sognare in grande. La consapevolezza di portare sulle spalle molto più di una maglia, la speranza di tutte le bambine che ci guardano e pensano: 'Un giorno sarò lì anch'io'. Eravamo a un minuto dalla finale, ma non è quel minuto a definirci. Ci definiscono il cammino, la fatica condivisa, le lacrime sincere, la voglia feroce di dimostrare che meritiamo rispetto, visibilità e futuro. Questa squadra è un collettivo che ha imparato a lottare insieme, a cadere senza spezzarsi e a rialzarsi con orgoglio. Per questo che oggi non siamo qui a raccontare una sconfitta ma per portare un messaggio che ci sta a cuore".
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"Ogni bambina ha diritto di sognare proprio come noi"
Prosegue la capitana azzurra visibilmente commossa: "Lo sport non è solo un gioco. È cultura, è educazione, è futuro. Investire nello sport, e nel calcio femminile, significa sostenere un settore ma credere in un Paese più sano, giusto e consapevole. Ogni campo sportivo dove una bambina può sentirsi libera di sognare, ogni scuola che riconosce lo sport come linguaggio universale, ogni società che mette le persone al centro, è un passo verso una nazione migliore. Il calcio femminile in Italia ha compiuto passi enormi ma ha ancora tantissima fame. Non è più una novità, è una realtà viva, bella e autentica. Ha solo bisogno di fiducia, progettualità e visione. Siamo qui per dire grazie a chi ci ha sostenute e ha creduto in noi quando non era affatto scontato. E per ricordare che ogni bambina che oggi prende un pallone in mano, ha il diritto di sognare esattamente come abbiamo fatto noi. Grazie a lei Presidente, per riceverci. Interpretiamo questo invito come un segno di rispetto, non solo per la nostra squadra ma per le persone che, ogni giorno, danno il massimo per il nostro tricolore. Le promettiamo di continuare ad alimentare la fiamma che si è ri-accesa e che speriamo non si spenga più. Continueremo a lottare con dignità, coraggio e cuore. Per lo sport, per le donne e per l'Italia. Con orgoglio e immensa gratitudine".
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Soncin: "La delusione sta lasciando spazio all'orgoglio"
Anche Andrea Soncin, commissario tecnico della Nazionale femminile, ha preso la parola al Quirinale: "Signor Presidente, è un onore incontrarla e la ringrazio a nome di tutti per averci dato l'opportunità di essere qui. Non le nascondo la mia soddisfazione, quella dello staff e delle ragazze tutte, per aver regalato in queste settimane momenti di gioia e condivisione ai nostri connazionali che ci hanno accompagnato durante il soggiorno in Svizzera e seguito dall'Italia. L'articolo 33 della Costituzione, sottolinea l'importanza dello sport non solo per il benessere portato dall'attività fisica ma soprattutto come strumento educativo, di crescita personale e coesione sociale. Proprio per questo la delusione per il risultato di martedì e per essere andate a un passo da una storica finale sta finalmente lasciando spazio all'orgoglio per il percorso fatto da questo straordinario gruppo che è riuscito ad avvicinare e far appassionare milioni di italiani. Trasferendo loro determinazione, tenacia, coraggio, altruismo, rispetto e inclusione".
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"Scritta una bellissima pagina di storia"
Prosegue Soncin: "In questo Europeo abbiamo sentito il cuore di un intero paese stringersi attorno a noi, e questo è stato un fattore determinante per il nostro cammino. Abbiamo sognato, gioito e cantato insieme all'Italia. La nostra è stata una sorta di campagna culturale che ha avuto il merito di aver acceso i riflettori sul calcio giocato dalle donne, dando speranze e prospettive nuove alle tantissime bambine che amano questo sport e che desiderano giocare a calcio incontrando purtroppo ancora qualche resistenza. Sono convinto che dopo aver visto le partite e vissuto insieme a noi le emozioni del torneo, tanti genitori permetteranno alle loro figlie di inseguire maggiormente la propria passione. Anche grazie al lavoro svolto negli ultimi anni dalla Federazione, dai club e dalle istituzioni, in un gioco di squadra che ha portato a grandi conquiste - prima tra tutte il professionismo - il movimento sta crescendo e queste ragazze stanno dimostrando che quando si crede fortemente in ciò che si fa è possibile toccare con mano anche un sogno apparentemente irrealizzabile. Siamo tornate senza medaglie o senza una coppa da mostrare, ma con il cuore pieno d'orgoglio per aver scritto la bellissima pagina di una storia che è solo all'inizio".
