L'attaccante dei Blancos è volato in Serbia per festeggiare il compleanno della fidanzata. In serata le scuse: "Il Real mi ha dato il via libera, ma qui ci sono regole diverse dalla Spagna. Mi spiace se ho messo in pericolo qualcuno"
Luka Jovic non ha vissuto un primo anno indimenticabile al Real Madrid, ma è riuscito comunque a finire al centro della cronaca. L'attaccante 22enne è stato accusato dalle autorità serbe di aver violato le modalità di l'isolamento domiciliare previste dal Paese balcanico verso tutte le persone rientranti da Spagna, Francia e Italia. Il giocatore è stato autorizzato una settimana fa dal suo club a tornare in Serbia dopo essere risultato negativo al tampone per il coronavirus, ma in patria è stato criticato per essere stato visto in giro per Belgrado, città raggiunta appositamente per festeggiare il compleanno della sua fidanzata. Jovic, dopo le polemiche, ha così fornito la sua versione dei fatti sui social: "La situazione nel mondo e nel nostro Paese è molto difficile e dispiace che il protagonista principale di questi giorni sui giornali sia diventato io e non tutti quei medici e operatori sanitari che stanno combattendo contro questa crisi - ha scritto il serbo su Instagram -. A Madrid ho fatto il test del Covid-19 ed era negativo, per questo ho deciso di spostarmi in Serbia, in modo così da essere vicino anche alla mia famiglia. Quando sono arrivato in Serbia, mi hanno fatto un altro test ed è risultato ancora negativo. Mi dispiace che alcune persone non abbiano fatto il loro dovere dandomi le istruzioni specifiche su come avrei dovuto comportarmi durante il mio isolamento. In Spagna è permesso fare shopping o acquistare prodotti in farmacia, qui no. Chiedo scusa a tutti se ho ferito o messo qualcuno in pericolo. Spero che insieme riusciremo a superare tutto questo. Insieme ne usciremo". Il centravanti dei Blancos rischia comunque una denuncia.