Coronavirus, retata della polizia in un night club: coinvolti due giocatori del Tenerife

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Twitter: Policia Local Tenerife

Il club di Segunda Division apre un provvedimento disciplinare nei confronti di Alberto Jimenez e Javi Alonso: i due calciatori facevano parte delle 26 persone allontanate dalla polizia da un locale notturno che non rispettava le norme anti-Covid

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Calciatori e violazione della normativa anti-coronavirus: l'ultimo caso, annunciano dalla Spagna, arriva da Tenerife. Nella notte tra venerdì e sabato, la polizia locale di Santa Cruz ha fatto irruzione in un night club dell'isola che non rispettava le restrizioni previste per l'emergenza sanitaria. La mattina dopo, su Twitter, ha spiegato che "il locale era senza licenza, si fumava all'interno e sono state trovate delle sostanze stupefacenti; vi erano inoltre assembramenti al di là dell'orario consentito e sono state avviate 19 pratiche per il mancato utilizzo della mascherina", allegando alcune foto dell'accaduto che ha coinvolto 26 persone. Tra queste, vi sarebbero Alberto Jimenez e Javi Alonso, rispettivamente difensore e centrocampista del Tenerife: nonostante i volti oscurati nelle immagini diffuse dalla polizia, secondo quanto riporta Marca, i giocatori sarebbero stati riconosciuti per alcuni tatuaggi.

Il club: "Non tolleriamo comportamenti irresponsabili"

Una situazione particolarmente delicata, su cui la squadra di Segunda Division spagnola è voluta subito intervenire: "Il Tenerife ha avviato una pratica interna per chiarire i fatti in analisi e successivamente le conseguenti responsabilità", l'annuncio del club attraverso un comunicato. "Il Tenerife applicherà con massimo rigore l'attuale Protocollo Unificato di allenamento e partite della Liga e le Regole Disciplinari del Regime Interno della squadra biancazzurra. Deploriamo profondamente questo tipo di comportamento, inaccettabile sotto ogni punto di vista, ancor di più nell'attuale congiuntura socio-sanitaria".

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