LA FOTOGALLERY. A San Paolo la semifinale tra Olanda e Argentina regala emozioni solo sugli spalti. Sgargianti i tifosi dell'Arancia Meccanica che alla fine piangono per la sconfitta ai rigori
Non uno ma tre tifosi dell'Argentina si travestono da... Papa Francesco. Il loro connazionale diventa un mezzo per "esorcizzare" l'Arancia Meccanica -
La cronaca del match
Qualcun altro punta invece sulla "eleganza" per l'occasione, magari adottando un signorile papillon -
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C'è chi candida a sostenitore dell'Albiceleste qualche tifoso improbabile, nella fattispecie Mick Jagger, leader dei Rolling Stones -
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Decisamente meno appariscente ma comunque graziosa questa tifosa dell'Argentina in trepidante attesa -
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Sulla sponda Oranje impossibile non notare questo tifoso dell'Olanda -
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Altrettanto folkloristico questo sostenitore dell'Arancia Meccanica, già in clima partita a San Paolo -
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Sgargiante ma al tempo stesso nobile il messaggio di questo tifoso dell'Olanda, che condanna il razzismo -
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Tifoso in buona compagnia a quanto pare, considerato il travestimento del compare alla sua sinistra -
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Nessuna novità per l'Olanda di Van Gaal eccezion fatta per il recupero di Nigel De Jong, per il quale si parlava già di Mondiale finito -
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Sabella perde invece l'infortunato Di Maria votando l'ingresso di Enzo Perez. In avanti è trio d'attacco con Messi alle spalle di Higuain e Lavezzi -
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Dopo aver osservato un minuto di silenzio per la memoria di Alfredo Di Stefano, Olanda e Argentina hanno dato il via alla semifinale. Primo tempo complicato per Messi, preso in consegna da Nigel De Jong -
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Per la stella del Barcellona e dell'Albiceleste un calcio piazzato in avvio ed un paio di guizzi, troppo poco per scardinare la squadra di Van Gaal -
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Qualche istante di apprensione per Javier Mascherano, vittima di uno scontro a centrocampo, dopo il quale ha tuttavia ripreso il suo posto nella mediana dell'Argentina -
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Grande equilibrio nei primi 45', dettato dal timore di scoprirsi da entrambe le parti. Gara intensa ma priva di spunti degni di nota -
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La musica non cambia anche nella ripresa: troppe amnesie tecniche e tattiche, copertura eccessiva, nessuna velleità offensiva. E nel recupero Robben trova il salvataggio di Mascherano -
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Difficoltà evidenti anche per Leo Messi, soffocato dalla retroguardia Oranje. Conseguenza inevitabile i supplementari prima e i calci di rigore poi -
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Dal dischetto l'eroe diventa Sergio Romero, portiere della Sampdoria, che para i rigori di Vlaar e Sneijder e conduce l'Argentina alla finale dei Mondiali -
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