Il fuorigioco semiautomatico ai Mondiali: cos'è e come funziona
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Quella che parte domani in Qatar sarà anche la prima edizione della storia dei Mondiali con l'applicazione del fuorigioco semiautomatico. La tecnologia in questa stagione è stata già sperimentata con successo nelle partite della prima fase di Champions League. Ecco tutti i dettagli sul suo funzionamento
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- Alla vigilia dell'inizio della competizione, la Fifa ha colto l'occasione per presentare questo nuovo strumento di supporto arbitrale. La tecnologia consente di risolvere eventuali situazioni di gioco dubbie con un’animazione tridimensionale, generata automaticamente durante la partita
- Inoltre, come accaduto ai Mondiali in Russia, le immagini analizzate dal Var appariranno per gli spettatori sui monitor degli stadi una volta che gli arbitri avranno preso la loro decisione. Una scelta valida non solo per gli offside
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- Nella fase a gironi della Champions League 2022/2023 è stato già sperimentato il nuovo fuorigioco. Il primo, storico gol a essere annullato con il nuovo mezzo è stato quello (non) segnato da Rasmus Falk nella partita tra Borussia Dortmund e Copenaghen nella giornata iniziale della competizione
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- Il "semi-automated offside" consiste in dodici telecamere installate nello stadio, oltre a quelle delle tv, che tracciano 29 “punti-dati” di ogni singolo giocatore, indicando con ancora maggior accuratezza la sua posizione in campo. Questi dati vengono inoltrati a un AVAR dedito specificamente al fuorigioco che verifica e comunica la decisione al VAR e all'arbitro in campo.
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- Il nuovo pallone che debutterà a Qatar 2022 fornirà un ulteriore elemento vitale per il rilevamento di situazioni di fuorigioco: un sensore dell'unità di misura inerziale (IMU) sarà posizionato, infatti, all'interno della palla e invierà i dati alla sala video 500 volte al secondo, consentendo un rilevamento molto preciso del punto di gioco.
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- "Tracciamo 50 fotogrammi al secondo, quindi 50 volte al secondo sappiamo dove si trovano i giocatori e riceviamo queste informazioni nel sistema - ha spiegato Sebastian Runge, Head of Football Technology della FIFA -. Facciamo lo stesso per la palla, quindi sappiamo dove sono la palla e i piedi e di conseguenza possiamo valutare se un giocatore è in gioco o meno".
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- "L'obiettivo è avere decisioni più accurate e più rapide in caso di fuorigioco - ha detto l'ex fischietto Pierluigi Collina, presidente della Commissione arbitri della FIFA -. Qualcuno l'ha chiamato fuorigioco robot, ma non è così. Gli arbitri e gli assistenti sono comunque responsabili della decisione sul terreno di gioco. La tecnologia offre loro solo un prezioso supporto, in particolare quando la situazione di fuorigioco è molto stretta e complicata".
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- L'obiettivo principale di questa implementazione sarà quella di ridurre i tempi decisionali in merito a un possibile fuorigioco. La maggiore precisione fornita dalla tecnologia consentirà di conseguenza maggiore rapidità: si parla di circa 20 secondi per determinare il sì o no all'offside.
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- Con l'implementazione di questa tecnologia, la FIFA sta provando anche l'uso di animazioni 3D per illustrare e spiegare la situazione di fuorigioco. Una novità trasmessa sui grandi schermi e in tv (non correlata al processo decisionale) che permetterà ad arbitri e tifosi di avere una visione più chiara della decisione presa.
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- Il fuorigioco semiautomatico è stato già testato le prime volte in due partite del Mondiale per Club 2021, disputato ad Abu Dhabi, e poi nell’Arab Cup. Nel corso di questi mesi continueranno le sperimentazioni e sarà introdotta ufficialmente dalla Fifa in occasione del Mondiale 2022 in Qatar, il cui inizio è in programma per il 21 novembre.
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- Se il "semi-automated offside" dovesse avere riscontri positivi, il passo successivo sarebbe passare al "full". Il fuorigioco avrebbe le stesse basi, ma si taglierebbe un ulteriore passaggio per ridurre i tempi: la comunicazione arriverebbe direttamente agli arbitri in campo.