Camerun, Onana-Song: in un video amatoriale il nuovo capitolo della lite

CAMERUN

Sospeso dal Camerun per divergenze col CT prima di lasciare il Mondiale, il caso di André Onana si arricchisce di una nuova puntata. È spuntato sui social un video dell'allenatore Rigobert Song che svelerebbe il motivo della rottura: "André dà spettacolo e si prende troppi rischi. Dovevo parlargli e mi ha risposto: 'Sto giocando, non ho tempo per te'. Il giorno della partita gli ho detto che non volevo lavorare con lui, a quel punto ha iniziato a piangere"

OLANDA-ARGENTINA LIVE

Nuova puntata del caso André Onana, portiere dell’Inter e del Camerun al centro della bufera dopo quanto accaduto al Mondiale col Camerun. Dobbiamo tornare a lunedì 28 novembre quando, a poche ore dalla sfida alla Serbia, il numero uno dei "Leoni Indomabili" era stato escluso dalla squadra a causa di una lite col CT Rigobert Song accaduta un paio di giorni prima. Cosa era successo? Una sospensione causata da differenti visioni tattiche tra giocatore e allenatore, divergenze insanabili e nemmeno ricomposte dal presidente della Federazione Samuel Eto'o. "Io sono come un padre per questi giocatori e devo garantire che venga rispettata la disciplina - aveva detto Song nel post-partita -, gli ho chiesto di aspettare e vedremo se si comporterà secondo le regole". Invito non raccolto da Onana, che ha lasciato il ritiro della squadra in Qatar per fare ritorno a casa in Camerun: "Io mi sono sempre comportato bene, ho provato a trovare una soluzione, tuttavia non c'è stata nessuna volontà dall'altra parte". Un caso che, ovviamente, non è finito qui.

Song nel video privato: "Chi è lui per non parlare con me?"

In un video ripreso all'insaputa di Rigobert Song e senza il suo consenso, durante una chiacchierata col fratello, emerge la versione dell'allenatore in merito al caso Onana. Ecco il contenuto: "Il giorno della partita (contro la Serbia, ndr) ho detto ad Onana che non volevo lavorare con lui: a quel punto ha iniziato a piangere. Gli ho detto: 'Mio piccolo, non ho tempo per questo. Sto preparando una partita. Ieri ti ho chiamato e non sei venuto. Parlo con Aboubakar, Choupo-Moting e Anguissa che sono i giocatori più rappresentativi della squadra e non posso parlare con te?'".

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"In allenamento fa il suo show"

Il video privato del CT del Camerun, che si riferisce ad Onana, prosegue così: "In allenamento fa il suo show, durante le partite si prende troppi rischi. Gli ho detto: 'Passa la palla ai lati, smettila di correre rischi, possiamo perdere'. E lui mi ha risposto: 'Sto giocando, non ho tempo per parlare con te'". Secondo la versione di Song, quindi, questo è stato il momento che ha portato alla rottura e alla conseguente esclusione contro la Serbia provocando le lacrime del giocatore. La chiacchierata di Song si conclude così: "In hotel, invece di venire a parlarmi, Onana è andato dal presidente (Samuel Eto’o, ndr). E lui lo ha mandato non so dove".

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Onana: "Chi dice la verità è un rivoluzionario"

Solo poche ore fa, attraverso Twitter, il portiere dell’Inter e del Camerun aveva condiviso una citazione di George Orwell: "In un mondo in cui mentono tutti, chi dice la verità è un rivoluzionario. Ma il tempo metterà tutto al suo posto". Una frase che, letta in seguito alla conversazione privata del CT, sembra proprio una risposta a Rigobert Song.

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Onana tornato ad Appiano

Intanto, dopo una breve vacanza in Camerun, Onana è tornato ad allenarsi ad Appiano, dove è pronto a ricongiungersi con il gruppo di rientro dal mini ritiro di Malta. "Di ritorno a Milano. Buone sensazioni e forte mentalità", ha scritto il portiere nerazzurro su Instagram insieme con una foto che lo ritrae sorridente.

Song: "Ho dovuto prendere una decisione importante"

Attraverso un post su Instagram, lo stesso allenatore ha puntualizzato: "Nello stralcio girato a mia insaputa a casa mia da una terza persona venuta ad accompagnare mio fratello maggiore, emergono maggiori dettagli sull'esclusione del portiere titolare alla vigilia del match del 28 novembre contro la Serbia. Ero ben lungi dall'immaginare che io e il mio interlocutore fossimo filmati per ulteriori scopi dalla terza persona che si trovava a una buona distanza da noi nel mio ufficio. Di fronte al clamore generale che ha suscitato sul web la diffusione di questa presunta conversazione privata, emerge inevitabilmente che la sua messa in scena e la sua comunicazione alla massa avevano finalità: la violazione della mia privacy e l'attentato al mio onore di allenatore dei Leoni Indomabili, su una situazione specifica che mi ha costretto a prendere una decisione importante nell'interesse del gruppo in piena competizione. Pur condannando e riservandomi di intraprendere azioni legali contro l'autore di questo atto efferato, ribadisco il mio incrollabile attaccamento ai Leoni Indomabili e al rispetto dei valori e dei principi che li guidano".