“Spiati” gli appunti presi dall’allenatore spagnolo durante il terribile primo tempo giocato dai suoi nella sconfitta contro l’Inghilterra. La pressione non coordinata il difetto più grosso, al quale si aggiungono anche i tanti errori individuali e il mancato movimento da parte dei terzini
E’ ancora fresco nella testa degli spagnoli lo scivolone della loro Nazionale, punita da un Inghilterra implacabile e cinica, che ha stravolto le sorti del gruppo 4. La classifica vede, infatti, la Roja sempre prima a quota sei punti, con i Tre Leoni subito dietro a quattro. Il tutto ad una giornata dalla fine della prima fase della Nations League. Il 18 novembre, a Wembley, arriverà la Croazia, che tre giorni prima ospiterà proprio i ragazzi di Luis Enrique. Insomma, sarà la squadra di Dalic il vero giudice del girone. Intanto, però, gli inglesi si godono il primo successo nella competizione dopo la sconfitta subita in casa per mano della Spagna e il pareggio nella gara a porte vuote con la Croazia.
Gli appunti di Luis Enrique
Dal canto suo, invece, la Spagna si lecca le ferite. Al Villamarin di Siviglia è arrivata una sconfitta che fra le mura amiche mancava da ben 38 partite. Una difesa troppo fragile, caratterizzata dai continui scivoloni di un Sergio Ramos vittima di una tipica serata storta. Il tridente di Southgate si è rivelato devastante, con la velocità di Sterling a chiudere la pratica dopo poco meno di quaranta minuti. Poi nella ripresa una reazione di orgoglio che non è bastata, con il gol proprio di Sergio Ramos ad accorciare definitivamente le distanze al 97’. Troppo tardi, però. Ma il cambio di atteggiamento da parte di Asensio e compagni è sicuramente dovuto a quanto successo nello spogliatoio durante l’intervallo. Luis Enrique ha alzato la voce e ha aggiustato la squadra con gli ingressi di Alcacer e Ceballos al posto di Saul e Aspas. Decisioni maturate dopo 45’ di riflessioni, in cui l’ex allenatore del Barcellona ha scritto – e tanto – sul proprio taccuino. Già, tutti gli errori commessi dalla sua squadra che, chissà per quali motivo, sono diventati di dominio pubblico. Il più grave è la “pressione non coordinata”, testuali parole. Poi i tanti errori individuali e la posizione dei terzini, che non stringono favorendo così l’azione di Harry Kane, il quale per una notte ha vestito i panni dell’assist-man piuttosto che quelli del goleador. Non basta un pagina per contenere tutte le correzioni di Luis Enrique, che poi gira il foglio e indica un eloquente “Gol da lancio del portiere” Con chiaro riferimento alla seconda rete segnata dagli inglesi ad opera di Rashford. Infine compare anche un improvvisato 3-4-3, preludio di un cambio di modulo nell’intervallo. Poi, però, Luis Enrique e il suo staff hanno abbandonato tale proposito, visto che la Spagna si è ripresentata in campo con il solito 4-3-3.