Inghilterra-Italia, Tonali: "La storiella che i giovani non sono pronti non è vera"
ITALIAAlla vigilia del match di Nations League contro l'Inghilterra, Sandro Tonali ha parlato ai microfoni di Sky: "Siamo arrivati a un momento in cui tocca a noi andare in campo e dimostrare che la storiella dei giovani che non sono pronti non è vera", ha detto. "L'Italia ora ha bisogno del nostro 110%. Non è un momento facile, ma in questi momenti si deve far vedere che siamo forti e compatti"
Dopo essere diventato un uomo-chiave per il Milan, Sandro Tonali ora è diventato un uomo-chiave anche in Nazionale. Una crescita esponenziale la sua, considerando che l'estate scorsa Mancini non lo aveva convocato per Euro 2020. Ora è già punto fermo: "Sono state due estati completamente diverse. Questa non l'ho ancora finita da calciatore, quindi non sono ancora in vacanza. Dovremo tenere la testa ancora al posto giusto per queste due partite", ha raccontato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del terzo match di Nations League contro l'Inghilterra, che si giocherà sabato alle 20:45 a Wolverhampton.
"La storiella che i giovani non sono pronti non è vera, sta a noi dimostrarlo"
Tonali fa parte di un gruppo di giovani che stanno prendendo in mano la Nazionale. E di questi tempi, il tema 'giovani' tiene sempre banco. Questa l'opinione del centrocampista del Milan: "Il calcio è strano. Siamo arrivati a un momento in cui tocca a noi andare in campo e dimostrare che la storiella dei giovani che non sono pronti non è vera. Noi siamo giovani e dobbiamo giocare: appena c'è l'opportunità, come adesso, si deve far vedere alla Nazionale che noi ce la possiamo giocare".
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"L'Italia ha bisogno del nostro 110%"
La crescita di Tonali la si percepisce anche dal modo con cui parla. Quasi già da leader: "In questo periodo bisogna essere ancora più gruppo: quando le cose vanno bene è facile, ora che sono arrivate le difficoltà bisogna stare più compatti di prima ed essere forti tutti insieme. Non è un momento facile, ma in questi momenti si deve far vedere che siamo forti, che siamo compatti e forti, e non divisi come dicono". Infine, ha detto: "Da club a Nazionale cambia il modo di giocare ma non il gioco. Noi cerchiamo di dare sempre il 100%, ora anche il 110% perché l'Italia ha bisogno di questo".