Wilfried Gnonto, esordio con assist in Italia-Germania: "Un sogno diventato realtà"
italiaNon ancora sedicenne, rifiutò un contratto da professionista offerto dall'Inter nel 2019. Paragonato a Sterling, ma si ispira a Messi: alla scoperta di Wilfried Gnonto, '03 all'esordio (con assist) nella "nuova" Italia di Mancini: "Un sogno, ringrazio il CT per l'occasione"
Baricentro basso, rapidissimo, ottima tecnica di base e bravo con entrambi i piedi. Parliamo di Wilfried “Willy” Gnonto, esterno offensivo classe '03 dello Zurigo all'esordio (con assist) nella Nazionale di Roberto Mancini nella sfida di Nations League contro la Germania. Paragonato a Sterling per caratteristiche tecniche ma si ispira a Messi, Gnonto è nato a Verbania da genitori ivoriani. Entra prestissimo – a 9 anni – nel mondo Inter dopo esser stato notato in un torneo con una scuola calcio locale. Cresciuto nelle giovanili nerazzurre, l'Inter gli offrì un contratto da professionista quando non era ancora sedicenne: “No, grazie. Rifiuto”. Rispose così, a sorpresa, Gnonto alla dirigenza dell’Inter. In quelle parole non c'era presunzione o scarsa riconoscenza nei confronti della società dove è cresciuto, ma al contrario umiltà e consapevolezza. Gnonto non si sentiva pronto per il grande passo e voleva crescere gradualmente. Motivo per cui l'anno dopo ha deciso di andare a Zurigo, in Svizzera, dove quest'anno a sorpresa ha anche vinto il campionato. Nonostante la giovane età, Gnonto ha contribuito da protagonista alla vittoria finale con 8 gol e 3 assist.
"Un privilegio e un onore essere qui"
Una settimana intensa e piena di emozioni, quella di Willy Gnonto, arrivato a Coverciano per uno stage. Ha convinto tutti, compreso Mancini, al punto da esordire nella prima gara di Nations League dell'Italia e risultando decisivo con l'assist sul gol di Pellegrini: "È stata una settimana emozionante. Il mister mi ha dato un'occasione con lo stage e io penso di averla sfruttata al massimo. Ho fatto una buona partita e sono contento. Mi godo il momento, essere qui è un privilegio e un onore, cerco di sfruttare ogni occasione - ha dichiarato il classe '03 -Sapevo che Kehrer fosse ammonito, quindi ho deciso di puntarlo, l'ho scartato e sono riuscito a fare un assist. Se sei un attaccante devi fare la differenza, oggi ci sono riuscito". Come spesso capita, anche Gnonto ha una dedica per questo esordio speciale: "Ai miei genitori devo tutto. Da quando sono piccolo ad adesso hanno fatto tanti sacrifici per me. Cerco di ripagarli come posso, spero siano soddisfatti e orgogliosi di me". Qualche anno fa era soprannominato il 'latinista del gol', per un motivo preciso: "Mi piaceva il latino, ho fatto due tre anni di classico ed era una passione, quindi mi avevano dato questo soprannome". Infine anche un pensiero sul 'rischio' preso andando a giocare in Svizzera: "Ho preso un grande rischio: ero all’Inter ed ero a casa mia, ma a un certo punto ho preso una scelta non semplice ed è andato bene - spiega Gnonto - Sterling è un mio modello, ma lui è un giocatore di livello mondiale. Io posso giocare in tutte le posizioni d'attacco".
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Dalle giovanili con l'Inter a “Superjolly” in Svizzera
Dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili nell'Inter, Gnonto si fa conoscere soprattutto con l'Under 17 nerazzurra, con cui tra il 2018 e il 2020 si distingue con i pari età (e non solo). Più veloce di gambe e di pensiero rispetto ai coetanei, sopra la media tecnicamente e dotato di grande personalità, l'Inter lo fa presto esordire con la Primavera. Al suo esordio, il 6 ottobre 2019, segna anche un gol nel 5-1 contro la Juventus. Al termine di quella stagione, l'esterno convocato da Mancini rifiuta appunto il contratto offerto dall'Inter. Il 23 aprile 2020 decide di ripartire dalla Svizzera, precisamente da Zurigo. Il motivo è semplice: lì Gnonto ha tutto il tempo per esprimere il proprio potenziale, lontano dalle pressioni e comunque in un campionato competitivo. Trova spazio da subito, vista anche la sua duttilità e la sua capacità di ricoprire tutti i ruoli del reparto offensivo. Dopo un anno di ambientamento, in cui ha totalizzato 26 presenze in campionato e il primo gol in SuperLeague svizzera, Gnonto è esploso nella stagione 2021/22. Il "suo" Zurigo ha vinto il campionato contro tutti i pronostici, battendo squadre del calibro di Basilea e Young Boys, e Gnonto è stato uno dei protagonisti della scalata con 8 gol e 3 assist, ma soprattutto con tante belle giocate. Entra da subito nel cuore dei tifosi, che lo soprannominano “Superjolly” come si deduce da una canzone a lui dedicata in Svizzera, la “Willy Gnonto song”. Piccolo di statura, sì, ma Gnonto ha già dimostrato di poter diventare grande. Il tempo è dalla sua parte e l'esordio in Nazionale segna l'inizio di un altro step della sua carriera.
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Il suo percorso con la nazionale italiana
Nato da genitori ivoriani, ma in Italia, Gnonto aveva la possibilità di rappresentare entrambe le nazionali, ma già dal percorso delle giovanili si poteva dedurre che il classe 2003 ha scelto i colori azzurri. Il suo primo exploit con la nazionale italiana avviene quasi per caso: nel 2019 infatti, a causa della defezione di Sebastiano Esposito al Mondiale U17, viene convocato dal ct Nunziata. Senza paura, Gnonto gioca titolare, segnando una doppietta all'esordio contro le Isole Salomone. "È un’emozione incredibile, non mi aspettavo di essere qua: cerco di viverla nel migliore dei modi", dichiarò a fine partita. L'Italia uscirà ai quarti contro il Brasile e Gnonto sarà il capocannoniere della squadra con tre reti in quattro partite. In pochissimo tempo è anche diventato punto di riferimento e capitano dell'Italia U19: con 5 gol in 6 partite durante le qualificazioni all'Europeo U19, Gnonto si candida a essere uno dei protagonisti tra il 18 giugno e l'1 luglio in Slovacchia, dove appunto rappresenterà i colori azzurri con l'U19 all'Europeo di categoria. Oggi, intanto, si gode la prima volta in nazionale maggiore, diventando quasi il simbolo della "nuova" Italia descritta da Roberto Mancini dopo il fallimento per la mancata qualificazione al Mondiale. Dall’U19 alla Nazionale di Mancini, ma senza passare dall'U21: questa volta Gnonto ha deciso di accettare e di bruciare le tappe dopo la maturità in Svizzera.