Oxlade-Chamberlain, all'Arsenal in campo solo dal 72esimo minuto: la strana clausola sul contratto

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In virtù di un accordo tra l'Arsenal e il Southampton (il club in cui è cresciuto il talento inglese), ogni volta che l'esterno avesse giocato più di 20 minuti i Gunners avrebbero dovuto pagare ai Saints 10mila sterline

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Immaginate di essere un tifoso dell'Arsenal, stagione 2012-2013. Il vostro "idolo" è Oxlade-Chamberlain, talento inglese del '93 oggi tra le fila del Liverpool di Klopp. Immaginato? Bene. Durante quella stagione l'esterno entrò 9 nove volte dopo il 72esimo minuto, 25 gare e poco spazio per mettersi in mostra. "Colpa di Wenger", direte voi. Ma stavolta l'allenatore francese non c'entra nulla: tutta colpa... del Southampton.

La strana clausola del contratto di Oxlade-Chamberlain

L'inglese è costato all'Arsenal circa 18 milioni di euro. Spesso, grazie alla sua velocità, "spaccava" le partite una volta entrato nei minuti finali. Ma i tifosi speravano di vederlo partire dal primo minuto un po' più spesso. Tuttavia, lo scrittore Alan Gernon ha svelato l'arcano. Nel suo nuovo libro - “The Transfer Market: The Inside Stories” - ha raccontato dell'assurda clausola contrattuale di Oxlade-Chamberlain: ogni volta che l'inglese avesse giocato per più di 20 minuti, i Gunners avrebbero dovuto pagare ai Saints 10 mila sterline. Così Wenger "era costretto" a schierarlo un po' meno. Nel 2017, dopo sei stagioni a Londra, Chamberlain ha sposato la causa del Liverpool di Klopp, l'anno scorso ha giocato 42 partite segnando 5 gol, anche se ha dovuto dire addio ai Mondiali e alla finale di Champions a causa di brutto infortunio al ginocchio rimediato durante la semifinale con la Roma. Tornerà ad aprile, stavolte niente clausole. 

Wenger ha fatto entrare Chamberlain 9 volte dopo il 72esimo minuto