Lo Special One spiega perché viveva in albergo durante la sua esperienza al Manchester United: "Se avessi avuto una casa tutta mia sarei stato infelice: avrei dovuto pulire, stirare e cucinare. Invece vivevo in uno splendido appartamento dove avevo tutto, stavo più che bene"
José Mourinho torna a far parlare di sé alla vigilia della sfida contro una delle sue ex squadre, il Manchester United. Il portoghese racconta un aneddoto legato al suo periodo ai Red Devils, squadra che ha allenato tra il 2016 e il 2018. Lo Special One ha trascorso quegli anni in una suite del Lowry Hotel, senza mai comprare o prendere in affitto una casa. Mourinho ha spiegato al Daily Mail quella scelta: "Sapete come sarei stato davvero infelice? Se avessi vissuto in una casa tutta mia. Avrei dovuto pulire e non voglio farlo. Avrei dovuto stirare e non sono capace. Avrei dovuto cucinare e l'unica cosa che so fare sono le uova e le salsicce. Ecco come sarei stato infelice. Invece al Lowry Hotel vivevo in uno splendido appartamento. Non era una stanza. Era mio, non è che dopo una settimana avrei dovuto lasciarlo, potevo stare tutto il tempo del mondo. Avevo tutto, il mio televisore, i miei libri, il mio computer. Avevo il telefono. Potevo dire ‘portatemi un caffè-latte per favore’, oppure ‘non mi va di scendere per cena, portatemela’. Se stavo guardando qualche partita o se stavo lavorando con il mio vice potevo dire ‘portateci da mangiare’. Se fossi stato da solo in una casa sarebbe stato molto più complicato. Stavo bene. Anzi, più che bene".