Rooney: "Ravel Morrison ai tempi del Manchester United era più forte di Pogba"

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L'ex attaccante dei Red Devils esalta le qualità del centrocampista inglese, passato anche dalla Lazio: "Ho visto venire fuori dalle giovanili talenti come Pogba e Lingard, ma Morrison era più forte di loro. Ha rovinato tutto con il suo comportamento. Avrebbe dovuto seguire l'esempio di Gary Neville: non era un calciatore eccelso ma ha sfruttato al massimo le sue caratteristiche".

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"Ravel Morrison era molto più forte di Paul Pogba, ma non lavorava come Gary Neville". Parola di Wayne Rooney, che ha dedicato la sua rubrica settimanale sul Times al centrocampista inglese classe 1993, talento cresciuto nelle giovanili del Manchester United e con un passato in Italia anche con la maglia della Lazio (8 presenze in gare ufficiali in biancoceleste tra l'estate 2015 e gennaio 2019). In questa stagione Morrison si è diviso sin qui tra Sheffield United e Middlesbrough, senza trovare grandi spazi. "Ho visto venire fuori dalle giovanili talenti come Pogba e Lingard, ma Morrison era più forte di loro e di parecchio - è l'osservazione di Rooney - purtroppo ha rovinato tutto con il suo comportamento e uno stile di vita non appropriato, una cosa molto triste".

"In allenamento fece tre tunnel a Vidic"

In carriera Morrison ha vestito diverse maglie, dal West Ham al Birmingham passando per QPR e Cardiff e accumulando esperienze anche in Messico e Svezia con Atlas e Östersund. "Vedevo giocare Ravel e pensavo che avesse tutte le caratteristiche per esplodere, durante un allenamento fece addirittura tre tunnel a Vidic" è il ricordo di Rooney legato alle qualità espresse da un 18enne Morrison ai tempi del Manchester. "La storia di Morrison dimostra che, per arrivare ai massimi livelli nel calcio professionistico, bisogna seguire linee guida ferree" è la certezza di Rooney, oggi collaboratore tecnico e attaccante del Derby County. L'esempio perfetto è appunto individuato in Gary Neville, che con lo United ha accumulato 606 presenze e 7 reti dal 1992 al 2011. "Non era un calciatore eccelso ma ha sfruttato al massimo le sue caratteristiche dando tutto in ogni allenamento. Questo era proprio ciò che chiedeva Sir Alex Ferguson, lavorare sodo ogni giorno per avere successo in qualsiasi lavoro si faccia".