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Manchester United, Rooney: "Ronaldo fastidioso, Rio Ferdinand arrogante"

al 'the sun'

L'ex attaccante inglese senza freni: "CR7 era forte, ma estremamente fastidioso. Ora sarà meno forte, ma altrettanto fastidioso. Rio Ferdinand era un grande giocatore, ma era anche molto arrogante e spesso si dimenticava di essere un difensore. Tevez? Un piacere giocare con lui, eravamo molto uniti. Ma è stata la più grande delusione della mia vita. A 14 anni dissi di no a Ferguson, poi è stato il motivo per cui mi sono trasferito allo United"

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Wayne Rooney, attualmente, allena il Derby County, ma in una lunga intervista al The Sun ha ricordato la sua straordinaria carriera da calciatore. Fatta da tanti gol, giocate, trionfi e rapporti, con allenatori, avversari e compagni di squadra. Rooney si è aperto svelando tanti retroscena, a partire da quelli con CR7 ai tempi del Manchester United: "Cristiano era così bravo e così tremendamente fastidioso allo stesso tempo. Probabilmente ora non è bravo allo stesso modo, ma sicuramente sarà altrettanto fastidioso", le sue parole. I due, però, sono stati anche avversari, come quando nel 2006 Wayne Rooney fu espulso in una partita del Mondiale contro il Portogallo, anche a causa di CR7. "Gli piace tuffarsi", disse poi l'inglese. Che ha aggiunto: "Non ho mai avuto problemi con Cristiano, nemmeno nel momento in cui mi ha fatto espellere. Io sono inglese, lui portoghese. Quando giochiamo non me ne frega nulla di lui, non è un mio compagno di squadra. Ma quando abbiamo finito, siamo di nuovo amici". 

"Rio Ferdinand forte ma anche molto arrogante"

Rooney non risparmia nemmeno Rio Ferdinand: "Era sicuramente un giocatore di spicco, ma anche molto arrogante. Al Manchester United vieni pagato un sacco di soldi per calciare la palla in rete, quindi fallo e basta. Gli disse di non fare tanta confusione, di pensare a lavorare e a passare la palla a me e Ronaldo per farci fale gol. Rio è un ragazzo eccezionale, ma a volte si è dimenticato di essere un difensore".

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"Tevez la più grande delusione della mia vita"

Parole forti anche contro Carlitos Tevez: "Ho adorato giocare con lui, davvero. Eravamo molto uniti, lo andavo a prendere a casa quando giocavamo in Champions League e poi lo accompagnavo all'aeroporto. Ma, sinceramente, in macchina non capivo cosa dicesse. Borbottava sempre. Una volta ho parlato per 30 minuti con lui e non ho capito mai cosa stesse dicendo. Borbottava solo, ma senza dire niente. È stata la più grande delusione della mia vita".

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Solo belle parole, invece, per Alex Ferguson: "Ha provato a ingaggiarmi quando avevo solo 14 anni. Parlava con mio padre e mia madre, che mi dissero che al telefono c'era Ferguson che voleva farmi firmare. Risposi: “Ditegli di no, voglio giocare per l'Everton”. Poi con il passare del tempo ho capito di voler giocare per lui, il motivo per cui mi sono trasferito al Manchester United è stato Alex Ferguson".

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