
Totti, Buffon, De Rossi e Pellissier sono i fedelissimi della nostra Serie A. Per loro il sentimento nei confronti della propria squadra dura da più di dieci anni e non sembra conoscere crisi. Nel giorno che celebra gli innamorati, ecco i più grandi esempi di dedizione e lealtà calcistica in Italia e all’estero

Sono i capitani di Roma, Juventus e Chievo Verona, per i loro tifosi rappresentano qualcosa in più: sono vere e proprie leggende. L’amore che hanno dimostrato verso i propri colori è pari a quello che ricevono dai propri sostenitori

Al mondo non c’è esempio d’amore calcistico più grande. Francesco Totti e la Roma formano un connubio indissolubile. Il capitano giallorosso è stato corteggiato dai club più grandi del mondo ma è sempre rimasto fedele alla squadra della sua città

Il fuoriclasse romano gioca con la stessa maglia da 24 anni. Tra i calciatori in attività non c’è nessuno che ha fatto meglio. Totti ha messo la firma sul suo primo contratto nel 1993 e l’esordio in Serie A risale al 28 marzo di quell’anno. Un amore infinito, eterno

Quello di Totti è un record ma se c’è qualcuno che potrebbe superarlo è Daniele De Rossi. Per il centrocampista giallorosso sono oltre 400 le presenze con la maglia della Roma, l’unica da quando gioca a calcio

La prima convocazione di De Rossi in prima squadra risale agli inizi 2001, l’anno dello scudetto. L’esordio arriva nella stagione successiva, sempre nel 2001, il 18 ottobre. Daniele ha appena 18 anni e quella sarà la prima delle sue 15 stagioni in giallorosso

Non nasce calcisticamente nella Juventus ma ne diventa una bandiera. Buffon esordisce in A con la maglia del Parma prima di diventare una leggenda del club bianconero con cui vince numerosi titoli

Un legame, quello tra Buffon e la Juventus, più forte anche di una retrocessione in B. Dopo essere diventato campione del mondo nel 2006, Gigi decide di rimanere fedele al club che lo aveva ingaggiato per 100 miliardi di lire nel 2001. Quella attualmente in corso è la sedicesima stagione in bianconero, se non è amore questo…

Anche Sergio Pellissier, come Gigi Buffon, ha iniziato la sua carriera con una maglia diversa da quella che lo ha reso idolo dei suoi tifosi. L’esordio tra i professionisti arriva nel 1997 tra le fila del Torino ma è con il Chievo che si legherà a vita

Il valdostano arriva a Verona nel 2002 e con il club clivense detiene il record di presenze (467); dei gialloblù è inoltre il primatista per numero di gol nella massima serie con 103 gol in 410 partite

Giocare nel Barcellona non è facile, restarci per più di 20 anni ancora meno. Tutto ciò non vale se ti chiami Andrés Iniesta. Il fuoriclasse spagnolo è rimasto fedele al suo club raccogliendo le eredità di Xavi e Puyol nonostante non sia un catalano purosangue

Il manchego arriva entra a far parte del settore giovanile blaugrana nel 1996. L’esordio arriva a 18 anni il 29 ottobre 2002 in Champions League contro il Club Brugge. Da quel momento in poi saranno oltre 600 le sue presenze impreziosite da 29 trofei

Tutti farebbero follie per averlo in squadra, lui invece non ha mai tradito la sua. È il calciatore più forte del mondo e anche se un fuoriclasse del genere appartiene al calcio più che a una sola maglia, finora ne ha indossata una sola: quella del Barcellona

Più volte ha detto che se mai dovesse lasciare i blaugrana l’unica altra maglia che indosserebbe è quella del Newell’s Old Boys, club argentino dove giocava da bambino prima di trasferirsi in Europa all’età di 13 anni. Con i catalani ha giocato 367 partite segnando 329 gol

Se nella vita privata fosse stato fedele tanto quanto lo è stato con il Chelsea, John Terry sarebbe finito sui tabloid solo per le sue imprese sportive. Cinque Coppe d’Inghilterra, tre Coppe di Lega, quattro Premier League, una Champions League e una Europa League: nessuno ha vinto più di lui con questa maglia

I primissimi passi li muove nel settore giovanile del del West Ham ma il suo nome è indissolubilmente legato ai blues che raggiunge nel 1995 quando ha ancora 14 anni. Adesso di anni ne ha 36 e indossa ancora la numero 26 del Chelsea -

Ha recentemente annunciato che questa sarà la sua ultima stagione al Bayern Monaco. Comunque vada, Phillip Lahm lascerà da leggenda assoluta del club tedesco. Un connubio forte che ha portato in Baviera tantissimi trionfi difficilmente ripetibili per chi prenderà il suo posto

Il terzino tedesco, nato a Monaco nel 1983, ha legato il suo nome alla squadra della sua città. Squadra dalla quale si è separato soltanto temporaneamente per due stagioni quando passa in prestito allo Stoccarda nel 2003. Tornato in Baviera non se ne andrà più: per lui sono 13 le stagioni al Bayern con oltre 500 presenze complessive

Non è famoso come i fuoriclasse appena elencati ma dopo Totti è il calciatore più “innamorato” al mondo. Si tratta del cipriota Christos Pogiatzi che da 21 anni gioca con la maglia dell’Ethnikos Achnas. Classe 1978, il centrocampista mancino è in rosa dal 1995 (Foto: www.fcachna.com.cy)

Se ci si riferisce agli anni consecutivi giocati con la stessa maglia, Holger Betz sale sul gradino più basso del podio alle spalle di Totti e Pogiatzi. Per il portiere sono 19 le stagioni al SSV Ulm 1846, club che milita nelle serie inferiori tedesche

Fuori dai confini europei, da sottolineare la fedeltà del giapponese Mitsuo Ogasawara che insieme al compagno di squadra Hitoshi Sogahata fa parte dei Kashima Antlers da 18 anni