Numeri di maglia e perché: ecco le motivazioni

68. RICARDO RODRIGUEZ. Numero particolare, in onore della mamma, che il nuovo esterno del Milan ha perso anni fa. “Raddoppiato” il 34 che aveva al Wolfsburg -

11. KOLAROV. Non inganni la prima uscita ufficiale con la maglia della Roma, dove il serbo si è presentato con il 13 sulla schiena. Il terzino ex-Lazio ha scelto di mantenere lo stesso numero che aveva al City, l’11, e tenterà di non far rimpiangere chi l’ha lasciato libero, Momo Salah -

11. DOUGLAS COSTA. “Undici” in fascia anche per la Juventus e anche qui la maglia rischia di pesare per il nuovo arrivato. A tutti i tifosi bianconeri, infatti, quel numero ricorda immediatamente Pavel Nedved -

12. ALEX SANDRO. Sull’altra corsia un altro numero che piace agli esterni… più che ai portieri di riserva. Il brasiliano lo conferma per la terza stagione -

12. CONTI. “Dimezza” la cifra, invece, l’esterno del Milan: 24 all’Atalanta, 12 in rossonero. Approfittando del fatto che i portieri hanno altre preferenze -

33. BERNARDESCHI. La 10 era troppo pesante (“Me la devo meritare”), così ha preferito la 33 per motivi religiosi: non che questa sia più “leggera”… -

10. DYBALA. Alla Juve però non se la sono sentita di passare un’altra stagione senza il numero più prestigioso in campo, e allora ecco l’investitura con la benedizione di Del Piero. Sulla scia dei più grandi -

10. EYSSERIC. Anche a Firenze il 10 ha una sua storia. Il nuovo trequartista francese pare averla scoperta da poco, come ha confidato su Facebook dopo aver fatto la sua scelta. “I miei compagni di squadra mi hanno spiegato quanto questo numero è importante per la Fiorentina. Degli immensi giocatori come ‘l'unico dieci’ Antognoni, Rui Costa, Baggio e Mutu l'hanno portato qui”. Ultimo in ordine di tempo, Bernardeschi, ormai “dimenticato” dal popolo viola -

10. GAUDINO. Il 10 torna ad essere vestito anche al Chievo, dove curiosamente hanno un proprietario anche 70, 80 e 90. L’ha chiesto e ottenuto il neo acquisto che viene dal Bayern, con la speranza di avere in gialloblu una storia più importante di quella dei suoi predecessori: dopo Luciano, solo “meteore” come Ninkovic, Christiansen, Maxi Lopez, Sestu, Obinna -

27. PADELLI. Il portiere con la figurina di Pagliuca e il sogno di approdare all’Inter nel cassetto. L’1 è di Handanovic e non si sogna certo di strapparglielo. Così ecco una scelta per avere sempre la famiglia vicina: “27 perché 20 è il giorno in cui mi sono sposato, 7 il giorno in cui è nato mio figlio Diego” -

99. DONNARUMMA. Entrambi i fratelli hanno optato per l’anno di nascita (Antonio avrà il 90), mentre Storari avrà il 30 (ma è del 1977…). Milan senza numero 1 e con il 12 terzino, quindi -

96. MURGIA. Conferma numero (e anno di nascita) anche la stellina biancoceleste, che dopo il gol decisivo in Supercoppa spera sia la stagione giusta per ritagliarsi più spazio -

20. BORJA VALERO. Dal piccolo Murgia all’esperto spagnolo neo interista: anche lui conferma il numero a cui è affezionato, il 20 indossato fin dal primo dei suoi 5 anni a Firenze. All’Inter lo associano immediatamente a Recoba -

21. GONALONS. Non vi spaventate, non giocherà con 4 cifre sulla schiena. Per il francese approdato alla Roma contratto fino al 2021 e maglia numero 21, come era abituato al Lione. Un numero che in giallorosso, a differenza di altre parti, non ha una grande storia (negli ultimi anni è stato vestito da Ferrari, D'Agostino, Lassisi e Vainqueur). Sta a lui renderlo un simbolo -