Juventus, Chiellini: "Chi imita Guardiola rovina i difensori italiani. Tottenham? Kane fantastico"

Serie A

Il difensore della Juventus e della nazionale italiana ha parlato al Daily Mail sia del rapporto che ha con il calcio, sia di quello con Antonio Conte. Per finire, poi, la stoccata a chi imita il manager del Manchester City: "Lo imitano e rovinano i difensori italiani". E sul Mondiale: "Non lo guarderò"

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È il prototipo del difensore centrale all'italiana: tecnica discreta abbinata a grande temperamento, senso della posizione e grinta. Un guerriero, Giorgio Chiellini, perno della Juventus e della nazionale italiana. Argomenti trattati dal numero 3 bianconero nel corso di una lunga intervista concessa al Daily Mail, con tanti altri punti toccati: da Conte a Guardiola, il centrale della Juve non si è per nulla risparmiato. Partendo dal proprio passato: "Non sono nato con grandi capacità tecniche. Dovevo migliorare e lavorare. Centinaia e centinaia di giocatori hanno talento, sia fisico che tecnico, ma in pochi riescono a sfondare. Hai bisogno di crederci per davvero, con tutto te stesso. Non sono mai stato il migliore rispetto ai miei coetanei. Ero un po' come il brutto anatroccolo, perché non sono bello da veder giocare, ma sono sempre migliorato. Questa è sicuramente la mia migliore qualità: adesso ho 34 anni e sto vivendo la mia migliore stagione. Non c'è davvero nessun segreto: solo tanta passione e lavoro".

Conte e il Mondiale

"Con lui non è dura solo in partita. È difficile per tutto il giorno, in ogni sessione di allenamento. È come un sergente di ferro. Abbiamo sentito qualcosa di molto speciale per cinque anni con lui tra Juventus e Nazionale. Quando finisci di allenarti non sei stanco… sei decisamente morto. Puoi farlo solo perché credi in quello che fa, se lo segui sei al cento per cento. Tutti si danno energia tra di loro, sicuramente è uno tra i migliori. Questa estate per noi sarà come un pugno nello stomaco. Leggerò degli articoli e controllerò i punteggi, ma non riesco a immaginare di stare seduto alla TV a guardare il Mondiale a casa mia.

Pep e i difensori centrali

"È sicuramente un allenatore fantastico con una mente fantastica, ma gli allenatori italiani hanno provato a copiarlo, senza le stesse conoscenze e negli ultimi dieci anni abbiamo perso davvero la nostra identità. Abbiamo perso l’identità dei Maldini, Baresi, Cannavaro, Nesta, Bergomi, Gentile, Scirea. Tra il 1984 e il 1995, il migliore è Leonardo Bonucci. In dieci anni, non siamo riusciti a lanciare un buon difensore. Spero che adesso ricominceremo e rilanceremo il calcio italiano. Il mancato arrivo al Mondiale è la prova tangibile del nostro problema".

 

Il Tottenham

“Quando in difesa c’eravamo io, Bonucci, Andrea Barzagli e Gigi Buffon, quello che avevamo creato era speciale. Non era solo tecnica, c'era un sentimento, un'emozione, un’esperienza comune. Tottenham? Mi piace la difesa con Vertonghen e Alderweireld. Kane? È un giocatore fantastico. Ha giocato contro di noi tre anni fa ed è davvero migliorato. Ora segna più di Messi in un anno".

Common Goal

"Ho visto le interviste di Juan Mata e ho saputo che anche Mats Hummels si era iscritto. Ho scritto sul loro sito web ma all'inizio un impiegato pensava che fossi un adolescente di 15 anni che li prendeva in giro. Ho dovuto fare una chiamata video per dimostrare che ero davvero io, Giorgio Chiellini! Non so se posso cambiare le cose, però voglio regalare un sorriso a dei bambini. Non posso esprimere a parole come mi fa sentire tutto ciò, ma il nostro ruolo, essere un idolo, è molto importante. I bambini seguono tutto ciò che diciamo e facciamo. Io vedo troppi bambini che non hanno potuto scegliere le loro vite. Voglio dare loro il potere di riuscire a farlo. In passato ho sacrificato molte cose, ma non penso che non mi sia permesso guadagnare così tanto. So di essere fortunato e devo usare la mia popolarità per aiutare chi ha bisogno di una mano. Non sono solo i soldi: può essere un breve video, un piccolo messaggio, anche solo una visita. Ho viaggiato in molte parti del mondo. Ho visto anche le parti peggiori del Sudafrica e del Brasile. Ho soggiornato in Tailandia in un hotel a cinque stelle. Poi vai dietro l'angolo e vedi gente che dorme per strada, al mercato la gente dorme su tappeti cuciti. Si lavano i vestiti nel fiume ma è acqua piovana. Common Goal è un movimento internazionale. Sono l'unico italiano per ora, ma spero che altri giocatori decidano di unirsi".