Tutti i numeri della Juventus: contro l’Atalanta la 12^ vittoria consecutiva, un solo gol subito nelle ultime 15. Allegri ha una percentuale di vittorie superiore a Conte e Capello: è il vero leader del club e trova sempre nuovi leader in campo. E l’evoluzione di Higuain è ormai completa
SPAL-JUVENTUS, LE PROBABILI FORMAZIONI
Juve da record, prima in campionato dopo il sorpasso dello scorso weekend, e ora anche a +4 sul Napoli con il match contro l’Atalanta recuperato e vinto. Già, vinto e vinto bene: 2-0, ancora senza subire gol, consolidando le certezze: miglior attacco e miglior difesa. Nove vittorie su nove nel 2018 in campionato, e zero gol subiti (imbattibilità a 841 minuti). Le vittorie consecutive totali sono in realtà 12 e il record (di 15 nel 2015-16) è a un passo. Ma per descrivere questa Juve non basta più guardare alle sole statistiche attuali, ma serve allora fare un passo indietro e dare uno sguardo ai numeri di tutte le altre Juventus vincenti del passato più recente. Allegri è il migliore? I numeri dicono questo: con 148 successi in 207 partite l’ex allenatore del Milan ha il 71,5% di vittorie in bianconero. Meglio del 67,5% di Conte (in 151 partite totali) e del 64,8% di Capello (su 105 partite). Un allenatore vincente per una squadra vincete, prima in campionato e in corsa anche sugli altri due fronti. Gli indicatori sono autostima e la qualità della rosa. Un undici iniziale che ormai può passare con disinvoltura dal 4-3-3 al 4–2-3-1, o 4-3-2-1, e ritornare senza troppi problemi anche alla difesa a tre. Merito di un blocco storico sempre presente su cui però Allegri ha modellato, negli anni, nuovi volti per una nuova Juve. Sempre in evoluzione e sempre terribilmente forte.
Lider Maxi…miliano
È forse qui che sta il successo principale di Allegri: l’essere leader e saper costruire nuovi leader per la sua Juventus. Il segreto sta nel rapporto coi singoli e proprio nel trovare nuovi simboli, in campo come nello spogliatoio. L’ultimo caso Benatia è esemplare, partito Bonucci serviva un nuovo partner per Chiellini. L’ex Roma ha giocato 13 delle ultime 15 partite di campionato (12 da titolare), quelle in cui la Juventus ha infilato altrettante vittorie in fila, e subito la miseria di una sola rete in tutta la striscia. Contro l’Atalanta la litigata con De Roon ha portato a un cartellino giallo che rischiava di cambiare colore per il troppo nervosismo, è stato allora proprio Allegri a placare il suo difensore titolare per rimetterlo concentrato solo sulla partita. Perché era quello che più contava: la vittoria. E perché Max è leader assoluto nello spogliatoio, e basti pensare anche alla gestione di Marchisio: solo 5 volte titolare in campionato e mai in Champions, ma sempre al servizio della squadra. Fino a Mandzukic, Dybala (l’inizio show in stagione e poi il calo, ora è di nuovo ritrovato) e Higuain, che con Allegri in panchina è praticamente un nuovo giocatore.
Pipita a 360 gradi
Eccola allora la nuova frontiera di Higuain, uno che sicuramente quest’anno non raggiungerà quel suo record di 36 gol messi a segno con la maglia del Napoli, ma in compenso l’argentino è ormai diventato un giocatore abile tanto nel segnare, quanto nel far segnare. Due assist nelle ultime due partite di A, uno a Matuidi contro l’Atalanta e uno splendido a Dybala nello scorso weekend contro l’Udinese, un classico del centravanti completo: ricezione palla spalle alla porta, protezione della sfera col corpo, e imbucata perfetta per il connazionale. Il terzo passaggio smarcante consecutivo contando anche il Tottenham: sei totali in stagione, quattro per un gol di Dybala. L’HD Juve è tornata a giocare da titolare nelle ultime tre stagionali e i risultati si vedono: assist e gol, per entrambi. Perché se Higuain passa ora anche meglio il pallone, l’argentino non si è certo dimenticato come segnare: 22 reti in stagione, una ogni 137’, 15 solo in campionato. E ora l’evoluzione completa che lo eleva probabilmente al periodo migliore della propria carriera. Probabilmente non una coincidenza: il miglior Pipita per il miglior Allegri per la migliore Juventus… di sempre?