Juventus, Allegri: "Il futuro? Serve lucidità per decidere. Parlerò con la società"

Serie A

L'allenatore bianconero, dopo aver conquistato gli ultimi punti della stagione contro il Verona, ha parlato commentato così l'annata dei suoi: "Complimenti al Napoli e a noi, abbiamo saputo ripetere un'altra grande stagione"

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Ancora una vittoria, la Juventus batte anche l'Hellas Verona e chiude il campionato con 95 punti. Settimo titolo festeggiato alla grande, nel giorno dell'addio di Gigi Buffon ai bianconeri. Una giornata intensa, emozionante per la Juventus. Massimiliano Allegri ha conquistato il suo quarto scudetto consecutivo, aggiornando record personali e del calcio italiano in generale. “Questo è stato l’anno dell’orgoglio perché avevamo bisogno di questo per arrivare alla fine. Abbiamo trovato un Napoli capace di fare 91 punti potenzialmente, quando negli anni prima con 87 si vinceva, e c’è da fare i complimenti a loro e alla Juventus per aver fatto un’altra stagione importante” ha detto l’allenatore intervistato da Sky Sport. Nell’arco di un campionato, i momenti alterni non sono mancati: “Ogni anno ci troviamo a combattere per tanti obiettivi e con qualche difficoltà. Le settimane importanti sono state quella prima di affrontare il Napoli all’andata e quella dopo averli affrontati al ritorno, dove abbiamo mostrato tantissima forza mentale”.

Futuro da pianificare

Adesso è tempo che la Juventus cominci a programmare il futuro, dopo tanti addii importanti e con la riconferma in vista dell’allenatore. “Con la società parlerò, com’è giusto, mantenendo sempre grande lucidità perché bisogna ripartire per un’altra stagione dove gli obiettivi sono gli stessi: scudetto, Coppa Italia e cercare di fare una Champions importante. Servono stimoli, andare sul mercato e la società è molto brava a trovare i giocatori che possono far parte di questa rosa” ha spiegato Allegri. La forza dei bianconeri sta in quella mentalità vincente diventata quasi proverbiale. Nonostante questa sia stata l’ultima stagione per alcuni calciatori simbolo, l’allenatore crede nella continuità sotto questo aspetto: “Tanti giocatori hanno capito il DNA della Juve e cosa devono fare per vincere. È chiaro che Buffon e Lichtsteiner mancheranno, ma sono arrivati dei ragazzi giovani e intelligenti che hanno appreso e sono migliorati dall’inizio della stagione. Alla fine gli obiettivi si raggiungono se si ha carattere. C’è la paura naturale per un ricambio generazionale, ma qui c’è una società forte che trasmette messaggi importanti e non credo ci sia questo pericolo. Poi ci vuole sempre un po’ di sana incoscienza, specialmente nei momenti più difficili che poi sono i più belli e i più divertenti”.

Gestione umana

Allegri ha inciso in modo determinante, con la sua capacità di relazionarsi al gruppo e di leggere i momenti della partita. Ora dovrà progettare un nuovo gruppo, ma con gli stessi stimoli: “Davanti stiamo bene perché rientrerà anche Pjaca, poi vedremo chi vuole restare e chi vuole andar via e ci regoleremo di conseguenza. Dipenderà poi sempre da ciò di cui la squadra ha bisogno. L’aspetto psicologico nella gestione umana credo che conti tantissimo”. Infine, un pensiero sull’addio di Buffon: “Mi sono commosso all’uscita di Gigi, perché lascia il portiere più forte di tutti i tempi, ha fatto delle parate incredibili in questi quattro anni”.