Napoli, Ancelotti: "Qui per portare il club sul gradino più alto"

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L’allenatore azzurro ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a scegliere la società del presidente De Laurentiis e ha parlato della prossima sfida di campionato contro il Milan, la prima per lui da avversario dei rossoneri, che lo vedrà contro l'ex allievo Gattuso

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Per la prima volta nella sua carriera di allenatore Carlo Ancelotti affronterà il Milan da avversario. Succederà sabato 25 agosto allo stadio San Paolo di Napoli, dove alle ore 20:30 è in programma il match tra gli azzurri e i rossoneri valido per la seconda giornata di campionato. Il Napoli arriva alla gara dopo la convincente vittoria all’esordio in trasferta contro la Lazio, mentre il Milan scenderà in campo per la prima volta in Serie A, avendo dovuto saltare la prima giornata contro il Genoa a causa della tragedia del Ponte Morandi. Per la squadra di Ancelotti, dunque, tanta voglia di fare bella figura per la prima volta davanti al proprio pubblico in una sfida affascinante: lo sa bene l’allenatore azzurro, che ai microfoni di Dazn ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a scegliere la società del presidente De Laurentiis.

Voglia di arrivare in alto

Un solo obiettivo per Ancelotti, arrivare il più in alto possibile: "Ho deciso di venire a Napoli innanzitutto per la voglia di tornare in Italia e per tornare a parlare italiano – ha detto l’allenatore -. Poi è chiaro, mi ha convinto il progetto di questa società. Il Napoli è una squadra che ha tanta qualità, ma che non ha ancora raggiunto il gradino più alto, pur essendoci andata vicino. Con le mie capacità spero di riuscire a portare questa squadra sul gradino più alto".

Il pensiero su Gattuso

E nella prima sfida al Milan da avversario Ancelotti si troverà di fronte Gennaro Gattuso, colonna del suo centrocampo ai tempi dell’esperienza in rossonero. "Per certi versi mi immaginavo che sarebbe diventato un allenatore – ha proseguito Ancelotti -, per altri no. A portare avanti tutti quelli che fanno questo mestiere è la passione e lui grazie a questa è riuscito a costruire una grande carriera. A livello caratteriale è sempre lo stesso e ciò lo si può capire dal modo in cui gioca la sua squadra, sempre attenta, compatta, aggressiva ed organizzata. Proprio come era Gattuso da calciatore".