
Inter, tutti i giocatori che non ricordavi avessero giocato con i nerazzurri. LE FOTO
Non ce ne vogliano se in alcuni casi avevamo totalmente rimosso il loro passaggio in maglia nerazzurra. Sfortuna, improvvisi cambi di allenatore, prestazioni non all'altezza delle aspettative: ecco perché non sono diventati indimenticabili

Forse solo i veri tifosi si ricorderanno di loro: passaggi fugaci, spesso apparizioni estive prima di essere girati altrove. Siete pronti a mettervi alla prova?
SABRI LAMOUCHI. Centrocampista francese, in Italia con la maglia del Parma per 3 stagioni, prima del passaggio all'Inter nel 2003/04. Esperienza non particolarmente fortunata, con 16 presenze senza reti
CANER ERKIN. Lui, la maglia dell'Inter, l'ha indossata solo nelle amichevoli estive. Terzino sinistro turco acquistato nel giugno 2016 dal Fenerbahce, quando in quella estate Mancini lascia e sulla panchina interista approda Frank de Boer, viene rispedito in Patria, al Besiktas. Lui dice a causa della sua nazionalità, accusando il tecnico olandese di averlo estromesso dagli allenamenti senza motivo
MARIANO GONZALEZ. Lo porta in Italia il Palermo, dove si mette in luce con due buone stagioni. Nell'estate 2006 l'esterno argentino passa all'Inter, dove però, in un anno intero, giocherà solo una manciata di partite, con un gol in Coppa Italia
HOUSSINE KHARJA. Trequartista marocchino, arriva all'Inter (dal Genoa) nella sessione invernale del 2011, in prestito con diritto di riscatto. Con i nerazzurri allenati da Leonardo vincerà anche la Coppa Italia al termine della stagione, giocando anche abbastanza frequentemente, ma non sarà riscattato
WALLACE. Uno dei tanti "esperimenti" interisti sulla fascia. In prestito dal Chelsea nel 2013 si rivela ben presto inadatto, almeno al campionato italiano. 4 presenze in tutta la stagione e via al Vitesse. Lo rivedremo comunque in Serie A un anno dopo, nel neopromosso Carpi
ISHAK BELFODIL. Al momento di liberarsi di Cassano, dirottato al Parma, l'Inter scelse lui per uno scambio in cui i nerazzurri versarono anche 10 milioni di euro. Attaccante alto e forte fisicamente, amante dei numeri a effetto: l'hanno paragonato, per un motivo o per l'altro, a Benzema (stesse origini algerine) o a Ibrahimovic (stessa stazza con piedi da ballerino), ma la sua carriera ci ha detto che non era simile a nessuno dei due
EMILIANO VVIANO. L'Inter lo "vince" alle buste nell'estate 2011, a causa di un errore di un dirigente del Bologna che indica la cifra sbagliata e così se lo fa sfuggire. Un grave infortunio al ginocchio durante il ritiro estivo gli impone uno stop di 6 mesi; non esordirà mai in nerazzurro, passando al Palermo l'estate successiva
FELIPE. Tanta Udinese nella sua carriera; oggi alla Spal. Ma lo ricordate anche all'Inter? Storia abbastanza recente, dato che approda in nerazzurro nell'inverno 2015 dopo aver rescisso con il Parma in crisi. Quattro partite, prima di ripartire da svincolato
BERNARDO CORRADI. Interista solo per un'estate, quella dell'addio improvviso di Ronaldo che costrinse così l'Inter a tornare sul mercato per trovare un grande attaccante. Individuato in Crespo della Lazio, per il quale però servono soldi e una contropartita tecnica. E così Corradi, appena arrivato all'Inter dal Chievo, cambiò squadra dopo aver giocato solo alcune amichevoli in nerazzurro
PASQUALE PADALINO. Stagione 2001/2002, arriva dal Bologna ma non scende mai in campo. A fine anno passa al Como
ANSELMO ROBBIATI. Tanta Fiorentina, poi il Napoli e, nell'estate 2000, la chance dell'Inter, che però lo gira subito in prestito al Perugia. Nuovo rientro in nerazzurro e altro prestito, nuovamente alla Fiorentina. Morale: con l'Inter neanche una presenza, con la maglia nerazzurra addosso solo le foto
FABRIZIO FERRON. Secondo di Peruzzi nel 1999/2000, dopo una vita all'Atalanta e tre stagioni alla Sampdoria. Una manciata di presenze e poi l'Hellas Verona