Natale 2018, i calciatori diventati statuine del presepe. LE FOTO

Da Ancelotti a CR7: le new entry, ma anche le tante stranezze legate alla tradizione del presepe napoletano. Insigne coi 4 babà, Cavani e il “miracolo a Milano”, Mazzarri “santo subito” e i grandi avversari: Totti, Del Piero e Mourinho, fino al Pipita Higuain “core ‘ngrato”

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Di grande tradizione e per tutti i gusti: ecco la magia del presepe che si lega al mondo del calcio

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Il grande protagonista dei presepi del Natale 2018 è ovviamente Carlo Ancelotti, già innamorato di Napoli e con Napoli innamorata di lui. Qui realizzato dai maestri dell'arte del presepe di San Gregorio Armeno Genny Di Virgilio (sinistra) e Marco Ferrigno (destra).

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Nella prima versione è accompagnato da Aurelio De Laurentiis.

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Nella seconda non manca il suo famoso sopracciglio alzato.

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“Carletto” quest’anno prende il posto di un ex amatissimo a Napoli: Maurizio Sarri.

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L’uomo che sfidò Guardiola in Champions, sulla scia della stessa filosofia calcistica, prima di ritrovarlo in Premier.

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L’altro grande big in arrivo è ovviamente Cristiano Ronaldo.

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Anche lui realizzato sempre da Genny Di Virgilio.

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Una statuetta dedicata a un giocatore della Juve, grande avversaria del Napoli di questi anni, non è una novità. Il “nemico” Higuain, un tempo idolo, ne è l’esempio. Il Pipita è rimasto nei presepi anche con la maglietta bianconera fino allo scorso Natale, nonostante quel cartello molto eloquente tenuto in mano.

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Sono però ovviamente i giocatori del Napoli i più gettonati, e protagonisti delle migliori stranezze. Qui Insigne regge in mano un vassoio coi “4 babà” rifilati al Milan nel 2015.

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Protagonisti però anche gli uomini della Nazionale.

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Tra cui Balotelli e Immobile.

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Nel 2008 la trovata geniale fu invece quella dei “gemelli siamesi” Del Piero e Cassano, in vista degli Europei di Austria e Svizzera. I nuovi protagonisti del presepe di quell’anno facevano il verso ai gemelli mascotte del torneo, Trix e Flix.

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Immancabile anche il titolo Mondiale del 2006, peraltro alzato al cielo da un napoletano doc come Fabio Cannavaro.

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L’altro colpo di genio, sempre a firma della bottega di Genny di Virgilio, fu quando “SuperMario” Monti sfidò Angela Merkel (a colpi di pallone o di spread?) prima della semifinale del 2012 contro la Germania.

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Quella partita venne poi decisa da un altro SuperMario, ma anche nella “simulazione” del presepe arrivò la vittoria dell’Italia: decisivo questo colpo di testa di Monti.

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Non solo Napoli e Nazionale, nel presepe spazio anche ai grandi campioni/avversari. Totti (contro Higuain).

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Del Piero.

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Un elegantissimo David Beckham quando fece il suo arrivo in Italia e al Milan nell’inverno del 2009 (realizzato da Marco Ferrigno).

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Ibrahimovic e Mourinho.

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E Ciro Ferrara (realizzato da Giuseppe Ferrigno), in occasione del suo addio al calcio al calcio dove arrivò anche Maradona.

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Per Diego ovviamente innumerevoli statuine in tutti i presepi.

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E questo Milito al centro del presepe? Più che opera degli artigiani di Napoli forse fu dovuto all’euforia di un tifoso interista, memore delle storico Triplete (foto hashtaginter.it)

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Come detto sono però i giocatori del Napoli gli assoluti protagonisti.

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Dagli allenatori: Benitez.

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Donadoni.

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E il Mazzarri “santo subito” con aureola dopo la vittoria sul Manchester City in Champions del 2011.

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Fino ai giocatori, passando sia per i grandi campioni sia per chi non ha lasciato grandi ricordi in azzurro. Cavani rimane sempre uno dei più amati.

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Dopo la sua tripletta al Milan nel settembre del 2011 gli artigiani del presepe dedicarono questa rappresentazione ai due miracoli appena avvenuti: quello religioso della liquefazione del sangue del Santo Patrono e quello calcistico dell’uruguaiano.

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Non manca nel presepe anche qualche frecciatina al presidente De Laurentiis e al suo essere “il vostro Cavani” (foto da Instagram).

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Tra i meno noti comunque meritevoli di una statua ex come Edu Vargas.

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O Armero.

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Indimenticabile anche la Coppa Italia del 2012, con Lavezzi protagonista.

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Uno spettacolo da sempre ricco di tradizione e di passione per il calcio.