Dall'approdo in nerazzurro ai titoli di coda scritti con l'ultimo comunicato della società. In mezzo, sei anni tra gol, libri, polemiche e dichiarazioni di Wanda
Sei anni, 124 gol, due titoli di capocannoniere, due libri, infinite polemiche. Si chiuderà con questo bilancio l'Icardeide, la storia del tormentato rapporto tra Maurito e l'Inter. Pronti a rileggerne tutti i capitoli?
Cresciuto nella cantera del Barcellona, Mauro Icardi si impone fin da ragazzo come un centravanti d’area spietato, un vero “9”. Non esattamente ciò che cerca Pep Guardiola, all’epoca allenatore del blaugrana, che dà il via libera alla sua cessione. Approda in Italia alla Sampdoria, mettendosi in luce prima nella Primavera e poi in prima squadra. Tanto da guadagnarsi le attenzioni delle big, con l’Inter che brucia la concorrenza e, nell’estate 2013, lo veste di nerazzurro, pagandolo – appena ventenne – 13 milioni di euro
Icardi trova subito il modo giusto per far innamorare i tifosi nerazzurri: trova il suo primo gol contro la Juventus (squadra a cui aveva già segnato con la maglia della Samp), a San Siro, nell’1-1 del 14 settembre 2013. È l’Inter di Mazzarri, con Milito alla sua ultima stagione in nerazzurro: Icardi è destinato a raccoglierne il testimone al centro dell’attacco e chiude la sua prima stagione interista con 9 reti in 22 partite, nonostante venga frenato da diversi problemi fisici
Maurito, però, fa da subito parlare di sé anche fuori dal campo: ha sposato infatti Wanda Nara, ex-moglie del compagno ed ex-amico (ai tempi della Sampdoria) Maxi Lopez. Quando i due si scontrano sul campo, il 13 aprile 2014, Maxi rifiuta la stretta di mano di Icardi. Si inizia a intuire che la presenza di Wanda al suo fianco diventerà fonte di polemiche, chiacchiere, gossip
Nella seconda stagione interista Icardi esplode: chiude da capocannoniere (a pari con Toni) con 22 reti in 36 gare e fa anche il suo esordio in Europa: 4 gol anche in Europa League
È la stagione in cui Mazzarri viene sostituito in corsa da Roberto Mancini, chiusa dai nerazzurri all’ottavo posto. Lo scudetto va alla Juve di Antonio Conte, contro cui Icardi segna sia all'andata (1-1) che al ritorno (2-1 Juve)
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Non manca qualche polemica interna al gruppo, come lo screzio tra Icardi e Osvaldo per un pallone non passato nel corso di Juve-Inter dell’8 gennaio 2015. Ne fa le spese Osvaldo, che dopo aver insultato pesantemente il compagno, viene messo fuori rosa e poi ceduto
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Pochi giorni dopo, Icardi diventa papà di Francesca, la sua primogenita. Lui, Wanda e i tre figli di lei (avuti da Maxi Lopez) sono una famiglia moderna e fashion, spesso sulle copertine
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Ma Wanda non è solo moglie e mamma, e dalla stagione 2015-2016 diventa anche agente di Maurito
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È l’anno in cui Roberto Mancini affida a Icardi la fascia: a 22 anni, Maurito è il capitano, numero 9 e giocatore-simbolo dell’Inter. L’Inter chiude il campionato quarta (qualificata in Europa League), Icardi con 16 reti in 33 gare
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2016-2017: addio Mancini, si riparte da Frank de Boer, sostituito dopo 12 giornate da Vecchi, al quale subentra Pioli dalla giornata seguente. Inter settima, Icardi porta a casa comunque il suo bottino di 24 reti (in 34 partite), segnando ancora alla Juventus, ormai una delle sue vittime preferite, nel 2-1 del 18 settembre 2016, riportando l’Inter alla vittoria interna contro i bianconeri che mancava dal 2010
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Ma è anche l’anno in cui il 23enne Icardi pubblica la sua autobiografia, “Sempre avanti”, libro che fa immediatamente discutere per un passaggio in particolare, in cui l’argentino ricorda l’aneddoto (gara contro il Sassuolo del 2015) del bambino a cui aveva regalato la maglia, poi strappatagli di mano e rigettata indietro da un tifoso della Curva. Icardi usa parole durissime (“I dirigenti temevano che i tifosi potessero aspettarmi sotto casa per farmela pagare. Ma io ero stato chiaro: ‘Sono pronto ad affrontarli uno a uno. Forse non sanno che sono cresciuto in uno dei quartieri sudamericani con il più alto tasso di criminalità e di morti ammazzati per strada. Quanti sono? Cinquanta, cento, duecento? Va bene, registra il mio messaggio, e faglielo sentire: porto cento criminali dall’Argentina che li ammazzano lì sul posto, poi vediamo’”), la Curva gli risponde con uno striscione. È rottura totale
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Il rapporto non verrà mai ricucito, con Icardi che cerca di spiegarsi e ristampa il libro senza la parte incrimata su “consiglio” della dirigenza, ma continua a esultare alla sua maniera a ogni gol, mani alle orecchie sotto alla Curva, che invece non festeggia
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Il 15 aprile 2017 Icardi trova anche il suo primo gol in un derby, quello terminato 2-2 con gol del pareggio, al 97°, di Zapata. La settimana dopo, tripletta alla Fiorentina (nella sconfitta per 5-4) gli permette di arrivare a 24 gol in campionato
La stagione 2017-2018 è quella dell’approdo in panchina di Luciano Spalletti. Icardi riparte da un nuovo libro, scritto con Wanda, ma stavolta si tratta solo di un “manuale” a fumetti per bambini che vogliono diventare calciatori
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Ancora un derby a segnare la storia di Icardi all’Inter, sempre più nella storia dell’Inter. Il 15 ottobre 2017 i nerazzurri battono 3-2 il Milan, con tripletta di Maurito. Il 3 dicembre, invece, segna al Chievo nel 5-0 e con 94 gol aggancia una bandiera come Mario Corso al decimo posto della classifica marcatori all-time dell’Inter
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E Icardi celebra mostrando fiero il suo numero di maglia ai tifosi...
Ma non è finita, perché il 18 marzo 2018 ne fa addirittura 4 alla Sampdoria, sua ex squadra. Il primo gol è il suo numero 100 in A (10 li aveva fatti con la maglia della Samp nel 2012-2013), sesto giocatore più giovane a riuscirci, a 25 anni e 27 giorni
Stagione magica per Icardi, chiusa con 29 gol (suo record) in 34 partite, tra cui il “solito” gol contro la Juventus nel 3-2 per i bianconeri che, di fatto, vincono così lo scudetto (rete decisiva di Higuain all’89°) allungando sul Napoli
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L’Inter chiude invece al quarto posto. Icardi è capocannoniere alla pari con Ciro Immobile, e i nerazzurri conquistano l’accesso alla Champions (dopo 6 anni di assenza) proprio nella partita contro la Lazio, all’ultima giornata, vincendo 3-2 e agganciando i biancocelesti in classifica (sorpassati per scontri diretti)
Icardi può così fare il suo esordio in Champions, e anche lì segna subito. Gol straordinario nel 2-1 contro il Tottenham, futura finalista, che fa sognare i tifosi interisti
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La stagione iniziata benissimo, però, si rivela quella della rottura con la società. La moglie-agente Wanda consiglia Maurito e lo segue nella trattativa per il rinnovo del contratto, uscendo spesso con frasi che fanno discutere, come “Ci sono tre big pronte a pagare la clausola” o “L’Inter aveva già venduto Icardi alla Juve”, fino alla dichiarazione “Rinnovo di Icardi? Preferisco l'arrivo di uno che mette 5 palloni buoni”. Quelle che inizialmente sono piccole crepe diventano pian piano fratture impossibili da ricomporre
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Il 13 febbraio 2019, con uno scarno comunicato, l’Inter toglie la fascia a Icardi, che nelle settimane successive finisce fuori squadra. Anche il rapporto con i compagni, “accusati” dalla moglie, è ormai complicato
Maurito “degradato” la prende malissimo e il 21 febbraio risponde rifiutandosi di partire per la trasferta di Europa League contro il Rapid Vienna, “autoescludendosi”, come sottolineato da Spalletti
Icardi viene reintegrato e torna a segnare solo il 3 aprile, su rigore, contro il Genoa (stagione chiusa a quota 11). Ma è chiaro che la sua avventura all’Inter sia ormai al capolinea
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L’impressione diventa certezza quando Antonio Conte si siede ufficialmente sulla panchina interista. “Not for everyone”, il nuovo motto del club nerazzurro e, per Conte, Icardi non è da Inter. L’attaccante argentino non rientra nel nuovo progetto ed è sul mercato, come ribadisce chiaramente anche Marotta
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Le parole dell’ad vengono poi concretizzate in un nuovo comunicato, con cui l’Inter annuncia che Icardi non prenderà parte al tour in Asia con la squadra