Ai nerazzurri basta un gol di testa di Sensi per battere l'Udinese e volare da sola in vetta alla classifica a punteggio pieno, approfittando della frenata della Juventus e aspettando Torino-Lecce di lunedì sera. De Paul espulso nel primo tempo per una manata a Candreva, nel finale esordio in nerazzurro per Alexis Sanchez
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INTER-UDINESE 1-0
44' Sensi
INTER (3-5-2): Handanovic; Godin, de Vrij, Skriniar; Candreva, Barella (46' Gagliardini), Brozovic, Sensi, Asamoah; Politano (80' Sanchez), Lukaku (65' Lautaro). All. Conte
UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, De Maio, Opoku; Larsen, Walace (81' Mandragora), Fofana, Jajalo (71' Barak), Sema (81' Pussetto); De Paul, Lasagna. All. Tudor
Espulso De Paul (U) al 35'
Ammoniti: Barella (I), Becao (U), Candreva (I)
I nerazzurri vincono la terza gara di fila e vanno da soli in testa alla classifica a punteggio pieno, approfittando della frenata della Juventus (0-0 contro la Fiorentina) e in attesa della risposta del Torino, impegnato lunedì sera contro il Lecce. Decide un gol di Sensi, di testa. Nel finale esordio per Sanchez.
Tutto nasce da una bella intuizione di Lautaro, palla a Candreva che da destra mette in mezzo. La difesa dell'Udinese buca, Sanchez può calciare e Musso con la mano aperta gli nega il gol pochi minuti dopo l'esordio
Lukaku esce dal campo ed abbraccia Conte.
Tre su tre, Inter da sola in vetta alla classifica per le prossime 48 ore almeno. Sensazioni che i tifosi nerazzurri non vivevano da un po', così come, per la prima volta dalla 27ª giornata della stagione 2017/18, la Juventus si ritrova non in testa alla classifica. E' solo la terza giornata, ma anche contro una buona Udinese i nerazzurri di Conte dimostrano una maturità nuova, in una gara mai completamente in discesa nonostante l'espulsione di De Paul nel primo tempo, ingenuo nel rifilare una manata a Candreva dopo un battibecco (episodio rivisto al Var dall'arbitro, che poi estrae il rosso).
Così è una prodezza di Sensi (colpo di testa con girata da centravanti vero, su invito di Godin) a regalare i tre punti a un'Inter in cui Lukaku è generoso ma mai veramente pericoloso, mentre il suo partner d'attacco, Politano, si crea spazi e apre il match con un palo colpito dopo appena 4'. Bene anche Godin, con l'esordio dal 1' della difesa titolare (Godin-De Vrij-Skriniar), migliore in campo però, ancora una volta, Sensi. E non solo per il gol, il secondo nelle sue prime due partite giocate a San Siro, impresa riuscita prima di lui solo a Daniel Osvaldo nel 2014 e a Eto'o nel 2009: roba da attaccanti veri.
A proposito di attaccanti: Conte nel finale inizia a pensare all'esordio in Champions di martedì (contro lo Slavia Praga) e risparmia qualche minuto a Lukaku (dentro un motivatissimo Lautaro reduce da una tripletta con l'Argentina), inserendo poco dopo anche l'attesissimo Alexis Sanchez, ancora lontano dalla condizione ottimale ma comunque vicinissimo a un gol, pochi minuti dopo il suo ingresso in campo, che avrebbe esaltato i quasi 58mila di San Siro. Già soddisfatti così: dopo la frenata della Juventus, e in attesa di Torino-Lecce (lunedì sera), per 48 ore almeno la vetta della classifica è tutta loro.