I nerazzurri si riprendono la testa della classifica grazie al sesto successo consecutivo nelle prime sei (non accadeva da 53 anni). Al Ferraris protagonista Sanchez: il cileno al 20’ devia involontariamente il tiro di Sensi e porta in vantaggio i suoi, poi due minuti dopo corregge in rete un’altra conclusione del centrocampista. In avvio di ripresa si fa espellere per doppio giallo e la Samp accorcia con Jankto, ma il tris di Gagliardini chiude i conti. Blucerchiati ultimi
LIVE: LAZIO-GENOA - LECCE-ROMA - UDINESE-BOLOGNA
SAMPDORIA-INTER 1-3
20' Sensi (I), 22' Sanchez (I), 55' Jankto (S), 61' Gagliardini (I)
Sesta vittoria su sei, come non accadeva dal 1966-67, e controsorpasso alla Juve in attesa dello scontro diretto. L’Inter passa a pieni voti l’esame del Ferraris e torna a casa con un convincente 3-1 ai danni della Samp e la vetta della classifica. I nerazzurri passano grazie – e nonostante - alla giornata dai due volti di Alexis Sanchez, subito in gol alla prima da titolare e poi ingenuamente espulso a inizio secondo tempo. A ispirare il successo è poi il solito Sensi, protagonista in entrambe le realizzazioni del primo tempo e ormai pedina chiave nel centrocampo di Conte. Il rosso del cileno rimette in partita i blucerchiati, ma ci pensa Gagliardini a mettere il sigillo sui tre punti. La vittoria rispecchia il totale controllo (fatta eccezione per la prima parte della ripresa) con cui l’allenatore pugliese – che eguaglia Herrera - gestisce l’incontro e segna un ulteriore passo in avanti sul valore della prestazione. La squadra di Di Francesco, invece, conferma le difficoltà di quest’inizio di stagione e non riesce a schiodarsi dall’ultimo posto, in compagnia della Spal. Per i padroni di casa sono 5 le sconfitte, record negativo nella sua storia nei primi sei turni di Serie A.
Sensi-Sanchez illuminano, Gagliardini mette il sigillo
Conte conferma il suo 3-5-2 e manda in campo, per la prima volta da titolare, Alexis Sanchez. Suo compagno in attacco è Lautaro Martinez, con Lukaku inizialmente in panchina, mentre Bastoni fa riposare Godin nel terzetto difensivo. Di Francesco si schiera a specchio e avanza di qualche metro Rigoni, partner di Quagliarella nella coppia offensiva. I primi venti minuti del match sono caratterizzati da ritmo basso e tanti interventi decisi in mezzo al campo, poi in due giri di orologio l’Inter indirizza l’incontro a proprio favore. L’uno-due si concretizza sull’asse Sensi-Sanchez, con il cileno che al 20’ devia involontariamente con la schiena il destro del centrocampista e beffa Audero (gol assegnato a Sensi). Il Nino Maravilla si ripete subito dopo, correggendo in rete un’altra conclusione sporca dalla distanza dell’ex Sassuolo. La Samp accusa il colpo e reagisce solo in finale di primo tempo, poco dopo aver rischiato di incassare anche la terza rete. Il terzo tentativo di Sensi è centrale, mentre Lautaro spreca in contropiede, chiudendo con un diagonale troppo largo.
In avvio di ripresa la giornata di Sanchez cambia radicalmente. A meno di un minuto dall’inizio Lautaro fallisce il tris da pochi passi, sulla ribattuta di Audero si fionda il cileno che salta in dribbling Chabot e si tuffa: secondo giallo ed espulsione. I blucerchiati ritrovano fiducia e al 55’ riescono ad accorciare le distanze, con il mancino incrociato di Jankto. L’Inter, però, non si fa demoralizzare e, nonostante l’inferiorità numerica, ristabilisce subito le distanze con Gagliardini: Brozovic illumina con un assist in verticale e il compagno di squadra ribadisce in rete dopo una prima deviazione che complica la presa del portiere. La partita, di fatto, si chiude qui, perché la forza di volontà della Samp non basta a rimettere in discussione il risultato finale. La squadra di Conte si difende con ordine, senza particolari sofferenze, e manca anche il poker con Lukaku che prova il cucchiaio davanti ad Audero, ma l’estremo difensore dei padroni di casa non si lascia superare. L’Inter sale a 18 punti in classifica e si presenta da capolista al derby d’Italia.
TABELLINO
SAMPDORIA (3-5-2): Audero; Bereszynski, Chabot, Colley; Depaoli (56' Bonazzoli), Linetty (73' Caprari), Ekdal (69' Vieira), Jankto, Murru; Rigoni, Quagliarella. All.: Di Francesco
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, de Vrij, Bastoni; Candreva (57' D'Ambrosio), Gagliardini, Brozovic, Sensi (65' Barella), Asamoah; Lautaro Martinez (56' Lukaku), Sanchez. All: Conte
Ammoniti: Bastoni (I), Rigoni (S), Linetty (S), Skriniar (I)
Espulsi: Sanchez al 46' per doppia ammonizione
Jakub Jankto ha preso parte attiva a tre reti in quattro gare da titolare in Serie A contro l'Inter (due gol, un assist)
Alexis Sanchez ha ricevuto un'espulsione in tre delle quattro stagioni disputate in Serie A
I giocatori rientrano in campo per il secondo tempo
L'Inter ha segnato al 20' e al 22': per i nerazzurri è la distanza minore tra due reti nel corso dello stesso incontro di Serie A da marzo 2018, sempre al Ferraris contro la Sampdoria (92 secondi).