La nuova "creatura" dell'allenatore bianconero sta prendendo forma. A poco più di un mese dall'inizio della stagione, le novità apportate dall'ex Chelsea rispetto al gioco di Allegri si cominciano a vedere. Ecco le 4 principali mosse tattiche adottate da Sarri
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Quanto tempo servirà per vedere la mano di Sarri alla Juve? Una domanda che molti si sono fatti e ora iniziano ad arrivare le prime risposte. La squadra non si muove ancora al 100% come vorrebbe l'allenatore, ma alcune novità tattiche sembrano essere già evidenti. Sono 4, in particolare, le scommesse tattiche vinte fin qui da Sarri. Eccole nel dettaglio...
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IL RUOLO DEL TREQUARTISTA. Una figura in grado di frapporsi tra il centrocampo e l'attacco non è stata quasi mai considerata da Allegri, più propenso all'uso degli esterni offensivi. Con l'approdo di Sarri, invece, è stato subito chiaro che la Juve avrebbe proposto un trequartista alle spalle delle due punte. L'infortunio di Douglas Costa ha agevolato il processo e la scelta, dopo le prime gare, è ricaduta su Ramsey, arrivato in estate dall'Arsenal
Il gallese si è ben comportato quando è stato chiamato in causa, ma Sarri ha dimostrato che ciò che conta soprattutto è il ruolo e non l'interprete. Contro il Leverkusen, infatti, in quella posizione ha giocato Bernardeschi e l'ex viola ha risposto con una grande prestazione e il gol del momentaneo raddoppio
L'EVOLUZIONE DI CUADRADO. La sua figura potrebbe rivelarsi chiave nella stagione bianconera. L'obiettivo a lungo termine è quello di avere un giocatore in grado di dare lo stesso apporto, in entrambe le fasi, che dava Dani Alves nella sua unica stagione alla Juve e decisivo per arrivare fino in fondo in Europa. La velocità in fase di ripiegamento è una caratteristica che garantisce al colombiano un efficace rendimento nel ruolo di terzino
Le sue potenzialità in fase offensiva, invece, sono già ben note. Ed ecco perché, utilizzarlo in quella posizione, può rendere la Juve ancora più pericolosa in attacco, senza perdere equilibrio dietro. Fin qui, il colombiano ha ripagato la fiducia dell'allenatore nel migliore dei modi, sia in campionato che in Champions, dove ha trovato anche la via del gol contro l'Atletico Madrid
IL RECUPERO DEL CENTRAVANTI. Questo è un ruolo che è stato 'nascosto' nell'ultimo anno di Allegri alla guida della panchina bianconera. Con l'arrivo di Cristiano Ronaldo, l'ex allenatore si era affidato a Mandzukic come riferimento centrale. Non una classica prima punta, però, ma una torre avanzata in grado di liberare spazio e gioco per CR7
La figura del centravanti è tornata a farsi dominante con l'arrivo di Maurizio Sarri. Un giocatore di peso e con grande fiuto del gol da affiancare a Cristiano Ronaldo. Quale miglior scelta se non lo stesso Higuain, rientrato dopo il prestito, e pupillo dell'allenatore? Il Pipita sembra aver ritrovato tutta la cattiveria e la serenità che gli mancava. L'obiettivo è di ritrovare l'Higuain 'formato Napoli' che ha battuto i record della Serie A
IL GIOCO DI PJANIC. Fin dal suo arrivo alla Juve, Maurizio Sarri è stato subito chiaro: "Il bosniaco sarà il fulcro del gioco". Il classe '90 ha preso subito in mano le chiavi del centrocampo bianconero, saltando fin qui meno di 90 minuti e cambiando il suo gioco rispetto a quello di Allegri
Con il nuovo allenatore, Pjanic ha ridotto il suo raggio d'azione in mezzo al campo. Ora il bosniaco mette più intensità in fase di pressione e gioca più passaggi corti, mossa tattica che all'interno della partita lo spinge a toccare molti più palloni rispetto al passato. Nella testa dell'allenatore, ovviamente, l'idea è quello di avere un giocatore con le stesse caratteristiche che ha ricoperto per lui, sia nel Napoli che nel Chelsea, l'italo-brasiliano Jorginho
