L'allenatore della Juve verso la sfida con l'Inter, big match della settima giornata di Serie A: "Troviamo una squadra forte, in una singola partita non si può parlare di squadre favorite. Andiamo a San Siro per una bella prestazione. La sfida con Conte? per me c'è solo una partita bellissima da giocare. Quanto conta per la lotta scudetto? Un numero vicino allo zero"
Termina qui la conferenza stampa di Maurizio Sarri alla vigilia di Inter-Juventus.
Se una classifica a inizio ottobre ci crea un impatto psicologico, vuol dire che psicologicamente non siamo pronti per fare grandi cose.
Credo sia conveniente avere un attaccante che sta bene, mentalmente e fisicamente. Poi ognuno gioca in base alle sue caratteristiche. I numeri ci dicono che oggi affrontiamo la difesa più forte del campionato, per qualità dei difensori e perché la squadra difende con l'atteggiamento giusto. Penso che l'Inter sappia difendere da squadra, solida. Vediamo chi sta meglio e poi vediamo come poterli attaccare.
A me piacciono le formazioni molto caratterizzate, con un modo di giocare preciso. Poi un allenatore sceglie 100 cose diverse al giorno e gli errori fanno parte del gioco. Farne pochi è una buona capacità.
Noi dobbiamo concentrarci sulla prestazione e ognuno di noi la prestazione la valuta sulle basi del calcio che sa giocare. Si parla sempre di fame, di voglia ma io credo che queste siano qualità insite in un professionista. Dovremo provare a imporre il nostro calcio con qualità, poi sarà la partita a dirci se siamo capaci di adattarci ad altre situazioni che a volte si verificano in campo.
Ne ho parlato anche con Federico di questo aspetto. Penso che quello che ha fatto contro il Leverkusen sia un ruolo a lui adatto, ha fatto bene e l'ho visto in crescita. Se lui domani giocherà o no, preferirei che lo venga a sapere da me e non che lo legga su un giornale.
Io non vedo questi fattori. Vedo solo la voglia di vivere questa esperienza. Poi in una singola partita non c'è un favorito.
Noi dobbiamo solo confermare i passi in avanti che stiamo facendo nel giocare un certo tipo di calcio. Se innalziamo il livello delle prestazioni, i risultati vengono più facilmente.
Un numero vicino allo zero. Dopo ci saranno 31 partite da giocare. Io 3-4 anni fa, quando la Juve era a 10-11 punti dalla vetta, risposi che erano i favoriti. I giornalisti ridevano poi il campionato lo vinse la Juventus. In questo momento è importante andare a confermare la crescita della squadra e la capacità di giocare grandi partite. Dobbiamo dimostrare di saper uscire da San Siro con una buona prestazione. Se si pensa di sistemare la classifica a inizio ottobre, è un errore.
Io prima di una partita non penso di giocare contro un allenatore, ma contro una squadra. Conte è un grande allenatore. Per lui parlano i risultati, è uno degli allenatori più bravi al mondo e lo sta dimostrando anche all'Inter. Domani per me c'è solo una partita bellissima da giocare.
Si tratta di una squadra forte, solida. Quando hanno in mano la partita, sanno essere pericolosi. Quando difendono, sanno essere pericolosi in ripartenza: è una squadra pericolosissima.
Non si può dire. Domani troviamo una squadra forte, in salute e credo che in una singola partita non si può parlare di squadre favorite. Inter-Juventus per me è una sensazione che vale la pena vivere. Sono felice di andare in un grande stadio per una grande partita che sarà seguita da tutto il mondo.
Non c'è da convincerli, ma da decidere. Poi è anche giusto che un calciatore che sta fuori sia arrabbiato, lo ritengo un aspetto positivo. Decidere fa parte del mio lavoro, non devo preoccuparmi. Fa parte del mio lavoro prendere decisioni.
Maurizio Sarri è pronto a dare il via alla conferenza stampa.