L'allenatore rossonero alla vigilia della sfida contro i biancocelesti: "Loro fortissimi, se la possono giocare con chiunque. Servirà qualità e mentalità". Poi sulla corsa Champions: "Mancano ancora tante partite, ci dobbiamo credere, dimostrando di essere all'altezza di questo club"
Dopo i primi tre punti, Pioli non si vuole fermare. Il Milan, reduce dalla vittoria sulla Spal, si prepara ad ospitare la Lazio. Un'altra partita a San Siro, dall'altra parte un avversario temibile. I biancocelesti, infatti, non perdono da cinque gare di A e sono ad una sola lunghezza dalla Champions. Tuttavia la squadra di Simone Inzaghi dovrà sfatare un tabù, perché non vince a Milano contro i rossoneri in campionato dal 1989. Una maledizione, che Pioli spera possa continuare ad esistere. Lui che è un ex, perché è stato sulla panchina della Lazio dal 2014 al 2016. Nel mezzo anche un terzo posto, che gli ha fatto sfiorare la Champions. Adesso spera di conquistarla sulla panchina del Milan.
Che disponibilità ha avuto il gruppo nei suoi confronti?
"Ho trovato un gruppo attento e disponibile - ha spiegato lo stesso Pioli in esclusiva a Sky Sport - i risultati fanno la differenza, cambiano tutto. Ed è per questo che dobbiamo fare di tutto per ottenere risultati positivi".
E' d'accordo sul fatto che la Lazio sia la squadra più forte della A a livello fisico?
"Credo che sia una squadra molto forte, con gli undici giocatori inziali se la può giocare per vincere con chiunque. Hanno qualità e fisicità. Noi a livello di peso e centimentri abbiamo qualcosa in meno, ma bisogna rispondere con altrettanta tecnica e mentalità. Non si può vincere solo giocando sporco, ma possiamo avere entrambe le cose".
Ci sono delle similitudini fra questo Milan e quella Lazio che arrivò terza?
"Beh, credo che le dinamiche siano diverse. Con La Lazio avevo già cominciato dal ritiro e non eravamo partiti con certe ambizioni. Qui il percorso è solo all'inizio, ci vorrà tempo per diventare belli come quella Lazio. Ma ci sono le qualità per fare un bel lavoro insieme".
Ci crede alla Champions?
"Bisogna crederci, se credi ad una cosa diventa possibile e ti impegni giorno e notte per ottenerla. Questo dovrà essere il nostro atteggiamento, poi tireremo le somme. Il nostro obiettivo deve essere dimostrare con lo spirito necessario di essere all'altezza di questa squadra fino alla fine. Possiamo essere all'altezza di giocarcela con tutti".
Le hanno fatto piacere le belle parole di Paquetà?
"Io ho fiducia in tutti i miei giocatori e cerco di metterli nelle condizioni giuste per farli esprimere al meglio. A quelli più bravi soprattutto cerco di assegnare la posizone migliore possibile sul campo ".
La prossima partita con la Juventus può essere la gara della svolta?
"Nella testa dei giocatori credo di sì. Battere una squadra molto forte aumenterebbe la nostra convinzione. Ora però bisogna battere la Lazio per migliorare la classifica, poi prepareremo al meglio la gara con la Juventus".
Ci può fare il punto sugli infortuni?
"Qualche acciacco lo abbiamo avuto, poi l'allenanento di oggi pomeriggio ci dirà di più".
Un giudizio sul post Instagram di Suso?
"Credo che la consapevolezza di essere parte di una squadra importante e di essere un giocatore importante dia la possibilità di reagire ai momenti difficili con grande forza. Mancano ancora tante partite, ci sono ancora molti punti in ballo. Con fiducia nei nostri mezzi possiamo uscirne. Non conta chi gioca, ma come lo facciamo. Conta il sacricico, dare il massimo fin dall'inizio".