Alla vigilia della sfida della Sardegna Arena, Gattuso rivela le assenze di Koulibaly, Milik e Lozano. Su Allan: "Fuori perché non si è allenato come dico io". E ha aggiunto: "C'è da pedalare. Bisogna pensare a muovere la classifica. Abbiamo tanti stimoli, siamo ancora in una zona pericolosa". Sulla sfida di Coppa Italia contro l'Inter: "Macché catenaccio, siamo stati compatti e organizzati". Domenica 16 febbraio alle 18 il match è in esclusiva su Sky Sport Serie A (satellite, digitale terrestre e fibra) e Sky Sport 251 (satellite e fibra)
Dico che in questo momento dobbiamo pensare alla nostra partita. Il Cagliari gioca un buon calcio, sa tenere bene il campo, però noi dobbiamo trovare la giusta continuità dopo la sfida contro l’Inter.
Lo ritengo un giocatore di testa, ha corsa e anche gamba, forse a tratti è troppo permaloso, ma ha una forza tecnica impressionante. In queste settimane dobbiamo gestire a livello fisico per avere i giocatori al top della forma. Il Napoli che vorrei è quello che ha grande voglia, che sa giocare a campo aperto, senza correre rischi.
Fanno un gioco che ci può dare fastidio. Vanno sempre ad accompagnare l'azione con 3-4 giocatori, lavorano sugli attaccanti e se perdono palla ti attaccano con veemenza: è una squadra che palleggia meno del Lecce, ma ha qualità e corre bene. Si tratta di uno stadio difficile, dove la palla non esce mai. Dobbiamo giocare una partita di testa.
Anche l'altro giorno con il Lecce avevo concesso a Manolas due giorni e mezzo per tornare a casa per vedere la figlia che era nata. Quando hai una squadra che si allena sempre a 200 all'ora e lo fa bene, se un giocatore perde 2-3 giorni è tanto. Sapevo contro il Lecce di rischiare di mettere in difficoltà Koulibaly e Maksimovic. Ma si stavano allenando bene e gli ho dato fiducia. A posteriori, so di aver fatto un errore. Non volevo perdere credibilità agli occhi dei ragazzi, mettendoli fuori e preferendo Manolas che non si era allenato da 2-3 giorni. L'altro giorno abbiamo fatto una piccola tabella dei riposi con lo staff, perché poi giochiamo ogni tre giorni.
Dovete ricordarvi tutto quello che dico, non solo le cose negative. Dopo la chiusura del mercato avevo detto che occorreva avere in testa il Napoli per 24 ore al giorno. Io non devo gestire un solo giocatore, ne ho 24-25 e gli devo la massima coerenza. Bisogna pedalare e anche forte.
A Milano è stato tanta roba in alcuni momenti, ha tenuto palla e ci ha fatto salire. Sa legare il gioco, ha tecnica, sa muoversi in campo. Può fare il numero 9 ma può fare tutto. Ha una furbizia incredibile e tanta tecnica.
Stanno bene, anche Luperto sta bene. Sono contento della loro condizione.
Credo che il calcio sia cambiato, penso che gli arbitri debbano parlare a fine partita per spiegare quello che hanno visto e sentito. Per come è cambiato lo sport, l'arbitro deve parlare e dare la sua lettura della gara che ha diretto.
L'altro giorno avevo detto che il mio errore più grande una volta arrivato al Napoli era stato quello di pensare a una pressione alta. Noi oggi dobbiamo decidere al meglio cosa fare quando non abbiamo palla. La squadra deve essere brava a restare corta e non allungarsi, poi quando abbiamo palla abbiamo tanta qualità. Quello che conta è la prima palla, contro il Lecce ne abbiamo perse tante. Questo è un problema di tutta la squadra. Anche restare solo corti non serve, dobbiamo ragionare con umiltà in fase di non possesso.
Noi non dobbiamo trovare stimoli per andare in Europa League o Champions League. Noi dobbiamo fare quanto prima 40 punti. Non voglio sentire parlare di stimoli perchè l'Europa è lontana. Noi dobbiamo crescere mentalmente, stiamo pagando una questione di testa. Non dobbiamo snobbare niente, dobbiamo giocare da squadra. Sempre. Poi rivedo alcune partite e non sembriamo una squadra: andiamo in difficoltà al primo errore. A Milano nel secondo tempo nei primi 10 minuti abbiamo sbagliato di tutto e recuperavamo da squadra. Io di questo sono stato contento. Ho letto di catenaccio, ma noi a San Siro abbiamo fatto il 46% di possesso palla. Poi ognuno vede il calcio come vuole. Noi siamo stati una squadra compatta e organizzata.
In questo momento per noi è fondamentale l'interpretazione: dobbiamo scendere in campo da gruppo, tutti a disposizione l'un dell'altro. Questo conta.
Sono fuori Koulibaly, Milik, Lozano e Allan. Non si è allenato come voglio io e resta a casa. Domani è un altro giorno, si riparte senza rancore e metteremo nel mirino la partita di Brescia. Se lavorerà come voglio io, tornerà tra i titolari. Altrimenti aspetterà ancora. Per la sfida di domani convocherò Insigne e Ghoulam.
Ha il via la conferenza stampa di Gattuso dalla sala stampa del Training Center di Castel Volturno verso la sfida al Cagliari.
Una delle priorità del Napoli verso la sfida di Cagliari è blindare la difesa: la squadra oggi allenata da Gattuso subisce gol da 11 partite consecutive di campionato e in Serie A non registra una striscia più lunga dalla stagione 1997/98, chiusa con la retrocessione.
La conferenza stampa avrà inizio con qualche minuto di ritardo, intorno alle 14.45.
Il ko contro il Lecce ha frenato una serie utile di due vittorie in campionato per il Napoli, maturate contro Juventus e Sampdoria. Quella azzurra oggi è la squadra con la differenza di punti peggiore rispetto alle prime 23 gare dello scorso campionato: 22 i punti in meno nella Serie A in corso.