Il divieto di potersi allenare nei propri centri sportivi, ritenuti pronti a ospitare le squadre con tutte le precauzioni sanitarie necessarie, ha sorpreso e in certi casi irritato i club, generando perplessità e richieste di indicazioni più precise
JUVENTUS
Nel centro sportivo bianconero sarebbe tutto pronto per iniziare gli
allenamenti, così come il J Hotel - collegato con gli spogliatoi da un tunnel -
sarebbe pronto ad ospitare il ritiro della squadra con tutte le precauzioni sanitarie
necessarie. Nessuna presa di posizione ufficiale da parte della società per l'impossibilità di riprendere ad allenarsi dal 4
maggio in forma individuale
Tuttavia c’è perplessità sulla scarsa chiarezza delle indicazioni. Ecco perché non sono stati richiamati gli 8 ancora all'estero (Ronaldo, Higuain, D.Costa, Danilo, Alex Sandro, Rabiot e Khedira). Se il 18 maggio fosse confermata come data di ripresa, dovrebbero rientrare a Torino entro il 4 maggio per stare 14 giorni in quarantena. Senza indicazioni ufficiali questo gruppo non verrà convocato
INTER
Appiano è un centro sportivo all'avanguardia in grado di poter garantire tutela
e sicurezze e proprio per essere pronti a ripartire nella prima settimana di
maggio avevano richiamato alla base prima delle festività di Pasqua tutti i
giocatori all’estero
Il problema è capire se dal 18 di maggio si potranno fare allenamenti collettivi e perché dal 4 almeno gli allenamenti individuali dei giocatori non si possano comunque svolgere nel proprio centro sportivo evitando di essere costretti a farlo in parchi pubblici senza nessuno garanzia per la tutela della salute
ROMA
La decisione di non permettere allenamenti individuali dal 4 maggio nel centro sportivo di Trigoria è ritenuta irragionevole e incomprensibile, visto che si permette invece l'allenamento più rischioso nei parchi e non nella massima sicurezza dei centri sportivi rigorosamente controllati dallo staff medico.
Al contrario gli allenamenti individuali avrebbero pienamente garantito le giuste distanze: scaglionati, con differenti orari di lavoro, docce nelle camere singole, ambienti sanificati e pieno rispetto dei protocolli. I giocatori, tutti già presenti in città, sono pronti a ripartire nella massima sicurezza a Trigoria, ma delusi di non poterlo fare.
NAPOLI
Attesa e nessuna presa di posizione ufficiale, anche se De Laurentiis fu uno dei primi a sostenere la necessita di una rapida e ovviamente sicura ripresa degli allenamenti. A Castel Volturno è comunque già tutto pronto, sono state messe a punto le soluzioni logistiche per il distanziamento sociale e lo staff medico si è già organizzato per i test necessari al controllo del gruppo squadra
Resta da capire se la ripresa del lavoro nel centro sportivo sarà anche accompagnata dalla garanzia della conclusione del campionato. Qualora non vi fosse questa certezza verranno sviluppate altre riflessioni, per contenere le inevitabili perdite economiche. In questo senso il silenzio del Napoli dopo le parole di Conte. De Laurentiis aspetta, ancora troppe incognite da risolvere
MILAN
Speravano di poter aprire in questi giorni Milanello, sanificarlo e prepararlo per l’arrivo della squadra. Avevano già messo in preventivo controlli, tamponi e test durante questa settimana, in vista della ripresa del 4. Nulla da fare. Anche al Milan resta l’incertezza
Dal punto di visto politico il Milan ha già avviato in seno alla Lega un confronto per condividere un piano in funzione delle disposizioni. Adesso resta da convincere i giocatori, soprattutto quelli stranieri che avrebbero voglia di tornare nelle proprie nazioni e rientrare in città solo 14 giorni esatti prima della ripresa effettiva degli allenamenti