Il protocollo Figc aggiornato sulla ripresa degli allenamenti di gruppo in Serie A
Il protocollo per la ripresa degli allenamenti di gruppo è stato rielaborato nel corso di una riunione tra i club di Serie A ed è stato inviato al ministro Spadafora: adesso è in attesa di essere convalidato dal Cts. Gli aggiornamenti più importanti riguardano l'annullamento della distanza minima fra i calciatori e le misure in caso di positività di un giocatore al coronavirus: il resto della squadra andrà in ritiro, dove avrà la possibilità di continuare ad allenarsi
Il ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, ha ricevuto dal Presidente della FIGC, Gabriele Gravina, la versione aggiornata del Protocollo per la ripresa degli allenamenti collettivi, rivisto alla luce dei rilievi formulati dalla Lega Serie A. Le novità introdotte nel documento saranno ora sottoposte all’attenzione del Comitato Tecnico Scientifico, che dovrà dare l'ok
Due le novità più importanti. La prima prevede che gli allenamenti siano liberi sul campo, senza distanziamento minimo fra i calciatori. La seconda è quella che mira a eliminare l'obbligo di autoisolamento in ritiro dell’intero gruppo squadra fin dal primo giorno di allenamenti, prevedendolo solo in caso di positività di un componente
Come stabilito nella precedente versione, la società sportiva dovrà identificare il luogo di ripresa degli allenamenti collettivi, dove sarà assicurata la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica di tutti i locali, dotando il personale sanitario e di supporto di dispositivi di protezione individuale, oltre a garantire la valutazione dei profili psicologici e motivazionali
La società dovrà identificare il 'gruppo squadra', ovvero coloro che dovranno necessariamente operare a stretto contatto tra di loro. Ognuno dovrà sottoporsi alle procedure di screening. Successivamente, il monitoraggio del gruppo-squadra prevederà un tampone ogni 4 giorni e test sierologico eseguito ogni 2 settimane
I soggetti saranno dunque divisi in due gruppi:
- Soggetti COVID+ accertati e guariti e soggetti che su giudizio del responsabile sanitario abbiano avuto sintomi riferibili (ad esempio, temperatura corporea >37,5°C, tosse, astenia...)
- Soggetti COVID- e soggetti asintomatici (non testati). Anche coloro che sono stati a contatto con positivi ma sempre rimasti asintomatici e non testati
Come detto, qualora durante il periodo di ripresa degli allenamenti di gruppo ci sia un caso di accertata positività, si dovrà provvedere all’immediato isolamento del soggetto. Da quel momento, tutti gli altri componenti del gruppo verranno sottoposti ad isolamento fiduciario e nessun componente potrà avere contatti esterni, pur consentendo al gruppo isolato di proseguire gli allenamenti
L'approvvigionamento dei test molecolari sarà esclusivamente a carico delle società. Al responsabile sanitario è affidato il compito di monitorare il gruppo, sottoponendolo a costante valutazione e fornendo informazioni sui comportamenti da adottare. Tuttavia, con il nuovo protocollo, le responsabilità dei medici (che erano un altro dei punti più discussi) sono state alleggerite
Veniamo agli allenamenti sul campo. Un’altra novità prevede che gli allenamenti siano liberi sul campo, senza distanziamento minimo fra i calciatori. Solo l’allenatore e gli appartenenti allo staff tecnico dovranno stare a due metri l’uno dall’altro, indossando la mascherina.
Negli spogliatoi dovrà essere garantito il distanziamento dei giocatori di almeno 2 metri: in caso non fosse possibile, andrà scaglionato l’ingresso. Considerando che l’ambiente delle docce, ricco di vapor acqueo, potrebbe favorire in via del tutto teorica la diffusione del virus, è preferibile fare le docce nelle singole camere
L'uso della sala medica, almeno nella prima settimana, dovrà essere programmato sotto il coordinamento del medico sociale e limitato alle reali necessità. Le postazioni dovranno garantire distanze di almeno 2 metri tra loro, oltre a disporre di materiale monouso e attrezzature sanificate dopo ogni seduta. Si raccomanda l'uso di mascherine, guanti e occhiali di protezione per il personale sanitario
Almeno nella prima settimana, si raccomanda di evitare riunioni interne se non strettamente indispensabili. In quel caso la partecipazione dovrà essere ridotta al minimo e garantendo sempre la distanza di almeno 2 metri. Se possibile le riunioni dovranno avvenire in spazi aperti, ma è consigliato l'impiego di piattaforme telematiche
L’accesso alla sala ristorante dovrà essere contingentato, con distanziamento minimo di 2 metri. I pasti saranno serviti self-service in monoporzioni confezionate e ci dovrà essere il minimo contatto con il personale, dotato di dispotivi di protezione. Prima dell'arrivo in sala sarà obbligatorio inoltre lavarsi le mani. Si utilizzeranno stanze singole e sarà vietata attività ricreativa di gruppo
Le persone provenienti dall’estero o da focolai d'infezione o che abbiano avuto negli ultimi 14 giorni contatti con un soggetto positivo, dovranno osservare un isolamento di 14 giorni prima della ripresa degli allenamenti collettivi
Se un calciatore avesse bisogno di recarsi pesso una struttura diagnostica esterna, per esami indispensabili, dovrà seguire precisi accorgimenti: il suo accompagnatore sarà il medico sociale o un delegato delle stesso, dotati entrambi di dispositivi di protezione individuali. La struttura sarà avvisata preventivamente per osservare la massima sicurezza
La società deve identificare le attività essenziali e stilare un elenco di persone che possono essere ammesse al luogo d'allenamento. Quelle non essenziali dovranno essere rinviate o svolte a distanza. Gli spostamenti interni dovranno essere limitati all’indispensabile. Sono annullati tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione
Negli spogliatoi gli addetti ai materiali sportivi (dotati di DPI) dovranno separare i materiali puliti da quelli sporchi. I locali destinati a loro saranno interdetti a tutti i componenti del 'gruppo squadra'. La distribuzione del materiale avverrà in maniera assolutamente distinta, con percorsi separati spazialmente e temporalmente
Il personale extra, ovvero tutti coloro che operano in orari diversi e non a contatto diretto con il 'gruppo squadra', non sarà sottoposto allo screening iniziale ma dovrà rispettare gli obblighi previsti dalle attuali e future normative. Il loro accesso al luogo di allenamento dovrà avvenire, tramite una zona filtro, solo in caso di provata e irrinunciabile necessità
Il personale ammesso avrà l'obbligo:
- di indossare mascherine e guanti
- di rimanere al proprio domicilio in caso di sintomi influenzali
- di isolarsi in una stanza se i sintomi compaiano durante l'orario di lavoro
- di rimanere al proprio domicilio qualora venga a sapere di essere stato in contatto con una persona positiva negli ultimi 14 giorni
- l'impegno a rispettare le disposizioni della società
Per l’accesso di fornitori esterni dovranno essere individuate procedure di ingresso, transito e uscita con modalità predefinite. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto dovranno rimanere a bordo, mentre il trasportatore dovrà mantenersi a distanza minima. Saranno installati servizi igienici dedicati. in caso di improvvisi sintomi, infine, ci si dovrà isolare in una stanza areata e chiusa
