Milito: "Felice per lo scudetto dell'Inter. Mou a Roma? Lui fa fare il salto di qualità"

Serie A

Il Principe ha commentato lo scudetto conquistato dall'Inter in esclusiva a 'Sky Sport': "Ci voleva dopo 11 anni, ci siamo tolti un peso e spero possa essere l'inizio di un ciclo vincente". E sull'arrivo di Mourinho alla Roma: "Notizia positiva per tutta la Serie A, mi sarebbe piaciuto rivederlo all'Inter"

L'Inter ha conquistato il diciannovesimo scudetto della sua storia, a 11 anni di distanza dall'ultimo trionfo targato dagli "eroi del Triplete". Protagonista assoluto di quella stagione fu Diego Milito, intervistato in esclusiva da Sky Sport per celebrare questo trionfo nerazzurro. L'ex attaccante argentino ha voluto rendere omaggio allo scudetto conquistato dall'Inter di Antonio Conte: "Ci voleva questo scudetto, l'Inter è stata tanto tempo senza neanche lottare per vincere e una società del genere deve avere sempre l'obbligo almeno di provarci. Questo scudetto interrompe anche un ciclo di nove anni della Juventus, per questo diventa ancora più importante. L'Inter si è tolta un peso e anche noi del Triplete lo festeggiamo, spero che possa essere l'inizio di un ciclo vincente. Conte come Mourinho? Non mi piacciono i paragoni, ognuno ha il suo stile e la sua mentalità. Da fuori vedo un grande feeling tra squadra e allenatore e questo è importantissimo per vincere qualunque trofeo. Ritengo Conte un grandissimo allenatore, per tutto quello che ha vinto nella sua carriera. Primo messaggio dopo la vittoria dello scudetto? L'ho mandato a Zanetti, conosco il suo amore per l'Inter e so quanto ci tiene a questi colori".

"Mou alla Roma? Mi sarebbe piaciuto un suo ritorno all'Inter"

La notizia del giorno è però il ritorno in Italia dell'artefice di quell'Inter del Triplete, Josè Mourinho, da oggi  ufficialmente nuovo allenatore della Roma per i prossimi tre anni. Una notizia che Milito ha commentato così: "L'arrivo di Mourinho è una cosa molto positiva per il calcio italiano, non solo per la Roma. Mi sarebbe piaciuto un suo ritorno all'Inter, noi interisti gli vogliamo molto bene e gli auguriamo sempre di fare bene ovunque. Magari meno contro l'Inter e contro il Genoa nel mio caso, però gli faccio un grande in bocca al lupo. Avere un allenatore così ti fa fare il salto di qualità e sicuramente farà un bel lavoro perchè sa stare vicino ai calciatori in ogni dettaglio, anche a livello umano. Sa gestire ogni momento, capisce le emozioni dei calciatori ed è uno dei migliori al mondo. Sicuramente non mi aspettavo che tornasse in Italia in questo momento, la notizia è stata un po' una bomba. Io a lavorare con Mourinho? Ho grande stima di lui, ma non ne abbiamo mai parlato".

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"Lukaku importantissimo, Lautaro attaccante completo"

E a proposito di paragoni, Diego Milito ha parlato dei due attaccanti principi di questa Inter, Romelu Lukaku e Lautaro Martinez: "Lukaku ovviamente è stato importantissimo, ma dietro c'è sempre una squadra, come accadeva a me ai tempi del Triplete. E' sempre importante avere dei grandissimi compagni e penso che oggi sia il gruppo a sostenere Lukaku, così come Lautaro e Sanchez. Per quanto riguarda Lautaro sono felicissimo per lui. In questi due anni è cresciuto tantissimo, è un giocatore completo. Lo conosco sin da giovane, ha esordito al Racing Avellaneda entrando al mio posto e ho sempre creduto in lui. E' un bravissimo ragazzo oltre che un grande calciatore e il suo momento mi rende felice. E' giovane, ha ancora tanto da imparare, ma ha già dimostrato di essere cresciuto tanto". E un attaccante di oggi che possa ricordare Milito? "Ci sono grandissimi attaccanti a livello mondiale in questo momento. Un giocatore come Lewandowski è straordinario, ma anche gli stessi Lukaku e Lautaro. Anche in Serie A c'è Ibrahimovic o un mio amico come Palacio, che è un calciatore fantastico che a 39 anni continua a dimostrare il suo valore".

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"Triplete? Con il Bayern convinti di vincere"

Impossibile non ricordare con Diego Milito quella straordinaria cavalcata del 2010, che portò all'Inter scudetto, Coppa Italia e Champions League nella stessa stagione: "E' difficile spiegare quello che si prova ogni volta che vedo questi gol, con la straordinaria telecronaca di Massimo Marianella. Mi rimarrà per sempre dentro, anche dopo 11 anni mi vengono i brividi. Per noi è stato un sogno vincere la Champions e dopo tanti anni ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto. In finale eravamo molto convinti di vincere. Rispettavamo molto il Bayern, era una grande squadra, noi però eravamo molto tranquilli e dopo aver eliminato Chelsea e Barcellona siamo diventati molto forti a livello psicologico. Dopo aver eliminato una delle squadre più forti della storia del calcio contro il Barcellona, nel modo in cui l'abbiamo fatto, siamo arrivati alla finale convinti di vincere".

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"Futuro? Sono molto legato all'Italia, vedremo"

E dopo aver parlato di passato, Milito ha provato a prevedere il suo futuro, dopo l'esperienza da direttore tecnico del Racing Avellaneda conclusasi nel dicembre scorso: "Ora sono in Argentina, ho lasciato il Racing Avellaneda a dicembre dopo aver fatto un ottimo lavoro. Ora mi sto godendo un po' la famiglia in questo anno un po' particolare, anche per tutto quello che sta accadendo per il Covid. Ritorno in Italia? Non escludo nessuna possibilità, bisogna vedere. Ho un grandissimo legame con l'Italia, i miei figli sono nati lì e vedremo il futuro cosa mi riserverà". Infine, un ritorno sullo scudetto dell'Inter: "Un grazie a tutti i ragazzi che hanno conquistato questo scudetto, molto meritato. Ai tifosi sarò sempre in debito, per tutto l'affetto che mi hanno dato, anche dopo tanti anni dal mio addio all'Inter. Per me tutto questo ha un grande valore e il mio cuore sarà sempre nerazzurro. Ho un grande legame e guardo sempre le partite dell'Inter, sono molto felice per questo ritorno alla vittoria".

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