Buffon: "Juventus? Tutti i cicli finiscono, ora ci vuole tempo per ripartire"

il parere

Il portiere sul momento 'no' della Juventus: "La parabola discendente era chiara, si pensava che l'arrivo di Allegri risolvesse la situazione. Ma tutti i cicli finiscono, era impensabile che la Juve potesse continuare per sempre come fatto negli ultimi 10 anni. Avevamo giocatori come Chiellini, Bonucci e Barzagli che sono da clonare e altri importanti come Khedira, Mandzukic e Tevez. L'essere leader parte da dentro, alcuni ragazzi come Chiesa potrebbero diventarlo"

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Sabato è arrivata un'altra pesante sconfitta per la Juventus, battuta all'Allianz Stadium dall'Atalanta di Gasperini. I bianconeri sono distanti ben 14 punti dal primo posto e 7 dal quarto che vale la qualificazione in Champions League, nonostante l'arrivo di Massimiliano Allegri non c'è stata quindi la svolta tanto attesa. Ne ha parlato il grande ex Gigi Buffon a Sky Calcio Club dopo la partita del suo Parma a Como, nella quale ha parato tra l'altro il secondo rigore della sua nuova avventura parmigiana: "La parabola discendente penso fosse evidente, ma l'arrivo di un allenatore come Allegri poteva far pensare che si trovasse la quadra giusta per far rialzare la Juve – le sue parole durante Sky Calcio Club - Se devo prendere individualmente i giocatori della Juve, formano una delle prime due o tre rose del campionato, non li vedo inferiori al Milan, all'Inter o al Napoli. Poi bisogna vedere se riescono a formare una grande squadra, che è diverso. Gente come Bonucci e Chiellini andrebbe clonata, per atteggiamento, carisma, spessore e leadership. Ne ho incontrati pochi come loro e Barzagli, ma avevamo altri giocatori come Khedira, Mandzukic e Tevez che, nei momenti difficili, cantava e portava la croce. Ma tutti i cicli finiscono e, per far ripartire qualcosa di vincente, ci vuole tempo e credo vada dato alla Juve, che ha fatto qualcosa di clamoroso. Era impensabile potesse continuare così per i prossimi 20 anni".

"L'essere leader parte da dentro, alcuni ragazzi possono diventarlo"

In questa squadra sembrano mancare dei veri leader: "La differenza la fa la quantità di calore che riesci a esprimere, l'energia con la quale contagi gli altri in maniera anche reciproca – aggiunge Buffon - Quando si crea quell'alchimia tutti sembrano anche più forti di quel che realmente sono. Ma sono cose che partono da dentro, dall'orgoglio e dal non voler essere secondi a nessuno. Dal voler primeggiare e dal battere il luogo comune che magari Buffon a 43 anni non può più giocare, ma basta guardare la partita che te lo dimostro. Lì vedi la differenza tra i giocatori, in tutti gli sport e nella vita di tutti i giorni. Secondo me ci sono dei ragazzi ancora giovani in quanto a età ed esperienza, ma che potrebbero fare questo salto di qualità. Per me Chiesa ha il carattere e lo spessore per poter diventare trainante, così come Cuadrado, Danilo e Alex Sandro. Lo vedi quando sono in campo, poi è chiaro che il loro esempio va seguito dai più giovani che devono migliorare e diventare loro trainanti".

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"Sospendiamo il campionato per permettere alla Nazionale di andare al Mondiale"

A marzo ci saranno i playoff della Nazionale, Buffon ne parla tra proposte indirizzate a FIGC e Lega e una sua possibile presenza al fianco degli azzurri: "Sarebbe giusto sospendere il campionato per permettere a Mancini di avere qualche giorno in più di lavoro, è impensabile che l'Italia faccia 12 anni senza Mondiale. Bisogna unire le forze e mettere il Ct e i ragazzi in condizione di conquistare la qualificazione. Una mia convocazione? Ho sempre accettato tutte le scelte e lavorato per il gruppo, sapendo benissimo quanto valgo. Su quello non ho dubbi, se ce li hanno gli altri che se li tengano", prosegue Buffon.

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"Parma? Fatta la scelta giusta, sto bene con la gente"

Poi il portiere parla della sua stagione al Parma: "Sto bene e ho fatto la scelta più giusta alla fine. Ho sempre giocato per i miei compagni, per la società e per me stesso, ma anche per la gente. Tornare a Parma significava anche giocare per loro, per quelli che al mattino quando mi vedono mi chiedono di portarli in Serie A. Questo fa la differenza e mi fa stare bene". Per Buffon un altro rigore parato: "Ho sempre dovuto combattere con i luoghi comuni anche dinanzi all'evidenza. Sono molto lontano dal non essere un para-rigori come dicevano, ma basta lavorare e rispondere alle critiche, questo ti dà grande soddisfazione. Vivo di questo, dello stupidotto che dice la cosa e mi aggrappo a quella per fargliela pagare. Parto dietro la linea? Mi dà la possibilità di fare una finta, se stessi sulla linea andrei già fuori".  

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