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Salernitana, Sabatini: "Faremo sei acquisti. De Rossi in panchina? Non può"

SALERNITANA
©Ansa

Tantissimi i temi trattati da Walter Sabatini nella conferenza stampa di presentazione come nuovo ds del club: "Iervolino mi ha convinto a venire qui. Persona unica: farà grandi cose". E sul mercato: "Arriveranno cinque o sei calciatori. Uscite? Tutti i nostri calciatori sono in discussione. Resterà solo chi ha voglia ed entusiasmo". Poi ha risposto alla voce su De Rossi allenatore: "Per me è come un figlio, ma non è ancora abilitato ad allenare e non può venire"

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Walter Sabatini si è presentato alla stampa come nuovo direttore sportivo della Salernitana. E come sempre: è stato un fiume in piena. Dal mercato in entrata a quello in uscita, dalla situazione della squadra a quella dei singoli. Ha parlato di tutto, partendo da ciò che lo ha spinto ad accettare la proposta del club granata: "Danilo Iervolino. Mi ha convinto grazie alla sua personalità. Non ho mai sentito un dirigente dire in sala stampa 'dobbiamo creare un sinallagma'. Gli ho detto ‘attento coi termini’. Lui è un uomo di cultura e un imprenditore di successo. Parla della Salernitana con un'enfasi incredibile e con grande positività: vedrete che farà grandi cose. Ha in mente cose fantastiche. Alla sua prima riunione di lega creerà disagio totale: sarà un tornado di idee rivoluzionarie. Mi ha convinto con queste cose, e non con promesse fittizie". 

"Salerno per me è un'altra battaglia. Voglio vedere lo stadio in festa"

Per Sabatini il primo obiettivo è rendere felice la gente di Salerno: "Voglio vedere lo stadio in festa, i bambini che si divertono e le famiglie che esultano. L’umore della città va assecondato e soddisfatto. In una città intera come Salerno abbiamo un impegno immenso: restituire gioia e dignità a tutta la città sarebbe una gran cosa: voglio riuscirci. Io ho sempre combattuto nella tempesta: so quanto è difficile sopravviverci ma questa a Salerno è un’altra battaglia e io delle battaglie non posso fare a meno. So che la situazione è poco meno che tragica ma voglio che la Salernitana si salvi e siamo qui per questo. Mercoledì vedrò il presidente e spero di chiudere i primi due-tre colpi". Walter Sabatini ha firmato un contratto di sei mesi con la Salernitana: "La corta durata del contratto è una mia richiesta. Nella mia vita non ho mai voluto gravare sui club. A volte uno arriva da una situazione di presigio e chiede due-tre anni di contratto. Io non voglio. La società valuterà il mio operato e vedremo.La B? Non spaventa, ho fatto tutte le categorie. Se poi non sarò soddisfatto sarò il primo a farmi da parte, ma la categoria non sarebbe un problema". 

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"De Rossi? Come un figlio per me, ma non è abilitato ad allenare..."

Durante la lunga conferenza, Walter Sabatini ha risposto anche alle domande sulla situazione della panchina della Salernitana: "Colantuono è l'allenatore in carica. Se cercheremo di prendere un giocatore sentirò un suo parere, anche se il parere finale sarà il mio, anche solo per un senso di responsabilità che non posso scaricare sull’allenatore, che di responsabilità ne ha già tante". Poi ha escluso una possibilità di vedere Daniele De Rossi nella panchina granata: "Non può allenare. Lui è un figlio mio, ma non può arrivare perché non è abilitato. Poi comunque c’è Colantuono che martedì sarà insieme a me nello spogliatoio e bisogna portargli rispetto. Io ho sempre protetto i miei allenatori e per farlo sono andato anche al rogo. L’ho fatto a Roma per salvare Rudi Garcia, magari sbagliando. Non volevo mandarlo via: avevo un debito con lui per il record di vittorie che hanno dato un sogno ai tifosi della Roma. Le cose poi non sono andate più bene e abbiamo preso Spalletti che ci ha portato a 87 punti. In quella squadra c’era Fazio… lui può essere un futuro acquisto". 

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"Prenderemo cinque o sei calciatori. Prima però incontrerò la squadra"

Mancano pochi giorni alla fine della sessione invernale di calciomercato e per Sabatini e tutta la società saranno ore decisive per rinforzare la squadra: "Prenderemo cinque o sei calciatori. In ogni reparto arriveranno rinforzi. Prima però devo incontrare la squadra: lo farò martedì. Sarò presente agli allenamenti delle squadre, come ho sempre fatto nella mia vita. Per me è un’esigenza: così vedo come si comportano i giocatori. Sono dettagli che la mia sensibilità mi fa cogliere per trarre le mie considerazioni. Tutti i nostri giocatori sono in discussione". Poi Sabatini ha parlato anche delle strategie del club sul mercato e la visione della società sul tipo di investimenti da fare: "Il presidente non ha parlato di budget: se c’è da fare qualche sacrificio lo farà, ma sarà un sacrificio congruo, motivato, non certo un sacrificio sterile. Lui è un imprenditore intelligente: non si fa fregare soldi. Nel mercato si opera in modo intelligente: e la società lo è, perché è fatta da professionisti colti, con grandi storie professionali alle spalle. Con lui abbiamo parlato della tipologia di operazioni da fare. Quella l’abbiamo messa a fuoco, senza parlare di budget". 

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"Resterà solo chi ha voglia. Simy così non basta. Ribery farà il campione"

Sabatini è stato molto chiaro: nella Salernitana resterà solo chi dimostrerà di avere fame e voglia di lottare per questa maglia. Alle domande sull'eventualità di partenza per alcuni giocatori dell'attuale rosa del club, ha risposto sempre alla stessa maniera: "Rimarrà solo chi dimostrerà di avere voglia ed entusiasmo di stare con noi, ma a dare risposte sarà il campo, gli allenamenti, la precisione, la puntualità: tutta una serie di cose che rendono veritiero un proposito. Ci vuole una quota di rabbia dentro per poter fare l’impresa". Poi su Simy ha fatto una precisazione: "Così non basta. La squadra si fida di lui ma ci deve mettere qualcosa in più, sennò non serve a niente. E se non serve a niente, potrete trarre voi le conclusioni...". Diverso il discorso per Ribery: "Lui è un campione e farà il campione. Mi dicono che il suo comportamento sia sempre stato perfetto. Dopo la conferenza lo chiamerò per salutarlo e dargli un appuntamento già da domani. Lui deve sentire la società vicina e noi dovremo esserlo".  

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