Serie A, i migliori giocatori del weekend: la top 11 di Stefano De Grandis
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Spazio a un 4-4-2 piuttosto spericolato. Ma in questa giornata erano troppi gli attaccanti da premiare. Per cui i nazionali Berardi e Insigne si daranno da fare sulle fasce, mentre il gioiello Traorè darà una mano in mezzo al campo al rubapalloni Lassana Coulibaly. E ho dovuto lasciar fuori Arnautovic, che ha ripreso a segnare, e Pedro, che fa un gol come pochi sanno fare...
1/11
- Gli avessero lanciato addosso una 500 Fiat, avrebbe respinto pure quella. Con lo Spezia in dieci, si è trasformato in una parete, di fronte ai continui attacchi della Roma. Cade solo su rigore. THE WALL
4/11
- Vuole riprendersi lo scudetto che aveva assaporato segnando e vincendo con Sarri in casa Juve. E allora si oppone a Sarri, annullando Immobile e salvando un gol su Luis Alberto. STATUARIO
5/11
- Infila tanti guizzi nella sua partita, a tratti anche caotica. Ma inventa l’assist geniale (finta di tiro e tocco orizzontale in area) che permette il primo squillo di Vlahovic. Non si offenderà se lo facciamo traslocare a sinistra. ISPIRATORE
6/11
- Undicesimo assist oltre ai 10 gol in stagione. Domina nel primo tempo e riparte sempre prima di scomparire a metà ripresa. Ma è un trucco perché riappare all’ultimo secondo. ILLUSIONISTA
7/11
- Nella Salernitana 2.0. successiva al mercato, è uno dei pochi ad aver conservato il posto. D’altra parte, se l’idea è dare spazio a tante mezze punte, un energumeno che faccia legna alle spalle ci deve stare. FALEGNAME
10/11
- "Come può uno scoglio arginare il mare?", chiedeva Lucio Battisti. Da parte sua, Vlahovic ha arrestato la frana bianconera. Ora attorno al centravanti con la C maiuscola, il rischio anonimato da parte della Juve pare scongiurato. APRIPISTA
11/11
- Non conosce mezze misure. O non la prende mai o vince le partite da solo. Stavolta... è la seconda che ho detto: è il turno della goleada. Tripletta che si aggiunge al solito enorme lavoro. INFATICABILE