Inter, fragilità e risorse: la riscossa arriva coi meno 'spremuti'? L'ANALISI
Momento complicato per la squadra di Inzaghi, reduce dalla terza sconfitta di fila in trasferta e lontana cinque punti dalla vetta. Lo stop a Udine ha confermato la difficoltà del gruppo nel gestire le situazioni di vantaggio, fragilità puntuale quando i nerazzurri si ritrovano sotto nel risultato. E se la svolta arrivasse coi giocatori meno impiegati finora? Ecco l'analisi dell'Inter e il bilancio delle risorse
LA SITUAZIONE DELL'INTER
- Settimo posto in campionato per i nerazzurri dopo sette giornate, calendario che ha visto la squadra di Inzaghi perdere le ultime tre trasferte consecutive contro Lazio e Milan oltre all'Udinese. Avversarie che la precedono in classifica, vetta lontana cinque punti per un gruppo che ha confermato diverse difficoltà da inizio stagione
GIÀ TRE SCONFITTE IN CAMPIONATO
- Tutte in trasferta, come detto. Dal 1994 solo in altre tre occasioni l'Inter aveva perso tre gare dopo le prime sette partite di Serie A: nella stagione 1998/99 con quattro allenatori ad alternarsi in panchina, nel 2000/01 con la coppia Lippi-Tardelli e nel 2011/11 quando il testimone passo da Gasperini a Ranieri e poi a Stramaccioni. Nelle tre circostanze i nerazzurri non andarono mai oltre il 5° posto finale
LA DIFESA È INDIFESA
- Sono 11 i gol già incassati, meglio solo delle ultime quattro in classifica. Rispetto a un anno fa sono tre le reti subite in più, ma il bilancio è negativo anche nelle altre voci: 12 punti (-5 rispetto a questo punto della scorsa stagione) e 13 i gol segnati contro i 22 del 2021/22. E il saldo vittorie/sconfitte? Un successo in meno (cinque contro quattro) e tre ko in più, d'altronde l'Inter era ancora imbattuta un anno fa
LA FRAGILITÀ PSICOLOGICA
- Un fattore ormai evidente, tenuta mentale e non solo fisica come può accadere ad inizio stagione. Lo dimostra il trend della squadra sia in situazioni di svantaggio che di vantaggio. Quando l'Inter si ritrova sotto perde la partita, sconfitta che può accadere anche quando è avanti nel risultato. In sintesi: non ribalta mai ed è già stata ribaltata due volte. Vediamo entrambi i casi
QUANDO È IN SVANTAGGIO (PER PRIMA) PERDE
- Lazio-Inter 3-1 (3^ giornata)
40’ Felipe Anderson (L), 51’ Lautaro Martinez (I), 75’ Luis Alberto (L), 86’ Pedro (L)
- Inter-Bayern Monaco 0-2 (1^ giornata, gironi Champions)
25’ Sané, 66’ aut. D’Ambrosio
QUANDO È IN VANTAGGIO PUÒ PERDERE
Non è accaduto in tutte le vittorie stagionali (Lecce, Spezia, Cremonese, Torino e Viktoria Plzen), ma due precedenti in campionato fanno riflettere:
- Milan-Inter 3-2 (5^ giornata)
21’ Brozovic (I), 28’ e 60’ Leao (M), 54’ Giroud (M), 67’ Dzeko (I)
- Udinese-Inter 3-1 (7^ giornata)
5’ Brozovic (I), 22’ aut. Skriniar (I), 85’ Bijol (U), 93’ Arslan (U)
IL CONFRONTO CON LE BIG IN SITUAZIONI DI SVANTAGGIO
LA SVOLTA ARRIVA COI MENO 'SPREMUTI'?
- Facciamo riferimento ai giocatori che hanno disputato meno del 50% dei minuti complessivi in stagione tra campionato e coppa (nove partite per un totale di 810 minuti). Quali sono le risorse dell'Inter per svoltare e accelerare dalla Serie A alla Champions? Eccoli nel dettaglio dai meno ai più impiegati
- RAOUL BELLANOVA: 24 minuti disputati
- KRISTJAN ASLLANI: 30 minuti disputati
- DANILO D'AMBROSIO: 163 minuti disputati
- FRANCESCO ACERBI: 169 minuti disputati
- ROBERTO GAGLIARDINI: 178 minuti disputati
- ANDRÉ ONANA: 180 minuti disputati
- ROMELU LUKAKU: 227 minuti disputati
- HENRIKH MKHITARYAN: 266 minuti disputati
- JOAQUIN CORREA: 286 minuti disputati
- ROBIN GOSENS: 302 minuti disputati
CHI HA GIOCATO MENO DEL 50% DEI MINUTI
- Di questi giocatori, attualmente, si trovano ad Appiano in quattro: Lukaku, Gagliardini, D'Ambrosio e Mkhitaryan
