Stadio San Siro, incontro a Palazzo Marino tra Inter, Milan e il sindaco Sala

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È durato 35 minuti l'incontro a Palazzo Marino tra Inter, Milan e il sindaco Giuseppe Sala per parlare dell'ipotesi ristrutturazione dello stadio di San Siro sulla bozza del progetto di WeBuild. Un confronto interlocutorio con le posizioni dei due club che non cambiano. Il Comune: "Tre mesi per lo studio di fattibilità della ristrutturazione"

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Un breve meeting, sicuramente troppo breve, per parlare dell'ipotesi di ristrutturazione di San Siro sulla bozza del progetto di Webuild. È stato questo il tema dell'incontro svolto questa mattina a Palazzo Marino tra Inter, Milan e il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Un confronto durato solo 35 minuti, con i due club rappresentati rispettivamente dal CEO corportate Alessandro Antonello (Inter) e il presidente Paolo Scaroni (Milan). Le società hanno ascoltato la posizione del Comune che lo scorso 15 febbraio ha ricevuto una lettera da Webuild, colosso delle costruzioni che si è reso disponibile ad eseguire i lavori di ammodernamento dello stadio di San Siro, basati sul progetto già presentato in Commissione Consiliare da Studio Arco. Le posizioni di Milan e Inter, però, non sono cambiate.

La nota di Palazzo Marino: "3 mesi per studio fattibilità"

L'Amministrazione comunale, dopo l'incontro ha pubblicato un resoconto del collquio con i due club: "Si è tenuto oggi a Palazzo Marino un incontro tra Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Alessandro Antonello, Amministratore Delegato Corporate FC Internazionale Milano, e Paolo Scaroni, Presidente AC Milan. Scopo dell’incontro è stato la verifica di un piano di fattibilità relativo alla ristrutturazione dello stadio di San Siro. Questo il percorso che si è condiviso di intraprendere. Webuild S.p.A. collaborerà pro bono, secondo la disponibilità in tal senso già manifestata, con la redazione di uno studio di fattibilità che dovrà essere consegnato in tre mesi; le squadre produrranno linee guida per una possibile ristrutturazione che porti alla disponibilità di uno stadio più moderno ed efficiente. A valle di questo, l’Amministrazione comunale e i team verificheranno la possibilità e le modalità per procedere. I rappresentanti dei Club hanno ribadito la necessità di una tutela dell’eventuale perdita di disponibilità di capienza dello stadio durante i lavori. Gli interventi dovranno essere quindi compatibili con il calendario delle partite, delle manifestazioni sportive e degli eventi di intrattenimento, al fine di evitare danni economici, ma soprattutto per mantenere un’esperienza coinvolgente, sicura e confortevole per gli spettatori e le spettatrici. Nel progetto andranno considerati sviluppi urbanistici nell’area di San Siro, in particolare per la sua riqualificazione. Questione vincolante, nelle forme da definire, è che lo stadio dovrà diventare di proprietà delle squadre. Il Sindaco ha preso atto che le squadre continueranno nella esplorazione delle possibilità alternative in essere, con l’auspicio però che il percorso intrapreso su San Siro porti rapidamente a una conclusione soddisfacente per tutti gli attori in campo"

Scetticismo Inter

L'Inter rimane scettica sull'idea ristrutturazione e l'incontro non ha dato elementi per spostare la posizione rispetto all'ipotesi del nuovo stadio di proprietà a Rozzano. "La priorità per noi in questo momento è continuare a lavorare sul progetto di Rozzano - aveva chiarito nei giorni scorsi l'amministratore delegato Alessandro Antonello - che è una possibilità molto concreta. Stiamo lavorando con i nostri advisor per arrivare alla conclusione di questo assesment".

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Milan e il progetto San Donato

Non c'è ne' scetticismo ne' ottimismo, invece, da parte del Milan, che ha semplicemente ascoltato l'idea del Sindaco. Ci vorranno comunque mesi affinché la stessa si traduca in un progetto più concreto e definito. Nel frattempo, il club rossonero prosegue con il progetto di San Donato Milanese. A inizio febbraio il Milan ha portato a termine il rogito per l'area San Francesco. Si tratta del passaggio finale del preliminare di acquisto dei terreni già di proprietà di SportLifeCity, la società rilevata dal club lo scorso luglio e controllata al 90%.

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