Juventus, Di Gregorio si presenta: "Avevo dato la mia parola a Giuntoli. Ricordo Peruzzi"
JUVENTUSIl nuovo portiere della Juventus si è presentato in conferenza stampa all'Allianz Stadium: "Dopo aver parlato con Giuntoli non ho pensato ad altre squadre. Thiago Motta? Chiede personalità e partecipare alla manovra". Due gli ex numeri uno bianconeri citati da Di Gregorio: "Forse per struttura ricordo un po' Peruzzi. E da bambino i miei idoli erano Buffon e Handanovic". E sugli obiettivi personali: "La Nazionale e lasciare il segno alla Juve"
A inizio luglio le visite mediche, la firma del contratto e l'annuncio ufficiale della Juventus. È già iniziata da qualche settimana l'avventura in bianconero di Michele Di Gregorio, nuovo portiere che si è presentato nella conferenza stampa tenuta all'Allianz Stadium. L'ex portiere del Monza ha rivolto immediatamente un pensiero alla sua ultima squadra: "Ci tenevo a ringraziare tutta la società del Monza e colgo l'occasione per fare gli auguri al dottor Galliani. Qui le sensazioni sono quelle del primo giorno: tutto è davvero bellissimo. Poi ho avuto modo di provare e vedere le strutture ed è tutto veramente stupendo". Di Gregorio ha raccontato come era andata la trattativa che l'aveva portato a Torino: "Dal momento che è finito il campionato ho parlato con il direttore Giuntoli non ho più pensato a nessuna altra situazione. Ho dato la mia parola e l'ho mantenuta". Sulla gavetta e la carriera: "Penso di aver fatto un percorso dal basso. Mi ha aiutato giocare, sbagliare è lavorare sugli errori. Il lavoro e la costanza mi hanno portato oggi ad essere qui".
approfondimento
Juventus-Di Gregorio, è ufficiale
"Obiettivo Nazionale e lasciare il segno alla Juve"
Un presente in bianconero, club dalla storica tradizione tra i pali: "Vorrei lasciare qualcosa come hanno fatto gli altri grandi portieri della Juventus. Forse per struttura ricordo un po' Peruzzi. Nazionale? L'obiettivo è quello di dare il massimo e togliermi delle soddisfazioni. Sicuramente la Nazionale è un obiettivo così come lasciare il segno alla Juve. So che sono nel posto giusto". Sulle richieste tattiche di Thiago Motta: "Sicuramente l'allenatore non ci chiede cose strane, ma solo di partecipare alla manovra e avere personalità. Tutti noi vogliamo essere utili e fare quello che vuole il mister". Sulla sua idea di calcio: "Il calcio è cambiato, siamo molto più coinvolti e mi piace. Ci si deve arrivare col lavoro, non è semplice rispetto al passato giocare da dietro ed essere bravo tecnicamente. Col lavoro credo si possa fare questo lavoro. Rapporto con gli altri portieri è bello. Ci conoscevamo anche prima, stiamo lavorando bene. Titolarità? Io sono venuto qui per fare il massimo, è una grandissima occasione, darò tutto me stesso per mettermi a disposizione dell’allenatore. Di Gregorio prenderà il posto di Szczesny: "Quando vieni qua sai che ci saranno delle pressioni, ma è la cosa bella dello sport. Questo mi spinge a migliorarmi".
approfondimento
Juve, ecco Douglas Luiz: visite mediche e selfie
"Buffon l'idolo, questa maglia è pesante"
Di Gregorio ha svelato quali erano i suoi idoli da bambino: "Buffon e Handanovic su tutti. Gigi mi ha dato qualche consiglio? Non ci siamo sentiti, ma le sue parole mi fanno piacere e mi rendono orgoglioso". Sul confronto coi migliori portieri del mondo: "La prova del 9 è quella del campo. Io sto lavorando al massimo per farmi trovare pronto e poi tireremo le somme. Quanto è pesante la maglia della Juventus? Sicuramente lo è, perchè c'è una storia e c'è ambizione. È giusto che ci sia tutto questo ed è giusto sentire la pressione per cercare di spingerci al massimo e fare il nostro meglio". Parole importanti sul nuovo gruppo: "Forse non ho mai trovato un gruppo così dal primo giorno, gruppo forte con una mentalità importante. La Germania ci è servita a livello di gruppo, per stare insieme dentro e fuori dal campo". Infine al nuovo portiere è stato chiesto se fossero stati condivisi gli obiettivi di squadra: "No, non abbiamo parlato però sappiamo tutti che vogliamo fare il massimo per noi stessi e per il gruppo. Solo così possiamo toglierci delle soddisfazioni".