Milan, presentazione di Conceiçao: "Nessuna differenza nello spogliatoio. Voglio vincere"
Conceiçao è stato presentato come nuovo allenatore del Milan: "C'è tanta pressione nell'ambiente, ma deve darci carica e non paura". Sull'impostazione tattica: "Andrò avanti per la mia strada da subito. Gioco dominante? Il calcio è semplice, bisogna segnare e vincere". Il rapporto con Leao e Theo: "I giocatori per me sono tutti uguali, però mi piace conoscere le loro storie". In Supercoppa affronterà subito suo figlio: "In campo sarà un avversario come gli altri"
Lo staff tecnico di Sergio Conceiçao
- João Costa Vice Allenatore
- Siramana Dembele Vice Allenatore
- Fábio Moura Collaboratore tecnico
- Diamantino Figueiredo Preparatore dei portieri
- Vedran Runje Preparatore dei portieri
- Eduardo Oliveira Performance (Physiologist)
L'intervento di Ibrahimovic
Prima di Conceicao, Ibrahimovic ha parlato per spiegare i motivi dell'esonero di Fonseca, ammettendo anche gli errori della società nella gestione del post-partita contro la Roma
La conferenza di Conceicao
Un riassunto delle sue risposte. Il nuovo allenatore del Milan non si è mai tirato indietro ed è stato sempre molto chiaro e diretto
Finisce qui la conferenza stampa di Sergio Conceiçao
Col Nantes ha dimostrato di essere decisivo da subentrante. Ci sono analogie?
"Il periodo era lo stesso, ma l'ambiente è diverso. C'è più pressione e ciò ci deve dare una carica in più, non paura. Dobbiamo prenderci delle responsabilità. Il lavoro da fare è tanto e difficile, ma bisogna essere fiduciosi"
Avete già parlato di mercato?
"No, perchè prima di tutto voglio conoscere i giocatori. Non solo quelli della prima squadra, ma anche Milan Futuro e i giovani. Prima li conosco meglio e poi possiamo vedere dove intervenire"
Che allenatore sarà? Vuole un rapporto costante con la dirigenza? Come si comporterà a Milanello?
"A me piace avere a che fare con tutte le aree. Oggi ho parlato col nutrizionista, spesso cerco di relazionarmi con medici e fisioterapisti sul recupero dei giocatori. Dobbiamo tutti remare nella stessa direzione. Bisogna arrivare tra le prime quattro in campionato, abbiamo un titolo subito da giocarci e vedremo in Champions come andrà. Siamo il Milan!"
I giocatori per lei sono tutti uguali? Ha già parlato con Leao e Theo?
"Per me non ci sono differenze nello spogliatoio, da chi ha 17 anni fino a chi ne ha 34, voglio tutti portare al loro massimo e al loro limite in allenamento. Poi qualcuno di sicuro mi viene a parlare in privato e per ogni giocatore mi relaziono in maniera diversa, a me interessa occuparmi della storia personale dei giocatori. I comportamenti dei giocatori sono giustificati dalla loro storia, dalla loro famiglia. Ho già parlato con tutti"
Il Milan può arrivare in Champions? Recupera dei giocatori per la Supercoppa?
"Sì, ci possiamo arrivare. Al momento lavoriamo con i giocatori a disposizione, ma non voglio scuse e ho fiducia nella rosa. Chiaro che sia meglio avere tutti a disposizione, ma gli infortuni fanno parte dello sport e ora mi concentro su quelli che ho"
Fonseca voleva un gioco dominante, lei sembra diverso. La rotta tattica può cambiare in poco tempo o è meglio continuare sulla stessa strada e correggere poco alla volta?
"Io andrò avanti con le mie convinzioni a livello tattico. Il modulo è secondario rispetto alle mie dinamiche e ai miei principi, ogni tanto studieremo l'avversario ma in primis dobbiamo lavorare su noi stessi. Il calcio per me è semplice, in una porta bisogna segnare e difendere l'altra. Il calcio dominante per me significa solo vincere, possesso palla e tiki-taka non mi interessano, voglio solo metterla dentro"
Lei ha la fama di duro. Userà più il bastone o la carota?
"Difficilmente cambierò, ormai sono allenatore da tanto tempo e ho 50 anni. Ci saranno sempre 11 giocatori più contenti degli altri, ma voglio che tutti diano il massimo in allenamento. Nei grandi club c'è la pressione e tutti devono convivere con questi aspetti. Come ho detto ai giocatori, si può parlare tanto ma poi dovranno arrivare i risultati"
Quali stimoli l'hanno portata ad accettare il Milan? In estate c'era già una possibilità?
"La mia uscita dal Porto non è stata facile, ma il timing non è fondamentale per me. Ogni settimana in Portogallo usciva un club diverso interessato a me. Finora in 24 ore è stato tutto molto veloce. Ho scelto il Milan perché storicamente è uno dei club migliori al mondo. Non ho avuto dubbi nello sceglierlo appena sono stato cercato"
Chi è Sergio Conceicao?
"Sono uno che dorme poco, che vuole conoscere tutti i dettagli di un club, dal presidente al magazziniere che cura l'erba del campo di allenamento. Voglio arrivare al più breve tempo possibile a una conoscenza di tutto con il mio staff, anche perchè di tempo ce n'è poco. Subito dobbiamo giocarci un trofeo"
Secondo lei i problemi del Milan sono più tecnico-tattici e caratteriali?
"Non voglio entrare nei dettagli, non sarebbe corretto verso un allenatore serio, bravo e una persona che conosco da tanti anni. Ci sono sicuramente diversi fattori che contribuiscono a una situazione. Non bisogna dimenticare che ogni settimana la Serie A propone un ostacolo difficile"
Ha già sentito suo figlio Francisco? Che novità porterà per la prima partita?
"Mio figlio lo sento sempre, ma se a casa è un figlio, in campo sarà solo un avversario come tutti gli altri. Al di là dei moduli, io voglio vedere una squadra passionale, con il fuoco negli occhi, ciò non è negoziabile. Sicuramente voi saprete quante volte sono stato espulso nella mia carriera, ma perché vivo le partite con molto trasporto e voglio che i miei calciatori facciano lo stesso"
Quanto è orgoglioso di essere qui?
"Ringrazio Zlatan per le sue parole, ho ancora più pressione ora. Sono orgoglioso di essere in un club importante come il Milan e dobbiamo rendere orgogliosi i tifosi. Non c'è molto tempo per preparare la prima partita, ma non vogliamo scuse. Se sono qui significa che tutto non è andato bene finora e come dice Zlatan la colpa non è stata solo di una persona"
Inizia ora la conferenza di Conceicao
"Conceicao è un vincente"
Lo svedese spiega la scelta di Conceicao: "Si tratta di un allenatore vincente, diretto, che sa quello che vuole e che sa già cosa fare. Già al Porto ha fatto benissimo e ha dimostrato di saper incidere da subentrato a metà stagione"
Ibrahimovic: "Ringrazio Fonseca, è stato un errore mandarlo in conferenza dopo la Roma"
Lo svedese parla prima di Conceicao: "Ringrazio Fonseca per quello che ha fatto e per il professionista che è. Esonero avvenuto perché non ha avuto continuità con i risultati. La decisione è arrivata dopo la partita con la Roma, abbiamo commesso un errore nel mandarlo in conferenza e chiedo scusa sia a Fonseca che ai tifosi. Capisco la rabbia dei tifosi, ma noi siamo i primi a non essere soddisfatti. La responsabilità non è solo di un allenatore, ma è condivisa con tutti"
Conceicao, l'aneddoto sulla Supercoppa Italiana
Sergio Conceicao esordirà sulla panchina del Milan nel match di Supercoppa Italiana contro la Juve. Anche nella sua avventura da calciatore, l'esordio in Italia con la maglia della Lazio arrivò sempre in Supercoppa e sempre contro la Juve. Il portoghese segnò addirittura il gol decisivo per il 2-1 definitivo dei biancocelesti al 94'. Era il 29 agosto 1998