
Lazio-Torino, Salas torna all'Olimpico: il saluto ai tifosi in Curva Nord
Nel pre di Lazio-Torino, emozioni per l'ex attaccante cileno che ha salutato i vecchi tifosi: accolto da cori e applausi, sotto la Curva Nord si è esibito nella sua tipica esultanza, inginocchiato col dito al cielo. Oggi 50enne, Salas alla Lazio è rimasto tre anni, vincendo, tra le altre cose, scudetto, Coppa delle Coppa e Supercoppa Europea, quest’ultima con suo gol allo United. "Spero che la Lazio vinca un'altra coppa europea. Simone Inzaghi allenatore? Un cambio impressionante"

MARCELO SALAS TORNA ALL'OLIMPICO
- Emozionante il ritorno dell'ex attaccante cileno Marcelo Salas, che nel pre partita di Lazio-Torino ha salutato i suoi vecchi tifosi allo stadio Olimpico. Sciarpa biancoceleste al collo, il Matador è andato sotto la Curva Nord, accolto da cori e applausi. La Lazio gli ha consegnato una maglia incorniciata con il suo nome e il suo numero 9

- "Sono emozionato e nervoso -ha detto Salas a Dazn- è sempre un piacere essere qui all’Olimpico. Il mio gol più bello? Quello in Supercoppa contro il Manchester, anche quello contro l’Inter a Milano, fu il mio primo. Sono ancora nel mio cuore questi momenti, i tifosi della Lazio ancora mi scrivono sui social. Devo ringraziarli tutti".


"BENTORNATO A CASA MATADOR"
- Il saluto dei tifosi della Lazio per il Matador: Salas arrivò a Roma nel 1998, restò tre stagioni vincendo, tra le altre cose, lo scudetto, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea. Eccolo sotto la Curva Nord che lo ha accolto con lo striscione "Bentornato a casa Matador". In mano una cornice con la foto della sua tipica esultanza

- in ginocchio con il dito puntato verso il cielo: Salas esultava così dopo ogni gol. Con la Lazio, in tre stagioni, ne ha segnati 48


- Classe 1974, fu acquistato dal River Plate e restò alla Lazio dal 1998 al 2001, prima di trasferirsi alla Juventus

"INZAGHI ALLENATORE? CAMBIO IMPRESSIONANTE"
- E' stato compagno di Simeone, oggi alla guida dell'Atletico Madrid, di Mancini e altri. Tanti di loro sono diventati grandi allenatori, ed ecco cosa ha detto Salas di Simone Inzaghi e dei suoi successi con l'Inter: "Non lo avrei mai pensato, quando siamo stati compagni era tranquillo, non parlava tanto, poi qualche anno fa l’ho visto allenare a Formello e mi sono detto 'ma chi è questo?'. Ha avuto un cambiamento impressionante. Sono molto contento che faccia così bene. Lui, Almeida, Conceiçao, mi sento ancora con loro"

LA SUPERCOPPA EUROPEA CON GOL ALLO UNITED
- Tra i tanti gol segnati in bianceceleste da Salas, indimenticabile per i tifosi quello realizzato a Monaco il 27 agosto del 1999: in finale di Supercoppa Europea, la Lazio (vincitrice della Coppa delle Coppe la stagione prima) batte i campioni d’Europa del Manchester United. Con un gol proprio del suo Matador. "Speriamo che la Lazio vinca un’altra Coppa europea -ha detto ieri Salas- so che sta andando molto bene la Lazio. Spero che possano vincere e che vada bene quest'anno"

IL RICORDO DI ERIKSSON E MIHAJLOVIC
- Salas ha anche ricordato l'ex compagno Sinisa Mihajlovic e l'allenatore dello scudetto, Sven-Göran Eriksson: "Erano tutte e due grandi persone. Mihajlovic è stato più vicino a me e a tutta la squadra. Sinisa mi ha aiutato molto, è stato un giorno molto triste quando ho saputo che se ne è andato via. Ma dobbiamo ricordarlo come un grande uomo, un uomo vero, un amico e un grande compagno"