Allegri al Milan, chi erano i giocatori dello scudetto 2010-11
Con il raduno di oggi (lunedì 7) inizia ufficialmente l'Allegri bis al Milan: undici dopo l'addio. La prima esperienza durò tre anni e mezzo, riuscendo a centrare l'obiettivo scudetto al primo tentativo nella stagione 2010/11. Ecco chi erano i giocatori protagonisti di quel campionato
LIVE MILAN: LA PRESENTAZIONE DI ALLEGRI E IL 1° GIORNO DI RADUNO
CHRISTIAN ABBIATI
- Portiere titolare di quel Milan, lui che aveva vinto uno scudetto da protagonista già nel 1999 ed era tornato in rossonero nel 2008 dopo una serie di prestiti tra Juve, Torino e Atletico Madrid. Appena 19 gol subiti e ben 19 clean sheet in quella splendida stagione: si sarebbe ritirato nel 2016, con un giovanissimo Gigio Donnarumma pronto ad emergere
MARCO AMELIA
- Qualche presenza la face anche il portiere classe '82, campione del mondo con l'Italia. Riscattato alla fine di quel campionato, sarebbe rimasto in rossonero per altre tre stagioni, prima di proseguire la carriera nelle serie minori, fatta eccezione per quell'improvvisa avventura al Chelsea. Vicenza la sua ultima tappa prima di ritirarsi nel 2017 e diventare allenatore
FLAVIO ROMA
- Trovò modo di finire a referto anche il veterano Roma, mandato in campo dall'allenatore negli ultimi cinque minuti del campionato. Avrebbe chiuso la carriera poco dopo, con il Monaco come epilogo
THIAGO SILVA
- Perno di quel Milan era il difensore brasiliano, protagonista di una delle migliori stagioni della carriera. Avrebbe giocato in rossonero, poi, un altro anno prima di trasferirsi direzione Parigi. In carriera ha giocato anche al Chelsea, vincendo una Champions, mentre oggi è tornato in patria e veste la maglia del Fluminense, tra le protagoniste del Mondiale per Club
ALESSANDRO NESTA
- Al suo fianco c'era ancora il difensore classe '76, un altro campione del mondo con la Nazionale. Anche per lui l'esperienza in rossonera si sarebbe conclusa l'anno successivo, prima di chiudere la carriera tra Stati Uniti e India e diventare allenatore
IGNAZIO ABATE
- Terzino destro titolare di Allegri era il classe 86', quasi un'intera vita dedicata al Milan. Il ritiro, infatti, è arrivato nel 2019 dopo 306 presenze totali in rossonero, di cui poi è stato anche allenatore della Primavera
GIANLUCA ZAMBROTTA
- Un altro campione del mondo azzurro (non l'ultimo) presente in quella rosa. Allora 33enne, come tanti altri avrebbe chiuso il suo ciclo in rossonero la stagione successiva. Dopo il Milan ha tentato anche l'avventura di giocatore-allenatore al Chiasso prima di ritirarsi definitivamente
LUCA ANTONINI
- Il lato sinistro era presidiato (con 22 gettoni in campionato), invece, dall'attuale allenatore dell'U-17 dell'Al-Nassr. Tante le squadre che aveva già cambiato precedentemente allo scudetto, quasi altrettante saranno quando lascerà i rossoneri nel 2013: Genoa, Ascoli, Livorno fino al Prato
DANIELE BONERA
- Un'ottima risorsa dalla panchina che contribuì a rendere la difesa rossonera la migliore del campionato. Ben 9 anni per lui in rossonero, colori lasciati solo nel 2015 per intraprendere l'esperienza all'estero, quella al Villarreal, con la quale avrebbe poi chiuso col calcio giocato
MARIO YEPES
- Prelevato quell'estate dal Chievo, con un curriculum che riportava già le esperienze con River Plate e Psg, il difensore colombiano fu un'altra importante risorsa per Allegri, come sarebbe stato anche nelle sue due successive stagioni al Milan. Atalanta e San Lorenzo sono state, invece, le sue ultime due avventure prima di passare anche lui nel nuovo ruolo in panchina
SOKRATIS PAPASTATHOPOULOS
- Una sola stagione in rossonera per il centrale greco, sufficiente per prendersi lo scudetto. Disputò 5 presenze in quel campionato, prima di proseguire una carriera di buon livello lontano dall'Italia: per lui le esperienze principali costituite da Borussia Dortmund e Arsenal, nel 2024 si è ritirato dopo l'ultima tappa col Betis
MASSIMO ODDO
- I tifosi rossoneri ricorderanno sicuramente la folle corsa dei 400 metri del terzino all'Olimpico per festeggiare la vittoria del titolo (con annessa scommessa con Galliani sul rinnovo). Avrebbe lasciato il Milan in estate per unirsi al Lecce, in quella che sarebbe stata la sua ultima squadra prima di appendere gli scarpini al chiodo
MAREK JANKULOVSKI
- Stesso destino per il terzino ceco, 195 minuti in quel campionato prima di dire addio e far ritorno 'a casa', al Banik Ostrava. In quel club ha fatto anche a lungo il Direttore sportivo
GENNARO GATTUSO
- Il centrocampo era grosso modo formato ancora da coloro che avevano giocato e vinto finali di Champions nel decennio precedente. A partire da Ringhio, sempre punto fermo di Allegri. Un legame che si sarebbe interrotto l'anno dopo, con Gattuso che giocherà ancora un anno al Sion (in Svizzera) prima di diventare allenatore, Milan compreso. Oggi è il Ct della Nazionale italiana
CLARENCE SEEDORF
- A regalare classe e qualità c'era l'olandese, anche lui destinato all'addio nel 2012 (dopo dieci anni in rossonero), prima di un'ultima avventura. Per Seedorf sarà il Botafogo, con cui riuscirà ad arricchire ulteriormente il suo palmares, vincendo il Campionato Carioca
ANDREA PIRLO
- Discorso un po' diverso per l'altro campione del mondo azzurro che, in quella stagione, iniziò la fase conclusiva della sua carriera al Milan. Finì infatti gradualmente, anche a causa dei continui infortuni, fuori dall'11 titolare. L'estate dopo lo scudetto firmò con la Juve e si rilancio, chiudendo col calcio giocato a New York
MARK VAN BOMMEL
- A prendere il posto di Pirlo in quel centrocampo fu l'olandese, preso a gennaio dopo gli anni giocati tra Psv, Barcellona e Bayern. Eccellente fu il suo impatto con la Serie A, campionato che avrebbe lasciato l'estate 2012 per un romantico ritorno con la maglia dell'Eindhoven
MATHIEU FLAMINI
- Cuore e polmoni di quel centrocampo, perfetto per far rifiatare i suoi compagni. Dopo la sua avventura in rossonero, chiusa nel 2013, farà ritorno all'Arsenal (da dove era stato acquistato a costo zero) e chiuderà poi con Crystal Palace e Getafe. Oggi è diventato un imprenditore di successo
MASSIMO AMBROSINI
- Stesso discorso si può fare per un altro eterno rossonero, al Milan dal 1998 al 2013. Scaduto il suo contratto, si sarebbe poi concesso un'ultima avventura con la Fiorentina prima di decidere di appendere gli scarpini al chiodo
URBY EMANUELSON
- A gennaio un altro rinforzo dal mercato fu rappresentato dall'esterno olandese, acquistato dall'Ajax per due milioni e mezzo. 9 presenze nella seconda parte di quel campionato, lui che in Italia avrebbe vestito anche le maglie di Roma, Atalanta e Verona. Si è ritirato dopo l'ultima avventura a Utrecht
ALEXANDER MERKEL
- La sua presenza da protagonista la fece anche il giovanissimo tedesco, allora 18enne, che esordì da professionista proprio in quella stagione. 6 presenze, tutte da titolare, e qualità che sembravano far presagire una luminosissima carriera. Invece, dopo quell'anno, ha cambiato ben 12 squadre senza trovare mai la sua dimensione
RODNEY STRASSER
- Tre punti in quel campionato, nella trasferta di Cagliari, videro la firma del giovane centrocampista. Si prese, quindi, anche lui la parte da protagonista seppur giocando tre volte. La sua carriera è poi proseguita in serie minori
KEVIN-PRINCE BOATENG
- Uno dei colpi migliori conclusi nell'estate 2010 fu, senza dubbio, l'ex Genoa che diventò uno dei volti principali dello scudetto rossonero e nello scacchiere tattico di Allegri. Concluderà quella stagione con 3 gol e 2 assist in 26 presenze, mentre la sua esperienza al Milan si chiuderà all'improvviso in una sera di fine agosto del 2013, anche se sarebbe poi tornato per sei mesi nel 2016. Ha girato l'Europa, chiudendo la carriera con l'Hertha Berlino
ALEXANDRE PATO
- Il gioiellino di quel Milan era il "Papero" che viveva allora tra i momenti migliori della sua carriera. In quel campionato lasciò il segno con 14 gol, tra cui quelli nel derby che indirizzarono definitivamente il titolo nelle mani dei rossoneri. Carriera che, purtroppo, non è poi proseguita a quei livelli e che si è conclusa dopo l'ultima avventura al Sao Paulo
ZLATAN IBRAHIMOVIC
- "Quest'anno vinciamo tutto". Così si presentò lo svedese a San Siro, appena arrivato dopo la deludente esperienza catalana, e il suo acquisto fu decisivo per vincere lo scudetto. Il solito ruolo da attore principale, in doppia cifra sia nei gol che negli assist, ma nel 2012 lascerà direzione Psg (insieme a Thiago Silva). Tornerà in rossonero nel 2020 e rivincerà lo scudetto, diventandone poi dirigente
ROBINHO
- 14-14-14. Sono le sequenze dei gol di Pato, Ibra e Robinho, quest'ultimo probabilmente alla sua migliore stagione in carriera. Anche lui acquistato in estate - per 21 milioni dal City - ebbe un impatto devastante in Serie A, mentre non fu così nelle stagioni successive. Dopo aver vestito le maglie di Santos, Guangzhou, Atletico Mineiro, Sivasspor e Basaksehir, si è ritirato nel 2021
ANTONIO CASSANO
- Fondamentale per Allegri fu, come visto, anche il mercato di gennaio. Dalla Samp arrivò il classe '82, l'elemento ideale per andare a completare il reparto offensivo: disputò 17 partite (con 4 gol), poi nel 2012 finì all'Inter. Dopo il Parma e il ritorno alla Samp si è ritirato
FILIPPO INZAGHI
- Chiudiamo con l'ultimo campione del mondo. Anche lui avrebbe lasciato i rossoneri nel 2012, dopo 11 stagioni, ma per dare l'addio definitivo al calcio e diventare allenatore. Nel campionato dello scudetto si ruppe il crociato e giocò solo 178 minuti, realizzando due gol
MASSIMILIANO ALLEGRI
- Il punto d'unione tra quel Milan e quello futuro sarà appunto l'allenatore, tornato dopo 11 anni e che ha firmato un biennale, con opzione sul terzo anno. Nella Serie A 2010-11 raccolse con 24 vittorie, 10 pareggi e 4 sconfitte, per un totale di 82 punti. Esonerato nel gennaio 2014, ha poi guidato la Juve per otto stagioni (in due distinte esperienze). Ora torna in panchina dopo un anno fermo
GLI ALTRI IN ROSA
- Una menzione, infine, anche per gli altri rossoneri che hanno raccolto minutaggio, seppur scarso, in quel campionato. A partire da Borriello (1 presenza e poi ceduto prima della fine della sessione estiva) e Ronaldinho (tornato in Brasile nel gennaio 2011), per proseguire con Didac Vilà e Legrottaglie e finire con i giovani Beretta e Oduamadi
