Ibrahimovic: "Tiferò Milan per sempre, i miei figli si credono più forti di me"
l'intervistaZlatan racconta il suo amore per il Milan a 'This is me': "Sarò milanista per sempre. Prima di decidere di smettere avevo paura, ma a un certo punto l'ho accettato". Poi ricorda gli insulti razzisti ricevuti il 31 ottobre 2021 allo stadio Olimpico per Roma-Milan: "In 50mila mi urlavano 'Sei uno zingaro', ho fatto finta di non sentire perché mi caricavano". Sul rapporto con i figli: "Hanno un po' questa mentalità per cui sono già più forti di me, per il mio ego è impossibile"
Zlatan Ibrahimovic è stato ospite di "This is me", programma di Canale 5 in cui ha parlato della sua vita dentro e fuori dal campo. Uno dei temi centrali dell'intervista è stato naturalmente il Milan: "Sarò milanista per sempre, non dimenticherò mai quello che mi ha dato il Milan. Mi hanno dato felicità e la seconda volta, quando sono tornato, amore. L'addio al calcio è stato un giorno molto speciale: il giorno prima mi spiegarono il programma, ma io dissi 'Non voglio sapere nulla, mi devono uscire emozioni spontanee'. Non era facile". Era il 4 giugno 2023, quel giorno si giocava Milan-Verona, ma tutti ricordano quella partita per l'addio al calcio di Ibrahimovic. Lo svedese è rimasto al Milan, oggi ricopre il ruolo di Senior Advisor di RedBird, è l'uomo di fiducia di Gerry Cardinale: "Mi manca l’adrenalina in campo, però dopo che hai accettato provi a trovare un altro tipo di adrenalina, anche se non sarà mai uguale. Prima di decidere di smettere avevo paura, ho giocato a calcio per tutta la vita, poi a un certo punto l'ho accettato. Adesso ho imparato che per arrivare devi lavorare: niente è gratis nella vita, ma se lavori certe cose arrivano”.
giugno 2023
Le foto più belle dell'addio di Ibra
"Dovevo essere più forte degli altri per farmi vedere"
Prima delle gioie vissute con il Milan, Ibrahimovic ha dovuto superare ostacoli complicati nei suoi primi passi da calciatore: "Ho lavorato, ho fatto sacrifici, sono andato contro tutti. Dovevo essere più forte degli altri per farmi vedere e avere l'opportunità di arrivare. Oggi posso dire di aver aperto le porte alle seconde generazioni in Svezia". Scavando nel suo passato in Serie A, Zlatan ha raccontato uno degli episodi più brutti della sua carriera: 31 ottobre 2021, allo stadio Olimpico si gioca Roma-Milan, Ibrahimovic viene preso di mira da insulti razzisti. "In 50mila mi urlavano 'Sei uno zingaro' dopo il gol. Ho fatto finta di non sentire perché ne volevo ancora di più, in quel modo mi caricavano. Quando ero in campo e mi arrivava odio, facevo ancora di più, mi serviva come stimolo. Quando il pubblico ha iniziato a insultarmi ho pensato 'più forte, più forte, più forte'. Poi l'arbitro ha ammonito me, non capisco perché".
milan
Ibra: "Allegri ha portato esperienza e stabilità"
"Ai miei figli insegno disciplina, rispetto e indipendenza"
Tra i temi trattati c’è anche la famiglia. I figli di Ibrahimovic, Maximilian e Vincent (rispettivamente 19 e 17 anni), giocano tra Milan Futuro e le giovanili rossonere. Papà Zlatan segue da vicino il loro percorso sportivo: "Non è facile per loro, hanno un po' questa mentalità per cui sono già più forti di me. Questo può aiutare, anche se per il mio ego dico che è impossibile. Tuttavia, l'importante è che stiano bene. Vivono una vita diversa dagli altri, perché papà è stato un giocatore forte, se non il più forte. Però sto provando a dividere l'Ibra professionista dal papà. Quello che insegno loro è disciplina, rispetto e indipendenza. Se riescono in questo, significa che ho fatto bene il lavoro di padre".
