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Spalletti dopo Cremonese-Juventus: "La pressione c'è, ma mi fido della squadra"

JUVENTUS

Il neo-allenatore bianconero ha commentato a Sky Sport la prima vittoria sulla Cremonese: "Abbiamo fatto bene per buona parte del match, non so se ricapitano tante situazioni da gol - ha spiegato -. Il livello Juventus non è facile da sopportare e alcuni lo subiscono. Il mio ritorno? Quello che diventa fondamentale è instaurare dei rapporti con le persone, in Nazionale non mi è riuscito benissimo"

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Kostic-Cambiaso e prima prova superata per Luciano Spalletti che bagna il suo esordio sulla panchina bianconera con un 2-1 ai danni della Cremonese e anche un cartellino giallo finale, con gli animi tesi per il rischio di veder sfumare i tre punti. La Juve sale così a 18 punti, agganciata alle milanesi (in campo domenica) e a -3 provvisoriamente dalla'attuale quota scudetto. Il neo-allenatore ha commentato il successo nel post partita ai microfoni di Sky Sport:"Koopmeiners io mi aspettavo che fosse messo in condizione di far male di più - ha detto -, nel fare questo giro palla dietro, una volta arrivati a destra non siamo riusciti a entrare a sinistra o il contrario. Comunque ha fatto una grande partita sotto l'aspetto dell'attenzione e della comunicazione, perché nel sistemare quelli davanti è stato più difensore di tutti". E sulla partita in generale ha aggiunto: "Abbiamo fatto bene per buona parte del primo tempo, poi nel finale e all'inizio del secondo abbiamo subito un po', ma io la vedo dura rifare tutte le situazioni da gol che sono capitate oggi, per cui anche lì bisogna migliorare".

"Fondamentale instaurare rapporti, in Nazionale non mi è riuscito"

"Bisogna crescere velocemente e ci sono delle potenzialità che si intravedono in alcuni calciatori - ha proseguito Spalletti -, io mi fido di loro perché mi sembra un po' di conoscerli, poi essere a livello Juventus non è facile da sopportare e alcuni lo subiscono, questa vittoria ci fa bene per lavorare con più tranquillità". E in chiusura ha commentato così il suo ritorno in panchina: "Ho sempre fatto questo e funziona così: noi che siamo dentro abbiamo necessità di questo contatto, poi c'è bisogno di fare le cose fatte bene per dare piacere alle persone che ti vogliono bene e al calcio in generale. Quello che diventa fondamentale è instaurare dei rapporti con le persone. Ho sempre fatto così e spero che questa volta mi riesca, visto che in Nazionale non mi è riuscito benissimo. Con questo spirito si può crescere tutti come squadra".

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