Lazio-Lecce, Sarri: "Quest'anno dobbiamo crescere. Basic era spento, ora è fondamentale"
LAZIOTre punti importanti per i biancocelesti, ennesimo successo all'Olimpico analizzato a Sky da Maurizio Sarri: "Ho visto una buona Lazio per 60-65 minuti, peccato solo per il risultato che ci metteva ancora a rischio". Sugli obiettivi stagionali: "Non cambiano, dobbiamo avere ambizioni di crescita". E sull'evoluzione di Basic: "È venuto fuori in maniera prepotente e inaspettata"
LAZIO-LECCE 2-0: HIGHLIGHTS - PAGELLE
La Lazio riparte con l'ennesima conferma all'Olimpico. Terza vittoria casalinga di fila e senza concedere reti per i biancocelesti che, dopo Juventus e Cagliari, regola 2-0 anche il Lecce. Basta un gol per tempo con Guendouzi e Noslin al termine di una partita in controllo, dove non sono mancate altre chance e indicazioni positive per Maurizio Sarri. L'allenatore della Lazio ne ha parlato a Sky Sport al termine del match: "Ho visto una buona Lazio soprattutto nei primi 60-65 minuti, peccato solo essere arrivati sull'1-0 a quel punto. Abbiamo creato tante palle gol e rischiato pochissimo, ma il risultato ci metteva ancora a rischio. Però ho visto 60 minuti di ottimo livello. Obiettivi? Siamo stati chiari fin dall’inizio: dobbiamo crescere e vedere se abbiamo alcuni giocatori che possano essere inseriti in una squadra con ambizioni europee. Dobbiamo essere contenti della crescita e del risultato con un po' di tristezza nel vedere la curva vuota".
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"Basic è uscito in modo prepotente e inaspettato"
Sarri ha ribadito il concetto sul percorso della Lazio di quest'anno: "Ho parlato di ambizioni di crescita, non di risultato, altrimenti sarebbe ingiusto nei confronti del gruppo. Abbiamo attraversato cinque mesi di difficoltà indicibili, i ragazzi sono stati bravi a crescere senza porsi alibi. Questa squadra ha una base solida, bisogna innescare qualche giocatore per vedere se siamo competitivi". Davvero sorprendente l'evoluzione di Toma Basic, parabola raccontata dallo stesso allenatore: "Ha fatto un po' fatica quando è arrivato in Italia, probabilmente le responsabilità sono di tutti. Si era spento, ha dato l'impressione di dover cambiare aria ma alla fine è venuto fuori in maniera prepotente e inaspettata. Per noi ora è fondamentale".
