Conte lascia l'Inter, la sua storia in nerazzurro tra vittorie, record e... sfoghi
Dal "Perché proprio io?" allo scudetto, fino all'addio. Due anni in nerazzurro segnati da grandi vittorie e record, in cui non sono mancati però sfoghi e messaggi lanciati alla dirigenza. Ecco tutte le tappe della sua avventura
31 MAGGIO 2019: L'ANNUNCIO.
Antonio Conte diventa l’allenatore dell’Inter. Sostituisce l’esonerato Spalletti e torna in panchina dopo un anno sabbatico, a cinque anni dalla sua ultima panchina in Serie A: quella della Juventus. Il suo passato bianconero, da capitano della squadra prima e da allenatore capace di avviare il ciclo dei 9 titoli consecutivi poi, divide la tifoseria dell’Inter. Ma le risposte alle domande dei tifosi arrivano presto
"Perché proprio io?", si chiede Antonio Conte, in macchina, mentre si dirige verso la sede del suo nuovo club, nel video emozionale con cui l’Inter lo presenta. “Perché condividiamo la stessa ambizione, il coraggio, la fame e la determinazione. Ora tocca a me, ci sono Inter”. E ancora: “Finalmente si ricomincia. Di motivi ne ho tanti, anche troppi. E di sfide davanti a me altrettante, ma non vedo l’ora”
IL BENVENUTO DELL'INTER
Il video viene postato sui canali del club nerazzurro accompagnato da un messaggio di benvenuto: “Ad Antonio Conte il più caloroso benvenuto nella grande famiglia nerazzurra. Determinato e ambizioso, Antonio Conte inizia il suo viaggio con l’Inter: due entità con lo stesso obiettivo, lo stesso orizzonte, quello della vittoria”.
MAI PIU' PAZZA INTER
Ancora un video, qualche settimana più tardi, con cui Conte mette le cose in chiaro riguardo alla sua “visione”. Il presidente Steven Zhang gli chiede: "Mister, sei pronto per la pazza Inter?" e lui, stringendogli la mano, risponde ridendo: "No, basta pazzie!". Mai più “pazza Inter”, insomma: per Conte, se si vuole tornare a vincere, continuità e stabilità sono le basi
7 LUGLIO 2019, LA PRIMA CONFERENZA STAMPA
Nella prima conferenza stampa da allenatore dell’Inter, Conte spiega: “Come mai ho scelto l’Inter? È stato semplice perché ci siamo trovati ad avere la stessa visione, a condividere la stessa ambizione con il direttore e con il presidente. Dobbiamo passare da un percorso di fatica e di sudore. La presenza di Marotta è stata un incentivo importante. L’Inter ha grandi ambizioni ed è uno dei migliori club al mondo". Intanto, si parla anche di mercato…
19 LUGLIO 2019, ICARDI "FRENA" IL MERCATO
"Pensavo di essere più avanti: rispetto ai piani concordati con la società, siamo in ritardo sia nelle uscite che nelle entrate". Conte lancia messaggi alla società e commenta così il mercato nerazzurro, che non si sblocca anche a causa del "caso Icardi": il giocatore vorrebbe restare e giocarsi le sue chance, ma per Conte è fuori dal progetto: "Abbiamo la necessità di snellire e creare un gruppo, resto fiducioso ma dobbiamo darci una mossa, per me è importante avere tempo per lavorare con i giocatori"
8 AGOSTO 2019, ARRIVA LUKAKU
Alla fine l’Inter, su richiesta di Conte, mette a segno il colpo Lukaku, il più costoso nella storia del club (75 milioni di euro). Il tecnico accoglie l'attaccante con un abbraccio che la dice lunga sulla stima che nutre nei suoi confronti. Arrivano anche Barella, Sanchez, Sensi, Godin, Lazaro, Biraghi, per una campagna acquisti mirata. Ancora più mirate le cessioni. Oltre a Icardi, porte chiuse a Perisic e Nainggolan, che dopo un periodo di “prova” nelle amichevoli prestagionali, vengono ceduti in prestito
26 AGOSTO 2019, IL DEBUTTO
L’Inter di Conte debutta a San Siro, battendo il Lecce 4-0. I nerazzurri proseguono vincendo le prime sei gare di campionato, compreso il derby, striscia che all’Inter si era verificata solo nel 1966-67, con il “mago” Herrera in panchina
5 NOVEMBRE 2019, HAKIMI STENDE L’INTER
In Champions non va altrettanto bene, però: dopo il ko con il Borussia Dortmund (Inter avanti 2-0 all’intervallo e rimontata 3-2 con Hakimi protagonista di una doppietta) Conte si sfoga: "Spero che queste partite facciano capire certe cose a chi di dovere. Venisse qualche dirigente a dire qualcosa, a inizio stagione potevamo programmare molto meglio. Sono stati fatti errori importanti, non possiamo fare campionato e Champions in queste condizioni, siamo l'Inter. Si arriva fino ad un certo punto, oltre non si può andare"
10 DICEMBRE 2019, INTER FUORI DALLA CHAMPIONS
A ottobre l’Inter perde la vetta della classifica dopo la sconfitta a San Siro con la Juventus, e la ritrova a dicembre, mese in cui però dà l’addio alla Champions, quando perde a San Siro contro un Barça infarcito di seconde linee nell’ultima giornata, ritrovandosi terza nel girone e in Europa League. “Meritavamo qualcosa di più”, commenta Conte, “Ora rimbocchiamoci le maniche e continuiamo a lavorare”
8 MARZO 2020, IL KO CON LA JUVE
Il girone di ritorno è quello in cui anche il calcio fa i conti con la pandemia: campionato interrotto, prima della sospensione l’Inter perde ancora contro la Juventus, in una gara giocata a porte chiuse allo Juventus Stadium. Il gap non è stato ancora colmato…
1° AGOSTO 2020, ANCORA UNO SFOGO
La Juve di Sarri vince il titolo con due giornate di anticipo, l'Inter chiude seconda a un punto di distanza, ma dopo l’ultima giornata Conte si sfoga: “Dobbiamo finire nel migliore dei modi l'Europa League, poi a bocce ferme faremo le giuste valutazioni. Io e i giocatori abbiamo preso palate di cacca e ho visto pochissima protezione da parte del club. Si deve essere forti dentro e anche fuori dal campo. Io ci metto la faccia fino a un certo punto, ma nessuno è scemo: il parafulmine si fa il primo anno, ma perseverare è diabolico”
21 AGOSTO 2020, LA FINALE DI EUROPA LEAGUE PERSA
Chiuso il campionato, in Europa League l’Inter vola e, dopo il cambio di format imposto dalla pandemia, elimina in gara secca Getafe, Bayer Leverkusen e Shakhtar, raggiungendo la finale, poi persa (3-2) contro il Siviglia, il 21 agosto 2020. Grande delusione, ma c’è anche la sensazione di aver iniziato a porre le basi. A patto che…
25 AGOSTO 2020, IL "PATTO DI VILLA BELLINI"
A patto che Conte resti, cosa che non è per nulla scontata quando allenatore e dirigenza si incontrano a “Villa Bellini” per chiarirsi. L’incontro termina con il “patto” tra le parti: l'ipotesi di divorzio è scongiurata dopo le rassicurazioni di Zhang a Conte
Si riparte dal mercato, con gli innesti di Hakimi, Vidal, Darmian e Kolarov, e il ritorno di Perisic e Nainggolan. Il croato soprattutto, così come il grande acquisto del gennaio precedente, Eriksen (rimasto dopo 6 mesi in cui Conte fatica a trovargli una collocazione tattica), sono le due scommesse vinte dall’allenatore
22 novembre 2020, “NON SIAMO ANCORA UNA GRANDE SQUADRA”
La nuova stagione inizia inseguendo il sorprendente Milan, con un’Inter altalenante. Dopo una vittoria in rimonta sul Torino, Conte sbotta: "Non siamo una grande squadra, oggi: dobbiamo fare molta strada per diventarlo. Forse certi giudizi entusiasti, definirci spesso protagonisti, possono averci illuso e creato problemi. L'approccio non è stato dei migliori, dobbiamo essere più feroci e determinati. Spero ci serva da lezione per capire che la strada è lunga e faticosa"
Una settimana dopo, il 28 novembre, Conte si rivolge anche alla società: "Le responsabilità vanno sempre divise. Società? Nel bello e nel cattivo tempo bisogna essere uniti. E' giusto dividersi i meriti, ma quando ci sono delle critiche non penso che sia giusto che le prendano sempre e solo l'allenatore e i calciatori. Quando la barca è in tempesta bisogna starci tutti sopra, senza lasciare l'allenatore o qualche calciatore affondare. Mi auguro che ora siamo tutti sulla stessa barca"
14 febbraio 2021, INTER PRIMA IN CLASSIFICA
Uscita dall'Europa, l'Inter si concentra sul campionato e riprende in classifica il Milan: il derby di ritorno segna l'allungo decisivo, una settimana dopo il sorpasso. "Era un obiettivo che stavamo inseguendo da un po' di tempo, quello di arrivare in testa", dice Conte. "Dobbiamo pensare che questo è un punto di partenza, se no ogni cosa che abbiamo fatto sarebbe vanificata"
22 aprile 2021, "A FINE STAGIONE SI FARA' CHIAREZZA"
Lo scudetto è a un passo, grazie a una serie da record di vittorie. Conte inizia a dare indizi sul proprio futuro all'Inter: "Ritengo inutile nasconderci dietro a un dito. Sappiamo benissimo le vicissitudini societarie che ci sono state quest'anno, e i programmi che comunque sono cambiati, per tanti motivi. Ora è inevitabile che alla fine della stagione si dovrà fare chiarezza. Penso che i tifosi lo meritino. Noi oggi comunque dobbiamo lavorare e guardare al presente, possiamo incidere solo sul presente"
Parole confermate pochi giorni dopo, il 25 aprile, in seguito alla pesantissima vittoria contro il Verona: "Queste partite valgono nove punti. Il futuro? Ho solo detto di concentrarsi sul presente e che a fine stagione ci vorra un po' di chiarezza da parte di tutti. Mi piacerebbe continuare questo percorso e a bocce ferme capiremo insieme ai dirigenti cosa si può fare"
2 MAGGIO 2021, LO SCUDETTO. "LO DEDICO A ME"
Conte riporta lo scudetto in casa Inter, a distanza di 11 anni dall'ultimo, chiudendo il ciclo della Juve che lui stesso aveva aperto. "A chi dedico lo scudetto? Onestamente a me stesso. Vincere lo scudetto qui mi dà grande soddisfazione e mi fa capire che la serietà, il lavoro e il sacrificio sono l'unica arma che io e i calciatori possiamo avere"
26 MAGGIO 2021, L'ADDIO
Con un comunicato ufficiale, l'Inter e Antonio Conte annunciano la separazione consensuale, con un anno di anticipo sulla scadenza del contratto: "Tutto il Club desidera ringraziare Antonio per lo straordinario lavoro svolto, culminato con la conquista del diciannovesimo Scudetto. Antonio Conte rimarrà per sempre nella storia del nostro Club".