Risultati Serie B e classifica dopo la seconda giornata
Dopo il 2-2 nell'anticipo tra Palermo e Cremonese, la 2^ giornata della Serie B riserva il colpo del Padova che si aggiudica il derby contro il Venezia. Cittadella a punteggio pieno: Proia stende il Carpi nel finale. Tre punti anche per lo Spezia che supera 3-2 il Brescia. Annullato il match tra Cosenza e Verona a causa delle condizioni del "Marulla"
PADOVA-VENEZIA 1-0
40' Ravanelli
Padova (3-4-3): Merelli; Ravanelli, Capelli, Trevisan; Salviato (72' Zambataro), Pulzetti, Cappelletti, Contessa; Clemenza, Bonazzoli (88' Ceccaroni), Capello (85' Belingheri). All. Bisoli.
Venezia (3-5-2): Lezzerini; Andelkovic (86' Marsura), Coppolaro, Domizzi; Di Mariano, Pinato (76' Zigoni), Bentivoglio, Falzerano, Garofalo; Vrioni (56' Geijo), Citro. All. Vecchi.
Ammoniti: Pulzetti (P), Cappelletti (P), Capello (P), Garofalo (V)
Festa all’Euganeo per il Padova di Bisoli, vittorioso nel derby contro il Venezia sull’asse Clemenza-Ravanelli. Biancorossi che ritrovano i tre punti in Serie B dopo un’altra sfida veneta, incrocio seguito dall’1-1 imposto al Verona al Bentegodi. Cade invece la squadra di Vecchi che all’esordio aveva espugnato La Spezia grazie a Bentivoglio. Un match particolarmente sentito in città (8.700 spettatori e sold out), incontro che conferma il tabù in categoria per il Venezia che non è mai riuscito ad espugnare lo stadio biancorosso. Padova che conferma in avvio le buone impressioni del debutto: squadra ordinata e organizzata, reparti stretti e inventiva offerta al giovane tridente offensivo. La prima conclusione è di Cappelletti bloccata da Lezzerini, offensiva inserita nell’equilibrio d’inizio gara. Non mancano agonismo né ammonizioni, due fattori nei primi 45’ che anticipano l’assalto degli uomini di Bisoli alla mezz’ora: Lezzerini salva su Clemenza, poi ci prova anche Bonazzoli smorzato all’ultimo in corner.
I padroni di casa trovano anche il vantaggio con Capello, rete tuttavia segnata con l’aiuto del braccio. Meglio il Padova come ribadito dal tiro di Pulzetti a lato e soprattutto dal vantaggio di Ravanelli: è ancora il difensore classe 1997, in prestito dal Sassuolo, a trovare il gol su assist di Clemenza come accaduto a Verona. Prima dell’intervallo c’è spazio anche per i tentativi di Bonazzoli e Cappelletti a certificare la supremazia biancorossa. Dopo la pausa il Venezia sfiora l’1-1 prima con Falzerano e poi con Vrioni, immediatamente sostituito con Geijo da Vecchi. Lagunari più propositivi ma contenuti dall’assetto di Bisoli, già apprezzato nella prima uscita contro l’ambizioso Hellas di Grosso. Chi cerca il jolly personale è Clemenza, memore della magia realizzata nell’International Champions Cup in Juventus-Benfica: fuori di poco il suo sinistro a giro. Venezia all’assalto nel finale con gli ingressi di Zigoni e Marsura, attaccanti senza fortune in area avversaria: di Falzerano l’ultima sortita per gli ospiti prima del fischio finale che apre agli applausi dell’Euganeo.
Intanto al "Marulla" Cosenza e Verona sono in campo per il riscaldamento: manca ancora il comunicato ufficiale sul regolare svolgimento del match
Dopo il pareggio nell'anticipo tra Palermo e Cremonese, la 2^ giornata della Serie B prosegue con quattro gare in contemporanea alle 18.00. In corso il sopralluogo al "Marulla" di Cosenza, impianto dei calabresi attesi dal match contro il Verona: si stanno valutando le condizioni del terreno di gioco ai limiti dell'agibilità
CARPI-CITTADELLA 0-1
81' Proia
Carpi (4-4-1-1): Colombi; Pachonik, Suagher, Pezzi (57' Mokulu), Frascatore; Jelenic, Mbaye, Di Noia, Concas (62' Piscitella); Sabbione; Arrighini (82' Vano). All. Chezzi.
Cittadella (4-3-1-2): Paleari; Ghiringhelli, Adorni, Drudi, Benedetti (60' Cancellotti); Settembrini, Iori, Proia; Schenetti (77' Schenetti); Scappini (65' Strizzolo), Finotto. All. Venturato.
Ammoniti: Drudi (CI), Benedetti (CI), Di Noia (CA), Sabbione (CA), Ghiringhelli (CI), Mbaye (CA), Colombi (CA)
Cittadella a punteggio pieno dopo i primi 180’ del campionato. È la squadra di Venturato, semifinalista negli ultimi playoff, a guidare la classifica della Serie B dopo i successi contro Crotone e Carpi. Trasferta quest’ultima che premia i veneti a differenza del Carpi, nuovamente al tappeto dopo il 4-2 incassato a Foggia all’esordio. Primo tempo che in realtà premia gli emiliani per numero di occasioni, peccato che a fare la differenza sia il portiere ospite Paleari già miracoloso al 7’ su Di Noia. Carpi nuovamente pericoloso al 21’ con Concas, bravo a impattare di testa esaltando tuttavia i riflessi di Paleari. Buona la condotta di gara degli uomini di Chezzi, brividi piuttosto alla mezz’ora quando è Settembrini a sfiorare il vantaggio per gli ospiti. Cittadella che accumula corner ma fatica a sfondare, ritmi che invece calano prima della sosta a fissare lo 0-0 provvisorio.
Dopo l’intervallo il Carpi spreca ulteriori chance a partire dal neoentrato Mokulu, protagonista di un grave errore sotto porta. È sempre l’ottimo Jelenic ad alimentare le offensive dei padroni di casa: suo l’invito per Piscitella al 70’, girata che tuttavia termina sul fondo. Il numero 10 ci riprova otto minuti più tardi ma trova l’attentissimo Paleari sulla sua strada. Sprecano gli emiliani, non perdona il 'Citta' con Proia: stacco imperioso in area sul calcio piazzato di Iori per il vantaggio degli uomini di Venturato. Vano il forcing del Carpi negli ultimi minuti: il Cittadella si conferma implacabile in trasferta come nella scorsa stagione e guadagna la vetta della B.
SPEZIA-BRESCIA 3-2
2' Donnarumma (B), 6' e 17' Pierini (S), 22' Morosini (B), 75' Gyasi (S)
Spezia (4-3-3): Lamanna; De Col, Giani, Terzi, Crivello; Bartolomei, Ricci, Mora; Okereke (81' Okereke), Galabinov (59' Gyasi), Pierini (91' Crimi). All. Marino.
Brescia (4-3-2-1): Alfonso; Curcio, Romagnoli, Lancini, Mateju; Bisoli (82' Ferrari), Tonali, Ndoj; Morosini (84' Spalek), Tremolada (71' Martinelli); Donnarumma. All. Suazo.
Ammoniti: Lancini (B), Okereke (S), Mora (S)
Ecco i primi tre punti per lo Spezia, maturati contro il Brescia al Picco. Sconfitto all’esordio dal Venezia, Marino vendica il suo recente passato in azzurro e supera 3-2 i lombardi reduci dal pareggio imposto dal Perugia al debutto stagionale. Pazzo primo tempo al Picco, sfida subito sbloccata da Donnarumma a gelare il pubblico ligure. Inizia qui la giornata memorabile di Nicholas Pierini, figlio d’arte e attaccante classe 1998, bravo a finalizzare la ripartenza dello Spezia che pareggia al 6’. L’avvio ad alta intensità incontra una breve fase di studio prima del sorpasso dei padroni di casa: è ancora Pierini a sfruttare il cross di De Col e battere Alfonso con una conclusione imparabile. Bastano cinque giri di lancette al Brescia per impattare sul 2-2 grazie a Morosini, figliol prodigo azzurro che azzecca la botta dalla distanza a superare Lamanna.
Splendido l’incontro che archivia pure le chance di Tremolada e nuovamente di Morosini per la banda Suazo, doppia occasione seguita da altrettante velleità di Okereke che non inquadra lo specchio. La ripresa si apre con il botta e risposta tra Galabinov e Tremolada, uno-due a precedere la traversa di Mateju che rischia il clamoroso autogol. Si rivede ancora il vivacissimo Okereke che pecca nuovamente di precisione, lui come Donnarumma che spreca il 3-2 da ghiotta posizione. Chi non sbaglia è invece il neoentrato Gyasi al 75’, puntuale a correggere in rete il cross di Mora. Suazo ricorre a Ferrari e Spalek per centrare un’altra rimonta, velleità piuttosto rimandata dallo Spezia con Pierini che sfiora la tripletta personale. Lo Spezia sblocca la classifica e si porta a tre punti, Brescia ancora fermo a quota 1.
Annullata Cosenza-Verona
Parere negativo dell'arbitro Fabio Piscopo sullo svolgimento del match al "Marulla", stadio della squadra calabrese dall'inagibile terreno di gioco. L'incontro non verrà disputato a seguito della decisione del direttore di gara che ha ritenuto non praticabili alcune zone del manto erboso. Rizollato due giorni fa in vista dell'esordio stagionale del Cosenza, i sopralluoghi in campo di Piscopo e dei capitani avevano inizialmente concesso il riscaldamento alle due formazioni. Inevitabile il ritardo del fischio d'inizio rispetto alle altre gare in contemporanea, poi il verdetto contrario che ha portato all'annullamento di Cosenza-Verona.